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L’Italia alza il livello di addestramento dei soldati a warfighting. Una circolare trasmessa il 9 marzo scorso a tutti i reparti aggiorna le disposizioni per i militari al fine di rispondere alle esigenze dettate dai mutamenti del contesto internazionale, come precisa lo stato maggior dell’Esercito. E prevede un maggior impegno nel conflitto tra Russia e Ucraina, dove alcuni nuclei speciali sono gi stati schierati ai confini nell’ambito della missione della Nato. Ma anche il massimo livello di efficienza degli armamenti. Ecco perch limita le possibilit di concedere i congedi anticipati e soprattutto chiarisce che l’utilizzo dei soldati in Italia dovr essere avallato a livello centrale. E sembra scontato che la revisione riguarder l’operazione strade sicure per la quale si sta valutando una riduzione drastica del personale.
I soldati
Il documento chiede di porre particolare attenzione nel valutare le domande di “congedo anticipato” in quanto in un momento caratterizzato dall’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, deve essere effettuato ogni possibile sforzo affinch le capacit pregiate possono essere disponibili. Chiarisce che il personale in ferma prefissata dovr alimentare prioritariamente reparti che esprimono unit in prontezza nei prossimi due anni. Tutte le unit in prontezza devono essere alimentate al 100% con personale “ready to move”, senza vincoli di impiego operativo anche ricorrendo all’istituto del “comando. Vuol dire che chi fa parte di queste squadre non dovr avere alcun vincolo rispetto all’impiego immediato.
L’addestramento
Secondo la circolare tutte le attivit addestrative anche quelle dei minori livelli ordinativi dovranno essere orientate al warfighting. In merito viene disposto il rinvio di tutte le esercitazioni che non siano specificatamente indirizzate al mantenimento delle capacit operative rivolte alla prima e alla seconda missione, quindi difesa degli interessi vitali del Paese e protezione degli interessi strategici. Ciascun reggimento di artiglieria deve essere addestrato ad operare sia nel ruolo di supporto diretto che in quello di supporto generale. E per questo si rende necessario valutare la possibilit di affiliazione addestrativa operativa dei battaglioni delle trasmissioni alle Grandi Unit.
La missione
Lo Stato Maggiore sottolinea che occorre garantire maggiore omogeneit delle forze che contribuiscono alla condotta di operazioni evitando per quanto possibile il frazionamento delle unit. Tale principio deve ispirare la pianificazione di impiego dei comandi unit di forza armata. In questo capitolo si chiarisce che qualsiasi richiesta di concorso operativo sul territorio nazionale deve essere indirizzata e avallata livello centrale e per questo si valuta la possibilit di ridurre il numero dei soldati impiegati adesso in “Strade sicure”. Anche tenendo conto che gli assetti sanitari costituiscono una capacit essenziale per l’operativit dei reparti in tale ambito qualsiasi richiesta di supporto dovr tenere nella dovuta considerazione i prioritari impegni connessi con l’approntamento dello strumento, le forze in prontezza e le attivit operative in atto. E quindi vengono allertati gli altri reparti: Devono porsi in essere le attivit necessarie ad accelerare la disponibilit operativa del 52 reggimento “Torino” dando priorit alle batterie semoventi anche utilizzando le potenzialit formative addestrative dell’ottavo reggimento “Pasubio”.
Armi
L’Italia ha gi inviato armi alle autorit ucraine. Ora lo Stato maggiore sottolinea che bisogna provvedere affinch siano raggiunti e mantenuti massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri (con focus sulle piattaforme dotate di sistemi di autodifesa) i sistemi d’arma dell’artiglieria.
Gli attacchi hacker
Il governo decide di “blindare” anche i sistemi informatici in vista di possibili attacchi e ritorsioni alle sanzioni. Per questo il sottosegretario alla presidenza Franco Gabrielli annuncia un decreto per dismettere non solo l’antivirus Kaspersky, ma anche altre piattaforme russe usate nella pubblica amministrazione.
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