“Né con la Nato, né con la Russia. Ho sempre condannato il regime di Vladimir Putin, fin da quando Silvio Berlusconi andava a strusciarcisi e a dire che era un dono del Signore. E tutti in Italia ridevano e dicevano che era un grande pragmatico, quando aveva già fatto guerre e aveva fatto ammazzare i giornalisti dissidenti. Non accetto il giochino secondo cui chiunque dica qualcosa di dissonante, è uno che sostiene che Putin può impedire con le armi all’Ucraina di entrare nella Nato”. Sono le parole del direttore de il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, intervenuto a Otto e mezzo, su La7, per parlare del conflitto tra Russia e Ucraina. “L’unico dibattito importante in questo momento – ha continuato – è come se ne uscirà. E per uscirne bisogna capire come ci si è entrati. A partire dal 1990, la Nato si è presa tutto, tranne l’Ucraina. E ha fornito a Putin, che è un imperialista, un alibi clamoroso per fare questa guerra criminale. Se ne esce facendo entrare l’Ucraina nella Nato? Io credo che si uscirà da una guerra entrando in un’altra. Oppure si decide per la neutralità, come fu per la Finlandia.
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