Gli ostaggi di Mariupol: quelle 400 persone sequestrate nell’ospedale occupato dai russi
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L’invasione russa dell’Ucraina è arrivata al ventunesimo giorno. Ieri Kiev ha di fatto accettato il fatto di non poter entrare nella Nato in cambio di garanzie per la propria sicurezza: per Mosca, però, questo non è sufficiente per fermare l’attacco. E così, mentre a Kiev è iniziato un coprifuoco di 36 ore continuano a sentirsi esplosioni di missili.
A difesa dell’Ucraina si è schierata con forza la Polonia, che ha chiesto una «missione di pace» della Nato, per consegnare aiuti, «protetta da forze armate». Il premier polacco ha sottolineato che l’Ue deve concedere «rapidamente lo status di candidato all’Ucraina».
Proseguono, intanto, i colloqui tra le delegazioni di Mosca e Kiev e, secondo gli ucraini, ci sarebbero i presupposti per un cauto ottimismo. Il Wall Street Journal scrive che gli Stati Uniti annunceranno nuovi aiuti militari a Kiev per un miliardo di dollari.
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09.55 – Mosca: “Kiev non ha rispettato gli accordi di Minsk. L’Occidente non ha lavorato per la pace”
La «reintegrazione» in Ucraina delle autoproclamate Repubbliche di Donetsk e Luhansk e l’attuazione degli impegni assunti da Kiev nel quadro degli accordi di Minsk «non facevano parte dei piani occidentali». A dichiararlo è stata la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Tass. «L’attuazione degli accordi di Minsk e la reintegrazione del Donbass in Ucraina non sono mai stati parte del loro piano. Hanno pianificato un bagno di sangue, il massacro di civili e un genocidio», ha affermato sostenendo che per sette anni Mosca ha lanciato appelli a fare pressioni su Kiev perché rispettasse gli accordi di Minsk, appelli rimasti inascoltati. «Non hanno fatto niente, nessuna mossa, e non hanno mostrato alcuna volontà di fare nulla, hanno solo continuato a mormorare al microfono che tutti avrebbero dovuto svolgere il proprio compito e attuare gli accordi di Minsk, puntando principalmente alla Russia».
09.45 – La Corte di giustizia dell’Onu si pronuncerà oggi sull’invasione
09.40 – Vicepremier ucraina: la Russia spara sui convogli di bus in fuga
Secondo la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk, la Russia sta violando pesantemente il coprifuoco e spara su convogli di autobus, insediamenti e punti di evacuazione. Lo riporta il Kyiv Independent. L’Ucraina intanto non avrebbe ricevuto una conferma dalla Croce Rossa sull’apertura dei corridoi umanitari per oggi, 16 marzo.
09.40 – Il governatore di Zaporizhzhia: bombardato anche il giardino botanico
Oltre ad aver bombardato stamattina a Zaporizhzhia la stazione ferroviaria, le forze russe hanno colpito il giardino botanico della città senza causare vittime. In precedenza, nella notte, erano arrivati a Zaporizhzhia da Mariupil 3207 persone di cui 772 bambini. Lo comunica Oleksandr Staruh, governatore dell’amministrazione regionale di Zaporizhzhia.
09.35 – Stoltenberg: “Più truppe Usa in Europa, serve una forte unità transatlantica”
«Gli Usa svolgono un ruolo chiave negli sforzi per aumentare la nostra difesa collettiva. Più truppe Usa in Europa mandano un forte messaggio di unità transatlantica: siamo estremamente grati per il vostro sostegno e per quello che fate nella parte orientale dell’Alleanza». Lo dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, a Bruxelles prima della ministeriale Difesa, accogliendo il segretario Usa alla Difesa Lloyd Austin. «Nell’incontro di oggi – aggiunge Stoltenberg – parleremo dell’aggressione brutale all’Ucraina. È devastante per il popolo ucraino e cambia anche il nostro contesto di sicurezza: avrà conseguenze durature per tutti gli alleati Nato. Gli alleati hanno imposto severe sanzioni alla Russia, fornito sostegno finanziario e militare all’Ucraina».
09.35 – Recupera il rublo
È in recupero il rublo tanto sul dollaro quanto sull’euro. La moneta russa che prima della guerra in Ucraina trattava a 75 sulla divisa americana, viene scambiata a 99 sul biglietto verde e a 109 sulla moneta unica.
09.30 – Lavrov: “Negoziati difficili ma c’è speranza per il compromesso”
«I negoziati con l’Ucraina non sono facili, ma c’è la possibilità di un compromesso»: lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, citato dalla Tass. «Mi baso sulle valutazioni fornite dai nostri negoziatori, i quali dicono che i negoziati non stanno andando bene per ovvi motivi, ma che c’è comunque un margine di speranza di raggiungere un compromesso», ha detto Lavrov. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky aveva dichiarato che i negoziati con la Russia sono ora «più realistici».
09.30 – Kiev: almeno 103 bambini uccisi da inizio conflitto
Sono almeno 103 i bambini che hanno perso la vita in Ucraina dall’inizio dell’invasione militare russa. Lo ha dichiarato il procuratore generale Iryna Venediktova, spiegando che le forze russe hanno preso di mira più di 400 scuole e 59 di queste sono state distrutte.
09.20 – Il Papa: “Una guerra nucleare sarebbe una catastrofe”
09.20 – Kiev: lanciata la controffensiva in diverse zone
Le forze armate ucraine hanno lanciato «controffensive in diverse zone operative». Lo ha annunciato su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, anche membro della delegazione ai negoziati di pace coi russi. «Questo cambia radicalmente le disposizioni delle parti», ha aggiunto, senza fornire dettagli. Podolyak ha poi sottolineato che «i giornalisti russi hanno iniziato a lasciare i canali televisivi di Stato» e che le autorità russe «stanno cercando di trovare alleati i cui soldati siano ponti a morire sul campo in Ucraina».
09.15 – Il bilancio di Mosca: nelle ultime 24 ore colpite 128 infrastrutture militari ucraine
Le forze armate russe nella loro «operazione speciale» in Ucraina nelle ultime 24 ore hanno colpito con raid aerei 128 infrastrutture militari ucraine, fra cui una batteria di missili Buk-M1 e una Osa, due sistemi radar di guida e puntamento, quattro posti di comando, 7 depositi di armi e munizioni e 68 siti di stoccaggio militari. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, citato dall’agenzia Interfax. Mosca sostiene di aver distrutto, dall’inizio delle operazioni, 111 aerei ucraini, 68 elicotteri, 160 droni, 159 sistemi missilistici, 1.353 fra carri armati e veicoli corazzati o blindati, 493 sistemi di artiglieria e mortai e 1.096 veicoli militari, ha detto ancora Konashekov, citato dalla Tass.
09.10 – Difesa olandese: “Troppo presto parlare di missione internazionale di pace”
«Temo che sia troppo presto per parlare» di una missione internazionale di peacekeeping in Ucraina, come chiesto dalla Polonia. «Prima dev’esserci un cessate il fuoco, dobbiamo vedere un ritiro delle forze russe». Lo dice la ministra della Difesa olandese Kajsa Ollongren, a margine della ministeriale Nato a Bruxelles. «È molto importante – continua – continuare a consegnare armi, perché il presidente Volodymyr Zelensky le chiede. L’Ucraina ha il diritto di difendersi».
09.05 – Intelligence britannica: “La Russia sta richiamando rinforzi da tutto il Paese”
La Russia, per compensare «le continue pesanti perdite», sta richiamando rinforzi da tutto il Paese da inviare in Ucraina, secondo un rapporto dell’intelligence pervenuto oggi al ministero della Difesa britannico, citato dalla Cnn. «La Russia sta cercando in modo crescente di radunare truppe aggiuntive per rafforzare e rimpiazzare le perdite di personale – dice il report –. È probabile che la Russia fatichi nelle sue operazioni militari di fronte alla resistenza ucraina» ed è «probabile che Mosca utilizzi queste forze per tenere i territori conquistati e liberare il suo potenziale offensivo per far ripartire operazioni in stallo».
09.05 – Mosca: “Sui negoziati è Kiev a dover essere più realistica”
Mosca ha commentato le dichiarazioni del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, secondo cui i colloqui con la Russia sembrano ora «più realistici». «Chiedete alla parte ucraina se è diventata più realistica, meno distaccata dalla realtà», ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, rispondendo a Sputnik che le chiedeva di commentare le parole del leader di Kiev.
09.00 – Hackerati i siti di alcuni tribunali in Russia: “Impeachment per Putin”
I siti web dei tribunali arbitrali in alcune regioni della Russia sono stati oggetto di un attacco da parte di hacker che chiedono l’impeachment del presidente russo Putin e un suo processo alla Corte dell’Aja. Presi di mira alcune corti della Siberia e dell’Estremo Oriente, che per un certo tempo hanno smesso di funzionare. Attaccati anche i tribunali arbitrali dei territori di Primorsky, Krasnoyarsk e Khabarovsk, delle regioni di Novosibirsk e Kursk, di Mosca e di cinque regioni del Distretto Federale degli Urali. Lo riferisce Radio Svoboda. Inga Sorokina, portavoce della Corte arbitrale di Primorsky Krai, ha dichiarato a Ria Novosti che i siti Web dei tribunali arbitrali si trovano su un’unica piattaforma di Mosca, quindi l’attacco hacker ha interessato tutte le pagine.
08.55 – Domani videomessaggio di Zelensky al Bundestag
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky invierà un videomessaggio alla Camera bassa del Parlamento tedesco, il Bundestag, domani 17 marzo. A seguire è previsto l’intervento del cancelliere tedesco Olaf Scholz sulla guerra in Ucraina. Lo riporta la Deutsche Welle.
08.35 – Gazprom: forniture di gas all’Europa regolari, ma diminuzione del 13%
Il colosso statale russo Gazprom fa sapere che le sue forniture di gas all’Europa in transito per l’Ucraina sono regolari, anche se la richiesta è diminuita del 13%. Lo ha detto ai giornalisti il portavoce di Gazprom, Serghei Kupriyanov, citato dall’agenzia Tass, aggiungendo che la domanda attuale è di 109,6 milioni di metri cubi.
08.30 – Kiev: 13.800 soldati russi morti da inizio conflitto
Sono 13.800 i soldati russi che hanno perso la vita in Ucraina dall’inizio del conflitto. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Kiev aggiungendo che dal 24 febbraio sono stati distrutti 430 carri armati, 1.375 veicoli corazzati da combattimento, 190 sistemi di artiglieria e 108 elicotteri.
08.25 – Separatisti di Donetsk: 312 civili evacuati da Mariupol in 24 ore
Un totale di 312 civili, di cui quasi 100 bambini, sono state evacuate da Mariupol nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto il quartier generale della difesa territoriale della Repubblica popolare di Donetsk (Dpr), l’entità separatista nell’Ucraina orientale. «Nell’ultimo giorno, tra le 8 del 15 marzo e le 8 del 16 marzo, 312 civili, inclusi 88 bambini, sono stati evacuati da Mariupol e dalla sua periferia verso il distretto di Novoazovsk», hanno fatto sapere i separatisti secondo cui sono 1.317 i civili evacuati, tra il 5 e il 16 marzo, dalla città portuale assediata dai russi.
08.20 – Pechino: se avessimo saputo della guerra, avremmo cercato di fermarla
L’ambasciatore cinese negli Stati Uniti Qin Gang ha affermato che la Cina avrebbe cercato di fermare la guerra in Ucraina se avesse saputo dei piani della Russia. «C’erano più di 6.000 cittadini cinesi in Ucraina. La Cina è il più grande partner commerciale di Russia e Ucraina e il più grande importatore di petrolio greggio e gas naturale al mondo. Il conflitto tra Russia e Ucraina non giova alla Cina. Se la Cina avesse saputo dell’imminente crisi, avremmo fatto del nostro meglio per prevenirla», ha scritto l’ambasciatore in un editoriale pubblicato Washington Post, in cui ha respinto le accuse secondo cui il presidente cinese Xi Jinping sarebbe stato informato dei piani del presidente russo Vladimir Putin di invadere l’Ucraina.
08.10 – Kharkhiv di nuovo bombardata, i civili morti in città sono almeno 500
Kharkiv ha subito nella notte un nuovo attacco delle forze russe, con i servizi di emergenza locali che denunciano almeno 500 civili uccisi in città, dall’inizio della guerra. «In seguito a un attacco a colpi di artiglieria su edifici di più piani nel quartiere Nemyshlyansky di Kharkiv, diversi appartamenti in due condomini sono stati distrutti», si legge nel bollettino dei servizi di emergenza ucraini, rilanciato dal Guardian. «I soccorritori hanno salvato quattro persone dal collasso di un palazzo ma non sono riusciti a salvarne altre due, rimaste uccise nell’attacco», continua il messaggio, secondo cui «anche una scuola è stata colpita alle 3 di questa notte e una parte dell’edificio è stato distrutto». Intanto, secondo i servizi di emergenza della regione di Kharkiv, sono almeno 500 i civili uccisi in città da quando Mosca ha invaso l’Ucraina lo scorso 24 febbraio. I numeri non sono stati verificati in modo indipendente e la Russia continua a negare di prendere di mira obiettivi civili.
08.00 – Zelensky: “I negoziati con la Russia sembrano ora più realistici”
I colloqui con la Russia continuano e sembrano ora «più realistici»: lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso pronunciato a notte fonda, riportato dai media. «Tutte le guerre terminano con un accordo», ha detto Zelensky, ricordando come i negoziati fra le delegazioni di Mosca e di Kiev in corso siano «difficili», ma «di fondamentale importanza». «E mi dicono che le posizioni ai colloqui ora suonano più realistiche», ha detto e «c’è sicuramente spazio per compromessi». Infine: «Abbiamo comunque bisogno di tempo perché le decisioni da prendere siano nell’interesse dell’Ucraina».
07.35 – Kiev: nessun tentativo di sbarco russo ad Odessa
«Gli invasori russi hanno iniziato a sparare razzi e colpi di artiglieria dalle navi sulla costa ucraina nella regione di Odessa, vicino al villaggio di Tuzla». Lo ha scritto su Twitter il consigliere del ministero degli Interni di Kiev Anton Gerashchenko spiegando che l’attacco contro le coste di Odessa è stato sferrato dalle navi di guerra russe verso le 3 di questa notte, ora locale. Gerashenko ha aggiunto che «non c’è stato alcun tentativo di sbarcare un soldato».
07.25 – Zelensky ha chiesto a Tokyo di fare un intervento al parlamento giapponese
Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha chiesto a Tokyo di poter fare un intervento, in videoconferenza, al Parlamento giapponese. Lo ha reso noto il Partito liberal democratico, del premier nipponico Fumio Kishida. La richiesta è stata formulata attraverso l’ambasciata dell’Ucraina in Giappone e dalla Lega parlamentare tra i due Paesi. Il partito al governo è favorevole all’accoglimento della richiesta e sta studiando la fattibilità tecnica di un intervento online, ha dichiarato ai media il presidente del comitato amministrativo della Camera bassa del Parlamento, Shunichi Yamaguchi. Il Parlamento giapponese non ha mai ospitato un discorso di un leader straniero in videocall e i media locali hanno sottolineato che non dispone attualmente dei requisiti tecnici necessari per questo tipo di intervento. Nella sua campagna per raccogliere il sostegno internazionale contro l’invasione della Russia, Zelensky si è collegato, tra gli altri, con la Camera dei Comuni britannica, il Parlamento europeo e quello canadese. Oggi è previsto il suo intervento al Congresso degli Stati Uniti.
07.20 – Kiev: colpito un palazzo di 12 piani, ci sono feriti
Un palazzo di 12 piani è stato colpito dalle forze armate russe a Kiev, nel distretto centrale du Shevchenkivsky. Lo scrive il Kiev Independent. Il Servizio di emergenza dell’Ucraina ha spiegato che due persone sono rimaste ferite nell’attacco e 37 sono state evacuate.
07.15 – Kyiv Independent: casa farmaceutica americana sospende export in Russia
La casa farmaceutica americana Eli Lilly ha sospeso tutte le esportazioni verso la Russia ad eccezione dei farmaci per il diabete e il cancro. Lo riferisce il Kyiv Independent. L’azienda ha dichiarato che il ricavato tutte le vendite di questi farmaci andranno direttamente agli aiuti umanitari.
06.55 – L’invito di Zelensky: “Venite a visitare Kiev”
«Invito tutti gli amici dell’Ucraina a visitare Kiev». Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un discorso diffuso nella notte sul proprio canale Telegram. «Può essere pericoloso qui – aggiunge –. Perché il nostro cielo non è ancora chiuso ai missili e agli aerei russi. La decisione di rafforzare il nostro arsenale aereo non è stata ancora presa. Non abbiamo ricevuto aerei. Ma sappiate per certo che gli occhi di tutte le persone del mondo sono ora puntati sulla nostra capitale, sugli ucraini. Quindi tutti coloro che sono con noi riceveranno gratitudine. Non solo la nostra, ma anche di altre nazioni del mondo».
06.50 – Esplosioni a Zaporizhzhia, anche nella zonna della stazione ferroviaria
Alcune esplosioni sono state registrate a Zaporizhzhia, nel sudest dell’Ucraina dove si trova la più grande centrale nucleare dell’Europa. Lo ha reso noto il Segretario del consiglio comunale di Zaporizhzhia Anatoliy Kurtev, spiegando che un’esplosione si è verificata nella stazione ferroviaria.
06.35 – Kiev: già uccisi quattro generali russi, morti anche tre colonnelli e tre tenenti colonnelli
In 20 giorni di combattimento le forze di difesa dell’Ucraina hanno ucciso dieci membri del comando delle truppe russe. Tra di loro sono morti in combattimento quattro generali (Magomed Tushayev, Vitaly Gerasimov, Andriy Kolesnikov e Andriy Sukhovetsky), tre colonnelli e tre tenenti colonnelli. A riferirlo è il Center for Countering Disinformation del National Security and Defense Council dell’Ucraina.
06.20 – Mariupol: “Ci bombardano anche dal mare”
Mariupol, da giorni sotto assedio da parte delle forze russe, è stata attaccata anche dal mare di Azov. Lo riferisce Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco della cittadina ucraina, precisando che gli attacchi delle navi da guerra vanno ad aggiungersi ai raid aerei. «I primi missili – spiega – sono stati lanciati da una nave vicino a Bilosaraiska Kosa, verso la città». L’ospedale regionale di Mariupol, inoltre, è sempre occupato dalle forze russe «che costringono i medici a curare i loro feriti» e «usano anche i pazienti come scudo contro i tentativi di riprendere il controllo del nosocomio da parte dei nostri soldati».
06.10 – In 180mila giocano sul web per bloccare online l’esercito russo
Un gioco online, ideato da programmatori di Leopoli, per bloccare i siti che servono l’esercito russo. «Un gioco che ti consente di sconfiggere il nemico senza nemmeno lasciare il rifugio» spiegano i creatori, che aggiungono: «La cosa principale è avere un dispositivo con accesso a internet”. L’indirizzo del gioco è https://playforukraine.life. In un’ora di gioco vengono inviate circa 20.000 richieste che bloccano i siti utilizzati dall’esercito russo. «Anche se lasci la pagina aperta sul tuo computer o smartphone – aggiungono gli sviluppatori – continuerà automaticamente a sovraccaricare i siti. Il gioco non danneggia il browser, genera solo un flusso costante di traffico automatico per gli attacchi a pagine web mirate, rendendole inaccessibili». Circa 180 mila utenti di diversi paesi si sono già collegati al gioco, effettuando 288 miliardi di «attacchi».
05.38 – Ucraina, per la ricostruzione servono 500 miliardi di dollari
Attualmente ci vogliono oltre 500 miliardi di dollari per la ricostruzione in Ucraina dopo l’invasione russa. La stima preliminare è stata riportata – come scrive l’agenzia di stampa Unian – dal primo ministro ucraino Denis Shmygal al termine dell’incontro con i primi ministri di Polonia, Slovenia e Repubblica Ceca: «Chiediamo al mondo intero di aiutarci».
05.28 – Onu: “Ucraina rischia di bruciare 18 anni di progressi economici”
L’Ucraina rischia di perdere 18 anni di progressi economici se il conflitto si estenderà, con un 90% della popolazione già in povertà o con il rischio di cadervi nei prossimi 12 mesi: è l’avvertimento lanciato dal Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Unpd). Queste proiezioni, le prime elaborate dall’agenzia dell’Onu, segnalano che nel prossimo anno un terzo degli ucraini potrebbe finire sotto la soglia di povertà, 14 volte di più rispetto a quanto era previsto prima dell’invasione russa.
03.56 – Kiev: “I russi reclutano anche i i cadetti”
«La leadership militare russa ha deciso di coinvolgere nel conflitto anche i primi cadetti degli istituti di istruzione militare superiore nella Federazione Russa». E’ quanto si legge nel report quotidiano delle Forze armate ucraine, nel quale si dice che «il nemico sta cercando di rafforzare il raggruppamento di truppe, trasferendo nel territorio dell’Ucraina gruppi tattici formati da unità consolidate che hanno subito perdite durante i primi dieci giorni dell’operazione, oltre a mercenari stranieri».
03.45 – Orban: Ungheria non invia armi e resta fuori da guerra
L’Ungheria non invierà armi e resterà fuori dalla guerra in Ucraina: lo ha assicurato il premier Viktor Orban, considerato vicino a Vladimir Putin, durante un comizio a davanti al Parlamento di Budapest. Orban ha lamentato che l’Europa centrale è solo «una scacchiera» per le potenze e ha avvertito che se il Paese non difende i propri interessi rischia di soccombere alla crisi.
03.00 – Zelensky, in 24 ore evacuate quasi 30.000 persone
«Nelle ultime 24 ore siamo riusciti a evacuare 28.893 ucraini dalle regioni di Sumy, Kharkiv e Donetsk. Di questi, 20.000 sono riusciti a lasciare Mariupol con le loro auto private». Lo ha detto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato sui social. «Mercoledì – ha aggiunto – ci sarà la tanto attesa evacuazione delle persone da Izyum, nella regione di Kharkiv. È stato concordato un corridoio umanitario». Gli aiuti diretti a Mariupol, invece, «vengono bloccati dai soldati russi, ma non rinunceremo a cercare di salvare la nostra gente e la nostra città».
02.25 – Navi russe bombardano Odessa
Sarebbe di almeno due feriti il bilancio di un bombardamento delle navi da guerra russe sulla costa dell’oblast di Odessa, il porto nel sud-ovest dell’Ucraina. A riferirlo è il Kyiv Independent che cita le autorità locali. La notizia dell’attacco arriva dopo che i satelliti hanno rilevato 14 navi della flotta settentrionale di Mosca in avvicinamento a Odessa, tra cui il Pyotr Morgunov, nave anfibia lunga 120 metri.
02.20 – Allarme aerei a Odessa, sirena anche a Dnipro, Ivano-Frankivsk e Leopoli
Alle 2.57 (ora locale) è scattato l’allarme “attacco aereo” a Odessa. Le sirene hanno iniziato a suonare in città. I civili sono invitati a raggiungere i rifugi. Analoghi allarmi sono stati attivati negli ultimi minuti anche a Poltava (ore 3), Dnipro (2.56) e Ivano-Frankivsk (2.54) e Leopoli (2.53).
02.10 – Senato Usa chiede indagini sui crimini di guerra di Putin
Il Senato degli Stati Uniti ha approvato all’unanimità una risoluzione che condanna il presidente russo Vladimir Putin come un «criminale di guerra». La risoluzione, presentata dal repubblicano Lindsey Graham e sostenuta da senatori di entrambe le parti, incoraggia la Corte penale internazionale (Cpi) dell’Aia e altre nazioni a perseguire l’esercito di Mosca per crimini di guerra commessi in Ucraina.
01.50 – Trudeau parteciperà alla riunione della Nato la prossima settimana
l primo ministro canadese Justin Trudeau parteciperà a un incontro della Nato a Bruxelles la prossima settimana, secondo quanto riportato martedì da CBC News, citando una fonte governativa di alto livello. Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha affermato che l’incontro del 24 marzo affronterà l’invasione russa dell’Ucraina e gli sforzi per rafforzare ulteriormente l’alleanza.
01.40 – Esplosioni udite in periferia a Kiev
Esplosioni sono state udite nella periferia di Kiev, con le sirene dei raid aerei tornate a suonare. Lo riferisce una squadra della Cnn sul campo. Le esplosioni sono iniziate dopo il tramonto.
01.05 – Mozkalov nuovo comandante forze congiunte
Il generale Eduard Moskalov è il nuovo comandante delle forze armate congiunte ucraine (Joint forces operation-Jfo). E’ stato nominato dal presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, con un decreto. Sostituisce il generale Oleksandr Pavlyuk, incaricato di guidare l’amministrazione regionale di Kiev «per rafforzare la difesa della capitale» durante l’invasione russa.
00.50 – Blinken: “No a ingresso Nato non è concessione a Russia”
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha sottolineato che il fatto che Kiev non sia destinata a entrare nella Nato, come ha ammesso il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, non è una concessione alla Russia.
00.20 – Zelensky: “Posizioni di Russia e Ucraina più realistiche”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha affermato mercoledì che le posizioni di Ucraina e Russia sui colloqui di pace suonano più realistiche, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Interfax Ukraine, «tuttavia, è necessario ancora più tempo affinché le decisioni siano nell’interesse dell’Ucraina».
00.06 – Zelensky: “Con alleati così vinceremo questa guerra”
«Con alleati così vinceremo questa guerra» ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ai giornalisti dopo il colloquio avuto a Kiev con i primi ministri di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia giunti in serata in treno nella capitale ucraina per offrire il sostegno dell’intera Europa, primi visitatori occidentali dall’inizio dell’invasione russa, due settimane fa. Lo riporta il Guardian
00.04 – Wsj: Biden annuncerà un miliardo di dollari di aiuti a Kiev
Il presidente Usa Joe Biden dovrebbe annunciare oltre 1 miliardo di dollari in nuova assistenza militare al governo ucraino domani, quando il presidente ucraino Volodymr Zelensky dovrebbe fare un appello al Congresso per ulteriori aiuti per difendere il suo paese. Lo scrive il Wall Street Journal. Gli aiuti includerebbero nuove forniture degli stessi tipi di equipaggiamento militare di cui gli Stati Uniti affermano che gli ucraini hanno più bisogno: sistemi anti-corazza e antiaerei, comprese le difese aeree portatili come Javelins e Stinger.
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