Ven. Nov 22nd, 2024

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Omicron 2 corre veloce, più veloce della variante che l’ha preceduta e i nuovi casi Covid, dopo un mese, tornano a crescere anche in Sicilia. Il virus continua a circolare tra la popolazione e lo farà anche nei prossimi mesi. Per combatterlo “ad autunno sarà necessaria, per tutti, bimbi piccoli compresi, la quarta dose”. A dirlo in un’intervista a PalermoToday è l’infettivologo Antonio Cascio, professore ordinario e direttore dell’unità Malattie infettive del Policlinico. La fine della pandemia, insomma, è ancora lontana. Secondo l’esperto “è verosimile che il virus continuerà a circolare anche tra due anni”. La buona notizia però è che la patologia infettiva è diventata meno “cattiva”. Quello che dovrebbe cambiare dunque nel futuro prossimo è l’approccio nei confronti del virus che “dovremmo iniziare a trattare come se fosse un’influenza”.

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Omicron 2 sta dilagando in Sicilia diventando la variante dominante, ci potrebbe spiegare in cosa è diversa da Omicron 1?

“Si tratta di una mutazione della precedente variante che comporta delle piccole differenze nella proteina dello Spike che rendono il virus più contagioso ma non più cattivo”.

I sintomi sono cambiati?

“Sembrerebbe che ci siano maggiori problemi intestinali. Omicrom 2 si manifesta con nausea, diarrea, vomito, dolori addominali, bruciore di stomaco e senso di gonfiore”.

La primavera si avvicina ma nell’ultimo mese i casi sono tornati a salire, possiamo parlare di quinta ondata?

“E’ un’esagerazione. Si tratta di un colpo di coda della pregressa ondata. Era tutto previsto. Si sapeva che Omicron 2 avrebbe sostituto Omicron anche in Italia, perchè questo era già successo in altri paesi come la Danimarca. Fortunatamente i pazienti ricoverati non sono aumentati, ma c’è sempre la seccatura di pazienti che vanno in ospedale per altri problemi, vengono sottoposti a tampone, scoprono di avere contratto il virus (da asintomatici) e finiscono nel reparto Covid. Questo comporta dei disagi sia per il paziente, che non riceverà la cura per cui era finito in ospedale, sia per l’ospedale perchè si trova pazienti non gravi ricoverati per il Covid”.

Possiamo ipotizzare una data di fine pandemia?

“E’ verosimile che il virus continuerà a circolare l’anno prossimo e anche tra due anni. Quando si è diffusa Omicron abbiamo detto che la pandemia stesse finendo. E’ accaduto perchè da subito è stato chiaro che la variante fosse molto contagiosa. Abbiamo quindi pensato che tutti si sarebbero contagiati e si sarebbero fatti gli anticorpi. In più le vaccinazioni andavano avanti. Poi è arrivata Omicron 2 e sappiamo già che arriverà Omicron 3 e che possibilmente ci saranno poi altre varianti perchè i virus mutano. Dobbiamo cominciare quindi a cambiare approccio nei confronti del virus e iniziare a trattarlo come se fosse un’influenza. Il concetto è questo: grazie al fatto che il virus è diventato più buono ci potremmo iniziare a permettere di accogliere i malati, positivi al tampone ma asintomatici, nei reparti dove sarebbero finiti per curare il problema per cui si sono recati in ospedale. Fermo restando che bisogna ricordare che gli immunodepressi, gli anziani, potrebbero sviluppare dei sintomi importanti a causa di questa infezione e quindi dovranno essere tutelati. Sono loro, i pazienti fragili, a dover essere isolati per essere salvaguardati”. 

Ci dobbiamo aspettare un nuovo aumentano di casi in autunno?

“Sì, ci sarà una nuova ondata che quasi sicuramente non comporterà un aumento dei ricoveri per questa patologia”. 

Dobbiamo cominciare ad abituarci all’idea di doverci vaccinare ancora?

“Sì, sperando che arrivi il vaccino nuovo contenente gli antigeni della variante Omicron, possibilmente un vaccino specifico per contrastare Omicron 2 o meglio ancora che si trovi un vaccino che copra tutte le possibili varianti del virus”. 

Secondo lei, la vaccinazione sarà estesa anche ai bimbi dai 5 anni in giù?

“Io sono favorevole anche alla vaccinazione dei bimbi più piccoli ed è verosimile che nei prossimi mesi anche loro dovranno sottoporsi alla vaccinazione”. 

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