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«Il nostro obiettivo è riaprire del tutto, al più presto», aveva detto Mario Draghi un paio di settimane fa. E così sarà. Con un nuovo decreto il governo delineerà oggi la road map per la fine delle restrizioni anti-Covid. I dettagli verranno definiti questa mattina da una riunione di maggioranza che precederà il Consiglio dei ministri. Ma da ciò che già filtrava ieri sera, «il Super Green pass dal 1 aprile andrà definitivamente in soffitta».
Niente più obbligo del passaporto verde rafforzato per gli ultra cinquantenni neppure per andare a lavoro, anche se c’è chi nel governo non esclude una proroga del Super Green pass in ufficio e in azienda fino al 1 maggio, ma facendo cadere le sanzioni: la sospensione dal lavoro e dallo stipendio. Confermata invece l’obbligatorietà del vaccino per gli over 50 fino al 15 giugno.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo al question time alla Camera ha confermato che lo stato d’emergenza scadrà il 31 marzo e non verrà rinnovato. E ha sottolineato come, «grazie al Super Green pass e a una campagna di vaccinazione che ha raggiunto numeri tra i più alti al mondo con il 91% degli over 12 con almeno una dose, si siano evitate chiusure generalizzate».
Ma adesso, appunto, il passaporto verde ottenuto con il vaccino è destinato agli archivi. Non sarà più necessario dal 1 aprile per salire su bus e metro, per pranzare o bere nei locali all’aperto, andare allo stadio, a un concerto, a una festa o a una fiera. In tutti questi casi, come per andare in un ristorante o in un bar al chiuso, basterà il Green pass base (quello che si ottiene anche con il solo tampone). Al chiuso resterà l’obbligo della mascherina, ma quella chirurgica sarà sufficiente (ora è obbligatoria la Ffp2). Previsto anche un ampliamento della capienza degli stadi che passeranno all’inizio del prossimo mese al 100%, mentre i palazzetti dello sport dovranno accontentarsi del 75%. Le Regioni sono i pressing: «Via le restrizioni prima di Pasqua». Intanto, da fine mese, come già deciso dal governo, non sarà più in vigore il sistema delle zone colorate. Le scuole resteranno sempre aperte per tutti: saranno infatti eliminate le quarantene da contatto. «Ma il governo», come ha detto Draghi e concorda Speranza, «continuerà a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronto a intervenire in caso di recrudescenze». Ieri i nuovi positivi sono stati 72mila, il giorno prima erano 85mila.
Per entrare in ufficio basterà un test negativo
Dal 1° aprile non sarà più necessario il Super Green pass, quello che si ottiene solo con il vaccino, per accedere in ufficio o in azienda. Per tutti i lavoratori sarà sufficiente il lasciapassare verde base, ottenuto anche con il semplice tampone.
Non è però escluso che il Super Green pass venga confermato fino al 1° maggio, ma in questo caso decadrebbero le sanzioni: la sospensione dal lavoro e dallo stipendio. La decisione finale verrà presa questa mattina in cabina di regia, prima del Consiglio dei ministri chiamato a varare il decreto con la road map per l’allentamento delle restrizioni decise nei giorni scorsi per contrastare la pandemia.
Forze dell’ordine, prof e medici: obbligo di vaccino
L’obbligo vaccinale dovrebbe essere confermato – almeno per il momento – per gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, per i militari, per tutto il personale della scuola e ovviamente per il personale sanitario o che frequenta strutture sanitarie. La conferma dell’obbligo fino a metà giugno dovrebbe riguardare anche tutti i cinquantenni, compresi coloro che compiono i 50 entro il 15 giugno. E’ possibile però che venga eliminata la sanzione da 100 euro per i 50enni che non si vaccinano, una norma che per quel che se ne sa non pare aver avuto effetti particolare sul fronte della vaccinazione.
Stadi e palasport la capienza aumenta ancora
Gli impianti sportivi, sempre dal primo aprile, dovrebbero ospitare più spettatori di quelli attuali. In particolare la cosiddetta capienza salirebbe al 100% negli stadi all’aperto e al 75% nei palazzetti al chiuso. In questi ultimi continuerà ad essere obbligatoria la mascherina che però non dovrebbe essere più del tipo Ffp2 ma anche solo chirurgica. Attualmente la capienza degli stadi non può superare il 75% dei posti disponibili mentre nei palazzetti la soglia massima è fissata al 60%. Il Parlamento lo scorso 17 febbraio aveva approvato il decreto governativo che fissava questi ultimi “tetti”.
Le protezioni all’aperto si toglieranno
La mascherina, che non è più obbligatoria all’aperto da alcune settimane, dovrà essere indossata ancora in tutti i luoghi al chiuso: uffici, aziende, negozi, ristoranti, bar, bus, tram, metro, treni, navi e aerei, etc. Non sarà però più necessario indossare la mascherina Ffp2: anche in tutti i luoghi al chiuso sarà sufficiente la protezione chirurgica. C’è però ancora nel governo chi spinge per un approccio più cauto, dunque non è da escludere che all’ultimo momento la mascherina Ffp2 continui a essere obbligatoria nei luoghi a maggior rischio di assembramento.
Certificato base per salire su bus e treni
Sempre dal 1 aprile non sarà più obbligatorio il Super Green pass (ottenibile con tre vaccini) per utilizzare i mezzi di trasporto pubblico. sarà però necessario avere il Green Pass normale che si ottiene anche con un “semplice” tampone. Dovrebbe anche decadere l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 negli autobus o sui treni ma si dovranno in ogni caso portare quelle chirurgiche. Allo studio anche l’ipotesi di eliminare l’obbligo di certificato verde per gli hotel anche se l’idea per ora è di mantenere perlomeno il Green pass base. Dovrebbe invece arrivare a maggio lo stop al Green pass anche per tutte le attività al chiuso.
A scuola anche dopo il contatto con un positivo
«Con la fine dello stato di emergenza il 31 marzo, le scuole resteranno sempre aperte per tutti: saranno infatti eliminate le quarantene da contatto», ha annunciato Draghi qualche settimana fa. Significa che da aprile tutti gli studenti potranno andare a scuola, anche se sono stati in contatto con persone risultate positive al virus, a condizione di essere asintomatici. Già nei giorni scorsi, con le nuove regole su quarantena e Dad – l’isolamento di alunni e docenti ridotto al minimo indispensabile, specie per i vaccinati – la Dad era praticamente sparita e le lezioni sono avvenute tutte (o quasi) in presenza.
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