Gio. Ott 24th, 2024

[ad_1]

La Russia non ha pagato agli investitori esteri le cedole sui bond che erano dovute il 16 marzo. Il ministro delle Finanze Anton Siluanov ha dichiarato di aver emesso già lunedì l’ordine di pagamento dei 117 milioni di dollari dovuti agli obbligazionisti dei due eurobond, da effettuare obbligatoriamente in dollari. Ma ha anche riconosciuto che quei soldi “potrebbero non raggiungere gli obbligazionisti“, visto che le riserve in valuta estera sono state congelate. E in effetti, secondo l’Ansa, alcuni degli investitori ad oggi non hanno ricevuto le somme dovute. Ora scatta il previsto “periodo di grazia” di 30 giorni che dà tempo fino al 15 aprile per scongiurare la dichiarazione ufficiale di default. Data chiave sarà ora quella del prossimo 4 aprile quando arrivano a scadenza bond per 2 miliardi di dollari.

“Il pagamento è arrivato alla banca americana di riferimento, che è titolare del nostro conto in valuta estera”, aveva detto Siluanov. “Attualmente il pagamento è in fase di elaborazione e finora non abbiamo avuto indicazioni sul fatto che sia andato o meno a buon fine. Ma sappiamo che la banca è in contatto con l’Ofac e ci ha chiesto le informazioni necessarie sullo scopo del pagamento. Quindi stiamo aspettando informazioni dalla nostra banca”. L’agenzia di rating statunitense Fitch ha ribadito che un pagamento in rubli anziché in dollari (ipotesi prospettata da Mosca) avrebbe determinato l’avvio della procedura di default. Cosa che farebbe scattare i contratti di assicurazione dal rischio-Paese (credit default swap), una raffica di rimborsi immediati impossibili per Mosca. Un ulteriore terremoto per un’economia già strozzata dalle sanzioni occidentali, dall’inflazione al 10% e dai costi della guerra in Ucraina.

L’ammontare complessivo dei titoli governativi russi denominati in dollari è relativamente modesto, circa 40 miliardi di dollari. Ce ne sono altri 105 che fanno a capo a società per lo più a controllo pubblico. In testa il colosso del gas Gazprom, circa 30 miliardi, che di recente ha lanciato messaggi rassicuranti ai creditori. Debiti in dollari per alcuni miliardi di dollari a testa fanno capo a Russian Railways, Lukoil, Rosneft oltre che alla prima banca russa Sberbank.

Sostieni ilfattoquotidiano.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra indipendenza e ci permette di continuare a produrre un giornalismo online di qualità e aperto a tutti, senza paywall. Il tuo contributo è fondamentale per il nostro futuro.
Diventa anche tu Sostenitore

Grazie,
Peter Gomez


ilFattoquotidiano.it


Sostieni adesso


Pagamenti disponibili

Articolo Precedente

La produzione di armi è un business. Altro che difesa: conta il profitto

next


Articolo Successivo

La banca centrale statunitense alza il costo del denaro per la prima volta dal 2018 e prevede altri 7 rialzi nel corso del 2022

next


[ad_2]

Source link