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L’invasione russa dell’Ucraina è arrivata al ventiduesimo giorno. Il ministro degli esteri ucraino Kuleba definisce «lontano» un accordo di tregua se non di pace con la Russia e nella notte sono continuati i bombardamenti. Ancora attacchi nella regione di Kharkhiv dove è stata danneggiata una scuola. E in un attacco aereo russo a Merefa, nell’Oblast di Kharkiv, sarebbero morti diversi militari ucraini. All’alba ancora una vittima e tre feriti causati da un missile a Kiev. Human Rights Watch parla di una possibile tragedia da 500 civili uccisi nel bombardamento del teatro usato come rifugio, pieno di bambini a Mariupol. Secondo il sindaco, nel teatro si erano rifugiate mille persone. Il vicesindaco spiega che in città non è rimasto un solo edificio integro. E Il ministro della Difesa Reznikov stima «20mila vittime civili».
Questa mattina il presidente ucraino ha parlato alla Camera bassa del Parlamento tedesco. «A ogni bomba si alza un muro tra Ucraina e Ue» ha detto, dopo essere stato accolto con un’ovazione dal Bundestag. «È difficile sopravvivere senza il sostegno del mondo, è difficile senza il vostro aiuto per l’ Ucraina e l’Europa» ha continuato Zelensky. E citando poi Reagan che chiese a Gorbaciov di «tirare giù il muro» di Berlino, ha chiesto al cancelliere tedesco Scholz di buttare giù questo muro, «mostrando la leadership che la Germania merita».
Ieri Zelensky ha parlato al Congresso Usa e ha mostrato un video sulle atrocità commesse da Mosca. Biden ha definito Putin un criminale di guerra, mentre Putin ha replicato che il genocidio è quello compiuto dagli ucraini in Donbass. A Kiev, ancora assediata dalle forze russe, continua il coprifuoco. Dal Financial Times arriva la notizia di una bozza di accordo di pace in 15 punti che includerebbe il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe se l’Ucraina dichiarasse la propria neutralità e accettasse limiti alle forze armate.
Biden alla cronista: “Sì, Putin è un criminale di guerra”
Segui gli aggiornamenti ora per ora
13.00 – Ucraina, Ministro della Difesa: Russia ha perso oltre 14mila militari
12.50 – Viminale: oltre 50mila profughi ucraini in Italia
Sono 50.649 i profughi entrati in Italia dall’inizio del conflitto fino a oggi: 25.846 donne, 4.325 uomini e 20.478 minori. Lo fa sapere in un tweet il Viminale.
12.45 – Ministro ucraino: “Dal blocco del Mar Nero c’è il rischio di una crisi alimentare globale”
Se i porti ucraini del Mar Nero non riapriranno il rischio «è quello di una carestia in molti Paesi. L’impatto è sulla sicurezza alimentare mondiale. Russia e Ucraina esportano oltre il 30% di frumento globalmente. E l’80% dell’export globale passa per Odessa». Lo ha sottolineato all’Ansa il ministro per le Politiche Agricole e Alimentari ucraino Roman Leshchenko. «I principali prodotti che Kiev esporta in Italia sono frumento, orzo, e anche mais. L’Italia è uno dei principali acquirenti di frumento ucraino in Ue. Sono tutti prodotti che passano attraverso il Mar Nero. È molto veloce ed economico».
12.45 – Kiev chiede al Giappone le immagini satellitari delle truppe russe
Il governo ucraino ha chiesto al Giappone immagini satellitari ad alta definizione per individuare la dislocazione delle truppe russe che hanno invaso il paese. Tokio ha risposto che valuterà «attentamente» se fornire le immagini, date le possibili ripercussioni politiche, scrive il quotidiano nipponico Nikkei. Kiev ha chiesto immagini satellitari dei movimenti militari russi a vari paesi.
12.40 – Il parlamento della Lituania chiede l’applicazione della no fly zone sull’Ucraina
Il Parlamento lituano ha adottato all’unanimità una risoluzione che chiede una no fly zone sull’Ucraina, unendosi all’appello di Paesi tra cui Estonia e Slovenia. La risoluzione afferma che una no fly zone consentirebbe alle forze di pace delle Nazioni unite di garantire la sicurezza dei corridoi umanitari e la sicurezza delle centrali nucleari e degli impianti di stoccaggio dei rifiuti nucleari in Ucraina.
12.35 – Bloomberg: “Gli oligarchi sanzionati non influenti su Putin”
Mikhail Fridman, uno degli oligarchi russi che pagano le conseguenze delle pesanti sanzioni occidentali dopo l’invasione dell’Ucraina, ha detto in un’intervista all’agenzia americana Bloomberg di essere preoccupato per una scelta che dimostra scarsa conoscenza del sistema di potere in Russia. Gli oligarchi come lui, ha spiegato, non hanno nessuna influenza sulle decisioni del presidente Vladimir Putin e dei vertici che lo attorniano. «Se le persone che sono in carica nell’Ue credono che a causa delle sanzioni, potrei avvicinarmi al signor Putin e dirgli di fermare la guerra, e funzionerà, allora ho paura che siamo tutti in grossi guai. Questo significa che coloro che stanno prendendo questa decisione non capiscono nulla di come funziona la Russia. E questo è pericoloso per il futuro», ha detto a Londra alla giornalista Stephanie Baker.
12.10 – Ue: l’assedio a Mariupol è disumano
12.05 – Deputata ucraina: “130 persone uscite vive dal teatro di Mariupol”
«Sono 130 le persone finora uscite vive dal teatro di Mariupol, bombardato dai russi. Lo afferma l’agenzia Ukrinform citando la parlamentare ucraina Olga Stefanyshyna. «Il rifugio antiaereo vicino al Mariupol Drama Theatre ha resistito – ha scritto su Facebook –. Circa 130 persone sono già state salvate. I blocchi sono stati smantellati».
12.00 – Telefonata Cartabia-Maliuska: solidarietà e impegno dell’Italia
Telefonata tra la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, e il suo omologo ucraino Denys Maliuska. Nella breve conversazione, la Guardasigilli ha rinnovato la solidarietà al popolo ucraino e ha assicurato l’impegno dell’Italia, nel contesto della cooperazione fra Paesi UE, per rendere ancora più efficaci le sanzioni alla Russia. Linea ribadita anche ieri, nella prima riunione, da remoto, della task force ministeriale internazionale dei Paesi G7, insieme a Ue e Australia. Per l’Italia, hanno partecipato la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, e il Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco.
11.55 – Borrell: “Tre settimane di crimini, la guerra di Putin si fermi ora”
«La guerra della Russia contro Ucraina e il suo popolo dura ormai da tre settimane intere. 21 giorni di bombardamenti russi sulle città ucraine. Commettendo crimini di guerra. Prendendo di mira i civili. Con persone affamate. Uccidendo i bambini. E spudoratamente mentendo su di esso. La guerra di Putin deve fermarsi ora». Così l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, su Twitter.
11.50 – Ministro della Difesa ucraino: “Il Cremlino è come Hitler”
In Ucraina «paghiamo il prezzo della nostra scelta ogni giorno. La tirannia per noi è inaccettabile. Quello che il Cremlino sta facendo è veramente barbaro: dico responsabilmente che il Cremlino è l’Hitler dei giorni nostri». Lo dice il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov, in collegamento oggi con le commissioni Esteri e Difesa del Parlamento Europeo a Bruxelles. La Russia in Ucraina «distrugge città e piccoli villaggi, saccheggiandoli. Abbiamo la conferma che finora sono morti 103 bambini per l’occupazione. Sono statistiche che crescono» a mano a mano che il tempo passa, conclude.
11.45 – Scholz: Berlino fa la sua parte, ma la Nato non entrerà in guerra
«La Germania dà il suo contributo e continuerà a farlo. Ma una cosa è chiara: la Nato non entrerà in questo conflitto”» Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in conferenza stampa a Berlino con il capo della Nato Jens Stoltenberg, dove ha anche aggiunto: «Oggi il presidente Zelensky si è rivolto al Bundestag con parole che hanno lasciato una forte impressione, e noi siamo con l’Ucraina». E poi: «Solo il presidente Putin porta la responsabilità per la morte e il ferimento dei giovani. Quindi dobbiamo fare tutto il possibile per zittire le armi».
11.35 – Mosca: delegazione russa pronta per colloqui 24 ore su 24
«Ci tengo a ripetere ancora una volta: la nostra delegazione, guidata da Medinsky, con la partecipazione di esperti e dipartimenti competenti, è pronta a lavorare 24 ore su 24, e dimostra questa prontezza. Purtroppo non vediamo un simile zelo dalla parte ucraina». Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato da Ria Novosti.
11.30 – Il Cremlino: “La Russia ha i fondi necessari per evitare il default”
La Russia ha tutti i mezzi e le risorse necessarie per evitare un default sul debito pubblico. «Fin dall’inizio abbiamo detto che la Russia ha tutti i fondi necessari e il potenziale per evitare il default e questo fatto non cambia. In realtà, non ci può essere alcun default, perché la Russia ha i fondi necessari», ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, parlando ai giornalisti e sottolineando che «qualsiasi default che potrebbe ipoteticamente verificarsi sarebbe puramente artificiale». Rispondendo a chi chiedeva se il fatto che la Russia ha effettuato il pagamento in valuta estera dei coupon di bond in dollari per 117 milioni (al momento non si sa ancora se il pagamento sia andato a buon fine) possa essere considerato un segnale positivo in grado di evitare ulteriori sanzioni, Peskov ha risposto che «non bisogna fare supposizioni su quello che l’Occidente e’ pronto a fare, questo è un compito ingrato».
11.25 – La Russia respinge la richiesta dell’Onu di fermare l’offensiva
«Noi non possiamo tenere conto di questa decisione», ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, sottolineando che le due parti, la Russia e l’Ucraina, devono essere d’accordo perché la decisione possa essere attuata. «In questo non può esserci consenso», ha aggiunto. Ieri la Corte internazionale di Giustizia ha detto che la Russia deve «sospendere immediatamente l’operazione militare avviata il 24 febbraio 2022 sul territorio dell’Ucraina».
11.20 – Mosca accusa: “Decine di morti a Donetsk da un attacco ucraino, ma l’Occidente è indifferente”
«Il 14 marzo le forze armate ucraine hanno attaccato il centro di Donetsk con un missile Tochka-U. Questo atto di terrorismo ha ucciso decine di persone». Lo ha scritto su Twitter la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. «Ancora una volta, abbiamo visto la reazione indifferente dell’Occidente. (Gli occidentali, ndr) hanno diligentemente ignorato tale atrocità firmata dai loro reparti ucraini».
11.15 – Kiev: “Prima il cessate il fuoco, poi forse la pace. Non capitoleremo”
«Noi prima di tutto nel corso dei negoziati affrontiamo la questione del cessate il fuoco e dei corridoi umanitari. E solo in un secondo momento sarà possibile forse lavorare ai termini della pace, ma il popolo ucraino non accetterà di capitolare. Oggi i negoziati sono a livello tecnico, sono coinvolti giuristi, politici. Non voglio entrare in ulteriori dettagli ma vi posso assicurare che per il momento non c’è ancora nulla di cui ritenersi soddisfatti». Lo ha detto il ministro della Difesa ucraina, Oleksii Reznikov, in collegamento con le commissioni Esteri e Difesa del Parlamento europeo.
11.10 – L’ambasciatore cinese in Ucraina: “Pechino non vi attaccherà mai”
L’ambasciatore cinese in Ucraina, Fan Xianrong, ha avuto ieri pomeriggio un incontro con il governatore della Regione di Leopoli, Maksym Kozytsky. Nel corso dell’incontro, secondo quanto riporta il Kyiv Independent, il diplomatico cinese ha assicurato che Pechino «non attaccherà mai l’Ucraina». Xianrong ha anche detto che la Cina potrebbe provvedere ad aiuti economici per il Paese. L’ambasciata cinese, dopo i bombardamenti di Kiev, ha spostato la propria sede a Leopoli.
11.00 – Cina: con Russia e Ucraina normale cooperazione economica
La Cina continuerà a svolgere «la normale cooperazione economica e commerciale con Russia e Ucraina sulla base dei principi del rispetto reciproco, dell’uguaglianza e del mutuo vantaggio». Lo ha assicurato il portavoce del ministero del Commercio Gao Feng, nel briefing settimanale. Pechino «si oppone con forza a qualsiasi sanzione unilaterale e alla giurisdizione a braccio lungo, riservandosi l’adozione delle misure necessarie per salvaguardare i diritti legali delle aziende cinesi», ha aggiunto Gao, in merito alle minacce degli Stati Uniti di punire le aziende cinesi che aggireranno le sanzioni americane alla Russia.
10.50 – Il vescovo di Kharkhiv: “Siamo sopravvissuti alle bombe un’altra notte”
«Siamo sopravvissuti un’altra notte. Ogni giorno le persone vengono alla ricerca di un modo per abbandonare la città. Ci sono sparatorie continue, le finestre tremano come se i vetri stessero per cadere. Ci siamo abituati a un tale rumore. Ci si sente persino sospettosi quando la situazione è tranquilla, cioè quando non sappiamo cosa stia succedendo». Il vescovo cattolico di Kharkiv, Pavlo Honcharuk ad Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) parla della situazione nella città ucraina, una tra le maggiormente colpite. La gente è nei «bunker e rifugi sotterranei. È davvero pericoloso. Visitiamo regolarmente le persone nella stazione della metropolitana, dove vivono e dormono sui binari e nelle carrozze. Preghiamo lì insieme ad altri, cattolici e ortodossi insieme».
10.45 – Governo britannico: il bombardamento del teatro di Mariupol è un crimine di guerra
Quanto accaduto nel teatro di Mariupol, «sembra essere stato un attacco deliberato contro un obiettivo civile» frutto di un bombardamento aereo russo. Lo sostiene il governo britannico di Boris Johnson per bocca di James Cleverly, numero 2 del Foreign Office, intervistato da vari notiziari del mattino a nome dell’esecutivo. Secondo Londra, si tratta dunque di «un’evidente violazione del diritto internazionale», come ha aggiunto il viceministro a Itv in risposta alla domanda se si potesse già evocare un crimine di guerra. Mosca ha ieri attribuito invece il raid alla milizia ultranazionalista ucraina del battaglione Azov.
10.40 – Lagarde: “L’aggressione russa porta l’economia ue in un territorio sconosciuto”
L’aggressione russa dell’ucraina «porta l’economia europea in un territorio sconosciuto» e «ha rivelato la nostra vulnerabilità collettiva che deriva dalla dipendenza economica da attori ostili». Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde alla conferenza «The Ecb and its Watchers»: «La Bce è accanto al popolo dell’Ucraina, che ha subito un orribile atto di aggressione». La guerra ha messo in moto nuovi fattori d’inflazione, ed è improbabile che l’area euro torni ai bassi livelli d’inflazione visti prima della pandemia. Al contrario, è «sempre più probabile» che l’inflazione di medio termine si stabilizzi sull’obiettivo del 2%: «Ci sono rischi significativi per la crescita» dell’Eurozona, e potrebbero «mettere in moto nuovi trend inflazionistici».
10.30 – Telefonata Di Maio-Kuleba: “Ho ribadito il sostegno dell’Italia”
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha parlato al telefono con l’mologo ucraino Dmytro Kuleba. Lo ha confermato lo stesso titolare della Franesina su Twitter: «Ho ribadito che l’Italia sostiene il popolo ucraino. La Resistenza ucraina è la resistenza europea, un argine all’avanzata violenta e pericolosa dell’esercito russo. Massimo sforzo per ritrovare la pace e fermare l’atroce guerra che sta causando sofferenza e morte».
10.25 – Deputato ucraino: “Oltre mille tra donne e bambini erano rifugiati sotto al teatro di Mariupol”
Sono più di mille le donne e i bambini che si sono riparati nel rifugio antiaereo del teatro di Mariupol e che così si sono salvati dal bombardamento russo. Lo ha detto alla Bbc il deputato ucraino Dmytro Gurin, i cui genitori si trovano a Mariupol. Il teatro «in quanto edificio è stato distrutto. Abbiamo oltre mille donne e bambini nel rifugio antiaereo, nei sotterranei. Qualche minuto fa abbiamo saputo che il rifugio ha resistito e che loro sono sopravvissuti – ha dichiarato –. Non sappiamo ancora se ci siano feriti o morti. Ma sembra che la maggior parte di loro sia sopravvissuta e stia bene».
10.20 – Mosca: faremo di tutto per la sicurezza di Chernobyl
La Russia continuerà a fare ogni sforzo per assicurare la sicurezza della Centrale nucleare di Chernobyl. Lo ha detto la portavoce del ministero degli esteri di Mosca Maria Zakharova, secondo quanto riporta l’agenzia Tass: «Siamo determinati a continuare a fare ogni sforzo per assicurare la sicurezza dell’impianto».
10.10 – Deputato ucraino: “Dal rifugio sotto il teatro di Mariupol stanno uscendo superstiti”
Anche il deputato ucraino Serhiy Taruta afferma che il rifugio antiaereo del teatro drammatico di Mariupol ha resistito all’attacco aereo: le persone sarebbero sopravvissute. Lo dice in un post sulla sua pagina Facebook citato da Unian . «Il rifugio antiaereo ha resistito. La gente sta uscendo viva dalle macerie».
10.00 – Vicesindaco Mariupol: superstiti dell’attacco sferrato
«Ci sono alcuni superstiti dell’attacco sferrato ieri dalle forze armate russo contro un teatro a Mariupol, dove hanno pensato di civili, tra cui bambini, avevano trovato riparo». Lo riferisce l’ufficio del sindaco di Mariupol spiegando che «il rifugio antiaereo dell’edificio è riuscito a resistere al bombardamento». Le autorità locali non sono però ancora in grado di riferire il numero esatto delle vittime, né quello dei sopravvissuti.
9.35 – Ministro Difesa Kiev: la città di Volnovakha non esiste più
«La città di Volnovakha esiste ormai solo sulla cartina, perché in realtà Volnovakha non esiste più, non è rimasto più nemmeno un edificio». Lo ha detto il ministro della Difesa ucraina , Oleksii Reznikov. Sulla situazione a Kiev ha detto: «In tre settimane sono state distrutte 400 scuole, 110 ospedali e più di 1000 edifici residenziali. Anche le operazioni di soccorso vengono impedite, intere famiglie vengono rapite e uccise, uccidono i preti ei sindaci che non collaborano gli occupanti russi» ha affermato.
9.38 – Zelensky cita Reagan e chiede a Scholz di tirare giù il muro
«Cancelliere Scholz, ma giù questo muro. Mostri la leadership che la Germania merita, ei suoi successori saranno solo orgogliosi di lei. Sostenga gli ucraini e ci aiuti a fermare questa guerra» ha detto Zelensky parlando al Bundestag tedesco, e citando Donald Regan che chiese di «tirare giù il muro» di Berlino rivolgendosi a Gorbaciov.
9.24 – Zelensky a Bundestag: non pensare solo all’economia
«Abbiamo sempre detto che Nord Stream 2 fosse un’arma e abbiamo sentito rispondere che fosse economia, economia, economia». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky parlando al Bundestag tedesco. «Abbiamo percepito resistenza, percepiamo che vogliamo economia, economia», ha incalzato.
9.20 – Zelensky a Bundestag: a ogni bomba si alza un muro con l’Ue
«Si alza un muro sempre più forte fra l’Ucraina e l’Europa». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky parlando al Bundestag tedesco. «Questo muro è più forte, con ogni bomba che cade in Ucraina, con ogni decisione che non viene presa nonostante il fatto che voi possono aiutarci». E ricorda: «La Russia sta bombardando le nostre città e distruggendo tutto quello che c’è in Ucraina. Case, ospedali, scuole, chiese, tutto. Con missili, bombe, artiglieria. In tre settimane sono morti molti ucraini, migliaia. Gli occupanti hanno ucciso 108 bambini».
9.12 – Ovazione al Bundestag per Zelensky in videoconferenza
Il Bundestag tedesco saluta con un’ovazione il presidente ucraino Volodymir Zelensky, comparso in video per il suo intervento.
Civile ucraino in fuga da Kiev disarmato e con le mani alzate viene ucciso sul colpo da militari russi
9.08 – Ministro della Difesa ucraino: prezzo altissimo per aver scelto la Ue
«Da otto anni gli ucraini hanno dovuto operare una scelta di civiltà e, in merito alla loro politica estera, andando verso l’Unione europea. Oggi con le armi in mano continuiamo sulla strada di questa scelta. È una scelta che ha un prezzo senza precedenti, un prezzo elevatissimo, che noi paghiamo ogni giorno». Lo ha dichiarato il ministro della Difesa ucraino, Oleksij Reznikov, intervenendo all’audizione della sottocommissione Sicurezza e difesa del Parlamento europeo. «Noi non vediamo nessuna alternativa, nessun’altra opzione. Solo una scelta di civiltà e democrazia e rispetto dei diritti umani. La tirannia è assolutamente inaccettabile per noi», ha aggiunto.
9.03 – Il vicesindaco di Mariupol: “Non c’è un solo edificio integro”
«Non è rimasto un solo edificio integro a Mariupol, nella regione di Donetsk: o è distrutto o è danneggiato. Credo che l’80-90% sia stato bombardato». Lo ha affermato il vicesindaco della città Sergei Orlov in un’intervista a Forbes Ucraina.
8.55 – Monito di Mosca ai Paesi che inviano armi a Kiev
La diplomazia russa ammonisce i Paesi che inviano armi all’Ucraina, menzionando la Slovacchia: «Se adottano questa decisione, non soltanto la Slovacchia ma anche gli altri Paesi, creano problemi a se stessi stessi. Creano problemi diretti a se con le loro proprie mani» ha detto la portavoce della diplomazia russa, Maria Zacharova, commentando le notizie relative all’autorizzazione che avrebbe dato antiaerei a Kiev sistemi di missiliaerei.
8.50 – Forze armate ucraine: in 24 ore abbattuti 10 bersagli aerei
Nelle ultime 24 ore, la difesa aerea delle forze armate ucraine ha distrutto 10 bersagli aerei nemici. Lo riferisce il centro stampa dello Stato maggiore delle Forze armate, come riferisce l’agenzia di stampa ucraina Unian.
Mina anticarro ucraina nascosta sotto la neve, il tank russo cade nella trappola e viene polverizzato
8.46 – Mosca, colpito deposito armi nella regione di Rivne
Le forze russe hanno colpito un deposito di armi e munizioni ucraino nella regione di Rivne. Lo ha reso noto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov.
8.38 – Ministero Interni ucraino: sabotatori russi in azione ovunque
«I sabotatori russi sono ovunque in Ucraina, in tutti gli angoli, anche nelle regioni occidentali. Sono presenti pure nelle regioni di Lviv, Ivano-Frankivsk e Rivne. Noi non nomineremo più le aree in cui non ci sono stati bombardamenti». Lo ha affermato il ministro dell’Interno ucraino Denis Monastyrsky, citato dal servizio stampa del Consiglio dei Ministri. Secondo il capo del ministero dell’Interno, i sabotatori nemici catturati sono detenuti in diverse regioni del Paese.
I droni di precisione russi Inohodets distruggono tank ucraini a Kiev, così operano le armi in grado di viaggiare a 200 km/h
8.30 – Zelensky: Russia ha superato tutte le linee rosse. Il mondo cosa aspetta?
«Credo che la Russia abbia superato tutte già le linee russe quando ha iniziato a già bombardare i civili», hanno ucciso oltre 100 bambini, «non capisco il significato delle linee rosse. Che cos’altro superare? Dovremmo lasciare che i russi uccidano 200, 300 o 400 bambini?». Così il presidente ucraino intervistato da Nbc News.
8.21 – Il Presidente Mattarella: battere le ragioni della guerra aperta dalla Russia
«La indivisibilità della condizione umana ci deve spingere oggi, con fermezza, insieme agli altri paesi che condividono i valori democratici, ad arginare e a maltrattare le ragioni della guerra aperta dalla Federazione Russa al centro dell’Europa». Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della giornata dell’Unità nazionale.
8.12 – Bbc, autobus con 300 rifugiati da Mariupol a Rostov
Autobus con circa 300 rifugiati sono arrivati dalla città assediata di Mariupol oltre il confine nella regione russa di Rostov. Lo fa sapere la Bbc che riporta i media russi.
7.51 – Zelensky, Russia potrebbe aver avviato terza guerra mondiale
La Russia potrebbe aver iniziato la terza guerra mondiale: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in una intervista all’emittente amricana Nbc.
7.55 – Gran Bretagna: l’invasione russa in stallo su tutti i fronti
L’invasione russa è «in gran parte in stallo su tutti i fronti». Lo afferma su Twitter il ministero della difesa britannico che ha rilasciato il suo ultimo rapporto di intelligence. «Le forze russe hanno fatto progressi minimi su terra, mare o aria negli ultimi giorni e continuano a subire pesanti perdite – si legge nel tweet -. La resistenza ucraina rimane forte e ben coordinata. La stragrande maggioranza del territorio ucraino, comprese tutte le principali città, rimane in mani ucraine».
7.50 – Ucraina: colpita Merefa, “vittime tra militari ucraini”
La Russia ha attaccato nella notte la città di Merefa nell’Oblast di Kharkiv, nella parte dell’Ucraina. Gli amministratori locali hanno riferito che ci sono vittime tra i militari ucraini. Lo riporta L’Indipendente di Kiev. Merefa che ha 21.500 residenti, è colpita da un attacco aereo, è stata colpita da un attacco aereo, è stata danneggiata e il centro comunitario locale.
7.36 – Zelensky: parlato al telefono con Erdogan e Trudeau. “Oggi mi rivolgerò al parlamento tedesco”
Il presidente ucraino in un video messaggio delle prime ore di oggi, citato da Interfax, ha detto di aver «parlato con gli amici dell’Ucraina : il presidente della Turchia Erdogan e il primo ministro del Canada Justin Trudeau». «Li ho ringraziati per il sostegno. Oggi mi rivolgerò al parlamento tedesco. Continuerò a spingere per un sostegno ancora maggiore all’Ucraina» ha aggiunto Zelensky.
7.20 – Zelensky: negoziati con Mosca abbastanza difficili
«I negoziati tra l’Ucraina e la Russia sono abbastanza difficili» ha detto il presidente ucraino in un’intervista con il canale televisivo americano Nbc. «I negozi sono ancora in corso e sono abbastanza difficili«, ha sottolineato Zelensky e ha osservato che «qualsiasi guerra potrebbe essere finita al tavolo dei negoziati». Allo stesso tempo, non ha commentato le informazioni apparse in precedenza nei media sulle presunte condizioni di un possibile accordo tra le parti.
7.14 – Sindaco di Mariupol: nel teatro attaccato c’erano mille persone
Nel teatro della città ucraina di Mariupol, obiettivo dell’attacco russo denunciato dalle autorità ucraine, si erano rifugiate più di 1.000 persone. Lo denuncia su Telegram il sindaco della città, Vadim Boichenko.
6.43 – Mercantile panamense affondato dai russi
Una nave mercantile battente bandiera panamense è stata affondata dal lancio di missili russi nel Mar Nero e altre due sono state danneggiate, ha annunciato mercoledì l’amministratore dell’Autorità marittima di Panama, Noriel Arauz. Gli equipaggi sono sani e salvi, ha detto. «La Marina russa» vieta a 200-300 navi di diverse nazioni di «lasciare il Mar Nero», ha denunciato l’amministratore dell’Autorità marittima panamense. Una dozzina di barche battenti bandiera panamense, dedicate in particolare al trasporto di cereali, e circa 150 membri dell’equipaggio di queste navi, sono bloccate.
6.17 – Ucraina: missile su palazzo a Kiev, un morto e tre feriti
I resti di un missile da crociera abbattuto dalla contraerea hanno colpito un residenziale a Kiev, nel distretto di Darnytskyi. È avvenuto alle ore 5:00 circa locali. Il bilancio – secondo quanto riferito dal Servizio di emergenza ucraino – è di un morto e tre feriti. Trenta persone inoltre sono state evacuate.
5.46 – Da Australia presto sanzioni a Deripaska e Deripask
Due potenti oligarchi russi con importanti interessi nell’alluminio e nell’estrazione di gas, finora risparmiati dalle sanzioni dell’Australia che hanno già colpito 41 oligarchi e loro familiari su un totale di 460 individui imprese ed entità, saranno «molto probabilmente» aggiunti alla lista, dopo forti pressioni di attivisti di ‘corporate responsibility’. Si tratta di Oleg Deripaska e di Victor Vekselberg.
5.27 – Human Rights watch: nel teatro di Mariupol c’erano 500 civili
«Finché non ne sapremo di più, non possiamo escludere la possibilità di un obiettivo militare ucraino nell’area del teatro, ma sappiamo che il teatro ospitava almeno 500 civili». Lo ha dichiarato Belkis Wille, referente di Human Rights Watch, in merito al bombardamento del Teatro drammatico di Mariupol. «Ci sono serie preoccupazioni – ha aggiunto – su quale fosse l’obiettivo in una città sotto assedio da giorni e in cui telecomunicazioni, elettricità, acqua e riscaldamento sono stati quasi completamente interrotti». Nelle immagini satellitari si vedono due scritte «bambini» in caratteri cirillici davanti e dietro la struttura.
4.44 – New York Times: morti 7.000 soldati russi secondo le stime Usa
Sono almeno 7.000 i soldati russi morti in 21 giorni di guerra in Ucraina. La stima – riportata dal New York Times – è stata elaborata da fonti Usa. I soldati russi rimasti feriti nei combattimenti sono invece oltre 14.000, molti dei quali sono già stati rimpatriati passando dalle basi in Bielorussia.
4.10 – Kuleba alla Cnn: delegazioni ancora lontane da un accordo
«Devo essere chiaro, entrambe le delegazioni, quella russa e quella ucraina, sono lontane dal raggiungere un accordo sulla situazione attuale». È quanto ha dichiarato il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un’intervista alla Cnn. «Ci sono una serie di fattori – ha spiegato – che fanno la differenza nella posizione russa nei colloqui. Il primo è la feroce resistenza dell’esercito e del popolo ucraini sul campo, la seconda sono le sanzioni imposte alla Russia, che fanno crollare e soffrire l’economia russa. Fattori che hanno costretto la Russia a cambiare leggermente posizione».
3.46 – Il sindaco di Mariupol: teatro era rifugio per 1.000 persone
«Oggi c’è stata una terribile tragedia per la nostra Mariupol, di cui non è rimasto praticamente nulla. Il Teatro Drammatico, dove si nascondevano le persone, è stato distrutto da un bombardamento. Un luogo dove hanno trovato rifugio più di mille persone. Questa è una terribile tragedia, non lo perdoneremo mai. Ma non ci arrenderemo». Lo ha detto il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, in un video pubblicato sul canale Telegram del consiglio comunale.
3.33 – Missili su Sarny, 2 aerei russi abbattuti nella regione di Kiev
Due aerei russi, un Su 25 e un Su 35, sono stati abbattuti nella regione di Kiev, secondo i media ucraini. Nella notte sono risuonate ancora le sirene per un attacco aereo. Sempre secondo la stampa locale le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico su Sarny, centro nella provincia di Rivne, nell’Ovest dell’Ucraina a circa 50 km dal confine con la Bielorussia.
3.26 – Il presidente ucraino ai russi: assedio Mariupol come Leningrado
«I nostri cuori sono spezzati da ciò che la Russia sta facendo al nostro popolo. Cittadini della Russia, in che modo il vostro assedio di Mariupol è diverso dall’assedio di Leningrado durante la seconda guerra mondiale?» ha Zelensky, parlando in russo in un video diffuso sui social. L’assedio di Leningrado durò dall’8 settembre 1941 al 27 gennaio 1944; è stato il più lungo della storia moderna dopo quello di Sarajevo (dal 5 aprile 1992 al 29 febbraio 1996). «Stiamo portando via i residenti di Mariupol che sono riusciti a fuggire a Berdyansk – ha aggiunto Zelensky – e li stiamo portando a Zaporizhia. In totale, più di 6.000 residenti di Mariupol sono stati trasportati in un giorno, più di 2.000 dei quali sono bambini».
2.59 – Zelensky: per i russi sarà peggio di Cecenia e Afghanistan
La guerra in Ucraina per i russi rischia di essere peggio di quelle in Cecenia e in Afghanistan. Lo ha detto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenski, in un videomessaggio a tre settimane dall’inizio dell’invasione.
2.48 – Sirene per raid aereo nella regione di Kiev
Tornano a suonare le sirene che avvisano la popolazione di un attacco aereo nella regione di Kiev. L’allarme è scattato alle 2.25 nella capitale ucraina e nelle zone limitrofe. Gli abitanti sono stati invitati a recarsi nei rifugi della protezione civile.
1.59 – I russi costituiscono il Comitato salvezza a Kherson
Si chiama «Comitato di salvezza per la pace e l’ordine» l’organo costituito a Kherson (centro dell’Ucraina meridionale di quasi 300.000 abitanti) per governare la città in questa fase di guerra. Ne fanno parte politici e personaggi locali filo-russi. La notizia è stata riportata da media locali. A creare il comitato sono stati i rappresentanti dell’esercito russo, che occupa la città dall’inizio di marzo.
1.26 – Zelensky: il mondo deve riconoscere ufficialmente che la Russia è uno stato terrorista
«Il mondo deve riconoscere ufficialmente che la Russia è diventata uno stato terrorista». Lo ha detto nel suo discorso video notturno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ribadendo la sua richiesta di maggiori sanzioni contro Mosca, più armi per l’Ucraina e l’istituzione della no-fly zone.
1.20 – Zelensky: la fine della guerra è la mia priorità nei negoziati
«Le mie priorità nei negoziati sono assolutamente chiare: fine della guerra, garanzie di sicurezza, sovranità, ripristino dell’integrità territoriale, garanzie reali per il nostro Paese, protezione reale per il nostro Paese». Lo ha detto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato sui social per fare il punto sul ventunesimo giorno di guerra.
«Stiamo già lavorando – ha aggiunto Zelensky – a programmi per ricostruire il nostro Paese dopo la guerra. Prometto a tutti, a ogni ucraino che ha perso la casa, che ha perso il suo appartamento a causa di ostilità o bombardamenti, che lo Stato ripristinerà tutto. Sono fiducioso che saremo in grado di ricostruire rapidamente il nostro stato, qualunque sia il danno. Sarà una ricostruzione storica, un progetto che ispirerà il mondo così come la nostra lotta per la nostra libertà».
1.13 – Intelligence Gb: la Russia usa armi vecchie e meno precise
Il ritardo nel conseguire gli obiettivi attesi nel conflitto e il mancato controllo dello spazio aereo ucraino hanno costretto la Russia a utilizzare molti più missili di quanto originariamente previsto. È probabile che la Russia stia ricorrendo all’uso di armi più vecchie e meno precise, sono meno efficaci dal punto di vista militare e che hanno maggiori probabilità di provocare vittime civili. Lo afferma l’intelligence britannica.
1.04 – Hackerato il sito web del ministero dell’emergenza russo
Il sito web del ministero russo per le situazioni di emergenza è stato hackerato. Sulla homepage sono apparsi vari messaggi sul conflitto in Ucraina, tra cui «Più di 13.000 soldati russi sono morti in guerra» oppure «Non credere ai media russi: mentono». L’attacco si è verificato ieri sera. Prontamente sono intervenuti i tecnici e ora il sito risulta essere in manutenzione e «temporaneamente non raggiungibile».
00.40 – Gli Usa forniranno a Kiev droni Switchblade
Gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina nel nuovo pacchetto di aiuti militari i droni Switchblade, piccoli e leggeri. Lo riferiscono fonti citate dalla Cnn. Il più piccolo, Switchblade 300, può colpire un bersaglio fino a 6 miglia di distanza, mentre il più grande, Switchblade 600, può colpire più di 20 miglia di distanza. Entrambi i sistemi possono essere configurati e avviati in pochi minuti.
00.20 – Putin, i russi sapranno distinguere i patrioti dai traditori
«L’Occidente con le sanzioni vuole dividere la società russa e distruggerci. Ma il popolo russo sarà sempre in grado di distinguere i veri patrioti dai traditori e saprà sputare via questi ultimi come moscerini finiti accidentalmente nella bocca»: è il tetro messaggio di Vladimir Putin nel suo ultimo intervento televisivo, rivolto stavolta a chi attorno allo zar del Cremlino comincia a prendere le distanze dalla guerra in Ucraina. «Le sanzioni hanno un solo obiettivo, la distruzione della Russia», ha affermato Putin secondo quanto riportano diversi media internazionali, accusando l’Occidente di aver «gettato la maschera».
00.11 – Canada: divieto di ingresso a aerei bielorussi
Il Canada ha chiuso il suo spazio aereo ai voli bielorussi. Una risposta al sostegno mostrato dal paese all’aggressione della Russia in Ucraina, ha spiegato su Twitter il ministro dei trasporti canadese Omar Algahabra. «Con effetto immediato e fino a nuovo avviso, a tutti gli aeromobili, direttamente o indirettamente posseduti, registrati, noleggiati o controllati da un cittadino della Federazione Russa o della Bielorussia, è vietato entrare, uscire o sorvolare lo spazio aereo canadese», ha twittato.
00.01 – Attacco a civili in fila per pane, vittime salgono a 13
È salito a 13 il numero di persone che sarebbero rimaste uccise dall’attacco dei russi mentre erano in fila per il pane nella città settentrionale di Chernihiv. Lo riporta un alto funzionario ucraino.
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