Default, Mosca non paga il suo debito in dollari. “Ma è colpa degli Usa”
di
Carlotta Scozzari
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MILANO – Le Borse europee ripartono positive all’indomani dell’attesa decisione della Fed, che ha alzato i tassi di 25 punti base, mettendo a segno il primo rialzo dal 2018. A dare conforto ai mercati sono soprattutto le parole del presidente Jerome Powell, secondo cui l’economia americana è “molto forte”. “Continuiamo a prevedere una crescita robusta”, ha detto il numero uno della banca centrale Usa aggiungendo che “l’impatto della variante omicron del coronavirus sull’economia è stato lieve e breve”. In tarda mattinata però i listini ripiegano dopo l’allarme lanciato dalla presidente Bce Christine Lagarde: “Le ultime proiezioni di base dello staff della Bce, che includono una prima valutazione dell’impatto della guerra, vedono l’inflazione, in media, al 5,1% quest’anno. In uno scenario più grave nelle proiezioni l’inflazione potrebbe superare il 7% nel 2022”, ha detto. Le Borse Ue scivolano così in negativo per poi chiudere contrastate. Milano perde l’o 0,66%, Francoforte delloo 0,43%. Parigi è In rialzo dello 0,36% e Londra che avanza dell’1,3%.
Sull’andanento della piazza londinese pesa la decisione della Bank Of England che oggi ha alzato i tassi di interesse, portandoli dallo 0,5% allo 0,75%, come ampiamente previsto, giustificando la misura con il tentativo di contrastare la crescita da record dell’inflazione nel Regno Unito. La BoE ha lanciato poi l’allarme sui prezzi, spiegano che c’è il rischio che l’inflazione nel Regno Unito raggiunga un picco dell’8% quest’anno.
Il focus principale degli investitori resta ovviamente il conflitto in Ucraina. Ieri una possibile schiarita nel negoziato aveva contribuito a spingere le piazze finanziarie europee in rialzo anche se in una intervista alla Cnn il primo ministro ucraino Dmytro Kuleba, ha precisato che ‘le delegazioni sono lontane dal raggiungere un accordo”.
Ottima seduta per i mercati asiatici.Tokyo ha chiuso in crescita del 3,4%, con Hong Kong che sale di oltre cinque punti percentuali dopo il maxi rialzo già registrato ieri.. Più cauti i listini cinesi: Shanghai cresce dell’1,3% e Shenzhen del 2,1%.
Torna a salire il prezzo del petrolio. l greggio del Mare del Nord avanza dell’8,21% a 106,10 dollari, mentre il future sul Wti cresce del 7,67% a 102,33 dollari. A spingere al rialzo il valore dell’oro nero è l’allarme dell’Aie sulle forniture dalla Russia: secondo l’Agenzia potrebbero essere persi 3 milioni al giorno di barili entro il mese prossimo
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