Ven. Nov 22nd, 2024

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«Riacquistare la nostra socialità, riaprire la nostra economia, far andare a scuola i ragazzi». È questo lo spirito con cui ieri il governo ha «eliminato quasi tutte» le restrizioni introdotte per fronteggiare l’emergenza Covid, dando il là soprattutto all’abolizione del Green pass a partire dal mese di maggio. A spiegarlo è il premier Mario Draghi in una conferenza stampa che ha il sapore di un evento conclusivo. Tra una decina di giorni infatti, si dirà addio allo stato d’emergenza introdotto a fine gennaio 2020. E allora Draghi ringrazia proprio tutti: gli italiani («Sono fiero di loro»), il governo precedente e il ministro della Salute Roberto Speranza, il Comitato tecnico scientifico e il commissario per l’Emergenza Francesco Paolo Figliuolo, il cui incarico «è stata una svolta radicale» per la lotta al virus. Questi ultimi due infatti, già dal 31 marzo non saranno più operativi. Tant’è che nel testo votato all’unanimità e in conferenza stampa sono anche state ridefinite le competenze, con l’Istituto Superiore di Sanità e il Consiglio Superiore di Sanità raccoglieranno il testimone del Cts, mentre quello di Figliuolo andrà ad un’unità del ministero della Difesa fino al 31 dicembre.

Smart working prorogato, niente vincoli fino a luglio. Si va verso una legge quadro

Nonostante il voto unanime finale, in Cdm non è proprio filato tutto liscio, anzi. Il terreno dello scontro? Il turismo. Con il ministro leghista Massimo Garavaglia che spingeva perché il pass fosse eliminato non solo dagli alberghi, ma anche da bar e ristoranti per i viaggiatori. Un punto su cui si è poi trovata un’intesa dop un’ora di sospensione, attorno al pass “base”, che solo per i turisti sarà sufficiente a pranzare o cenare anche al chiuso. Senza però evitare che i toni si inasprissero: «Ho chiesto ufficialmente 500 milioni al ministero della Salute per i danni recati in aprile» al turismo, con «i due ponti rovinati, quello di Pasqua e quello del 25 aprile» ha attaccato Garavaglia. «Sono incuriosito da come li abbia calcolati» lo ha quasi sbeffeggiato Draghi che però ha aperto su un’eventuale accelerazione: «Tempi più brevi? Vedremo».

LE MISURE
A Speranza ieri è stato lasciato il compito di sintetizzare le misure definite. Così dopo aver però chiarito che non esiste «alcun automatismo» sulla revoca di mascherine al chiuso e del Green pass dal 30 aprile ma che, sull’onda della prudenza dell’Agenzia Ue per i medicinali (Ema) e di diversi esperti italiani dovuta alla risalita dei contagi, si valuterà alla fine del mese, il ministro ha annunciato il superamento delle quarantene da contatto. Cioè, a prescindere dallo stato vaccinale, in caso di positività dovrà restare isolato solo il contagiato. Superata de facto anche l’obbligatorietà vaccinale per gli over50. O meglio, resta ma in una forma più blanda. Cioè non è più prevista l’eventuale sospensione dal lavoro in caso di mancata vaccinazione, ma – fino al 15 giugno – solo la multa da 100 euro. Discorso differente per le categorie a rischio: personale sanitario, ospedaliero e dipendenti delle rsa sono tenuti ad accedere alla profilassi fino al 31 dicembre. Per quanto riguarda le mascherine invece, «confermiamo l’impianto esistente». E quindi obbligatoria fino al 30 aprile in tutti i luoghi al chiuso, con Ffp2 richiesta su tutti i mezzi di trasporto e in cinema, teatri e sale da concerto.Infine il Green pass. «Ne è stato disposto il superamento» spiega il Ministro, attraverso «due step»: eliminandolo in larga parte dei luoghi all’aperto (ma tenendo la versione base ad esempio per i trasporti a lunga percorrenza), e tenendo quella rafforzata per le attività al chiuso come ristoranti, piscine e centri benessere.

 

Green pass rafforzato al chiuso fino al 30 aprile

Fino alla fine del mese prossimo il Qr code “rafforzato” resta obbligatorio le attività al chiuso: ristoranti e bar (anche al bancone), palestre, piscine e centri benessere, convegni e congressi, centri culturali e centri scommesse, qualsiasi tipo di festa (compresi i matrimoni), discoteche e sale da ballo, e tutti gli spettacoli.

Trasporti, certificato base solo per viaggi lunghi

All’interno del testo varato ieri si stabilisce anche che fino al prossimo 30 aprile per salire a bordo di aerei, treni, autobus, navi e traghetti (esclusi gli spostamenti regionali) sarà comunque obbligatorio esibire il Green pass, ma solo nella sua versione “base”. Per cui ci si potrà spostare anche dopo aver effettuato un tampone. 

Ffp2 su treni, bus, cinema e teatri

Sempre dal primo aprile non sarà più necessario essere in possesso del Certificato vaccinale per salire a bordo di tram, metropolitane e bus locali, ma bisognerà obbligatoriamente indossare una Ffp2. Inoltre, sin dall’inizio del mese, decadrà anche l’obbligo di avere almeno il Green pass “base” per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio.

Turismo, in hotel senza lasciapassare

Ai turisti stranieri che arriveranno in Italia a partire dal 1° aprile non sarà più chiesto di esibire il Green pass. Tuttavia dovranno mostrare il certificato “base” (a differenza degli italiani residenti, a cui è chiesto quello “rafforzato”) qualora volessero pranzare in un ristorante che non sia all’interno di un hotel. 

Obbligatorietà, per i No vax solo una multa

Superato, in parte, l’obbligo vaccinale. Cioè resta in vigore fino al 15 giugno per over 50, sanitari, lavoratori della scuola e della sicurezza. Però, in caso di mancata vaccinazione, non è più prevista la sospensione dal lavoro ma solo la multa da 100 euro. Per sanitari e operatori delle rsa invece, la possibilità di uno stop viene estesa fino al 31 dicembre. 

 

Ordinanze, stop al sistema a colori

Come ampiamente annunciato con il termine dello stato d’emergenza decadrà anche il cosiddetto sistema a colori. Tuttavia – come ha precisato ieri il ministro Speranza – il monitoraggio del venerdì continuerà «per leggere la situazione epidemiologica ma non sarà più legato alle ordinanze» per il cambio dei colori.

Dad e contatti, a casa soltanto i positivi

Dal 1° aprile viene meno il sistema delle quarantene da contatto. Per cui anche chi non è vaccinato non dovrà più isolarsi se è risultato essere tra i contatti stretti di un soggetto contagiato. 
Vale a dire che a scuola, dove tra gli alunni i non vaccinati sono ancora molti, la Dad diventerà uno strumento utilizzato solo da chi è risultato positivo.

Capienze, stadi e spettacoli solo al 100%

Torna al 100% la capienza degli stadi e di tutti gli impianti sportivi o le arene all’aperto. A partire dal mese prossimo infatti, potranno nuovamente riempirsi curve e tribune. Con un “ma”: fino al 30 aprile per accedere saranno ancora richiesti sia il Green pass “base” che la mascherina Ffp2.

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