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23:06
A Kiev tornano a suonare le sirene anti-aeree
Suonano di nuovo le sirene antiaeree a Kiev. Lo riportano i media locali, invitando le persone a recarsi subito nei rifugi.
23:01
La giornata | Mariupol distrutta, a Chernihiv e Kharkiv pioggia di bombe: decine di vittime civili. All’Onu Mosca lasciata sola da Pechino
Si consuma il 22esimo giorno della guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina. Le truppe di Mosca intensificano gli attacchi a distanza sulle città, per compensare gli scarsi progressi nell’avanzata sul terreno. E a pagarne il prezzo sono soprattutto i civili. A Sud Mariupol è praticamente distrutta e si temono fino a ventimila morti. Anche nel Nord Est Chernihiv e Kharkiv sono state bersagliate da nuove raffiche di bombe e colpi di mortaio, che hanno provocato decine di vittime tra i residenti.
In tre settimane di invasione, è la stima del Pentagono, sono caduti sul suolo ucraino oltre mille missili russi: una tattica per far collassare dall’interno gli obiettivi, nella misura in cui la resistenza degli ucraini lungo il percorso e le difficoltà nei rifornimenti stanno impedendo alle truppe di Putin di entrare nei centri abitati. Gli effetti di questa morsa asfissiante sono evidenti a Mariupol, dove il 90 per cento degli edifici è stato distrutto per i bombardamenti quotidiani dei russi. Tra questi c’è il teatro che dava rifugio ad oltre mille sfollati. Non è ancora chiare quanti siano i sopravvissuti, ma c’è chi dice che è riemersa dalle macerie la maggior parte di chi si trovava nella struttura. Mosca, come spesso è successo in queste tre settimane, ha una versione alternativa: non c’è stato nessun bombardamento russo, ha detto l’ambasciatore russo all’Onu, ma una “presa di ostaggi” da parte dei “nazionalisti ucraini”.
Una pioggia di fuoco russo è caduta anche su Chernihiv. Le vittime civili accertate sono oltre 50, tra cui una famiglia con tre bambini. Tra i civili uccisi c’è anche un cittadino americano di 68 anni. Nell’area di Kharkiv l’artiglieria russa ha provocato almeno 21 morti e 25 feriti, colpendo nella notte la città di Merefa. Tra gli edifici distrutti, anche una scuola ed un centro culturale. In un villaggio poco distante, Kozacha Lopan, è stato denunciato un raid con bombe a grappolo che ha ucciso almeno sei persone. L’offensiva su Kiev, infine, sta procedendo allo stesso modo, con pesanti bombardamenti intorno alla capitale (un bambino di 2 anni è morto in un raid a Novy Petrivtsi), perché i russi sono impantanati. I generali ucraini hanno spiegato di essere riusciti a tenere l’artiglieria del nemico fuori dalla portata del centro e le truppe di Mosca sono lontane ancora 20 chilometri. Per tentare di superare questo stallo, l’Armata di Putin potrebbe ricorrere a breve a rinforzi esterni. Il leader ceceno Ramzan Kadyrov, signore della guerra ceceno al servizio dello zar, è tornato ad annunciare che “migliaia” di suoi miliziani sono partiti per l’Ucraina. Ai confini russi nel frattempo si stanno addestrando centinaia di mercenari siriani. A Kiev si teme anche un intervento della Bielorussia al fianco di Mosca.
Questo porta al piano diplomatico che corre sullo stesso filo della tensione. Venerdì è in programma una telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il presidente della Cina Xi Jinping e il tema è soprattutto uno: gli Usa ribadiranno che se Pechino interviene in aiuto di Putin, le conseguenze saranno immediate; i cinesi ripeteranno che un’ipotesi di loro intervento in sostegno di Mosca è solo nelle parole e nella testa degli americani. Il capo della Casa Bianca nel frattempo ha di nuovo alzato i toni definendo Putin un “dittatore omicida, un delinquente puro”. Di certo c’è che nel frattempo al consiglio di sicurezza dell’Onu Mosca è apparsa ancora più isolata. Ha tentato, infatti, di presentare un suo documento sulla guerra in Ucraina, ma al momento in cui ha cercato alleati per “co-condividere” la mozione non ha trovato né Cina né India, rinunciando così a metterla in votazione.
Nel frattempo in Europa l’allarme lo alza il presidente della Repubblica di Francia Emmanuel Macron che ha parlato dell’eventualità di una “guerra ad alta intensità”. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha cercato di gettare acqua sul fuoco dicendo che gli effetti della guerra, sotto il profilo economico, non sono ancora da livello di allarme. “Ma se le cose dovessero entrare – ha spiegato – dovremmo cominciare a entrare in una logica di razionamento”.
22:18
L’Onu chiede un’indagine sulle uccisioni di civili in Ucraina
Il capo degli affari politici delle Nazioni Unite Rosemary DiCarlo, chiede un’indagine sul numero massiccio di vittime civili e sulla distruzione di centinaia di edifici residenziali, scuole, ospedali e altre infrastrutture civili in Ucraina. DiCarlo ha dichiarato al Consiglio di sicurezza che “il diritto umanitario internazionale è chiarissimo” nel proibire gli attacchi diretti ai civili nelle operazioni militari e nel garantire la loro protezione. Eppure, ha detto, molti degli attacchi quotidiani che stanno colpendo le città ucraine “sono, secondo quanto riferito, indiscriminati, provocando vittime civili e danni alle infrastrutture civili”. DiCarlo ha citato le ultime statistiche dell’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite: 1.900 vittime civili dall’inizio della guerra dal 24 febbraio al 15 marzo, di cui 726 persone uccise, inclusi 52 bambini, e 1.174 feriti, con il numero effettivo probabilmente molto più alto.
22:17
Onu, niente sostegno da Cina e India: ecco perché Mosca ha rinunciato a far votare la sua mozione
Secondo fonti dell’Onu, la Russia ha rinunciato a mettere in votazione la propria mozione dopo aver chiesto ai suoi alleati più stretti “di co-sponsorizzare” il testo. Il problema è che “non c’è stato alcun ritorno”: Mosca non sarebbe riuscita a ottenere il sostegno né della Cina né dell’India. Da qui la rinuncia a mettere in votazione il documento.
22:14
Il Regno Unito all’Onu: “La Russia è responsabile delle sofferenze”
“Sono state tre settimane devastantemente lunghe per la gente dell’Ucraina, per i 3 milioni che hanno lasciato il paese e per quelli che sono rimasti”. Lo ha detto l’ambasciatrice britannica all’Onu, Barbara Woodward, durante la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza sulla situazione umanitaria nel Paese. “Un punto deve essere chiaro: questa è un’aggressione non provocata da parte della Russia – ha aggiunto – La Russia è responsabile della sofferenza inflitta all’Ucraina, ed è l’unica che può porre fine alla guerra”.
22:13
Gli Usa all’Onu: “Mosca risponderà delle sue atrocità”
“La Russia sarà ritenuta responsabile delle sue atrocità. C’è solo un modo per porre fine a questa follia: presidente Putin ferma gli omicidi, ritira le tue forze, lascia l’Ucraina una volta per tutte”. Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, durante la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. “Le brutali tattiche della Russia hanno ucciso civili, medici e alcuni dei giornalisti che ci hanno mostrato tutta la verità su questa guerra – ha continuato – La Russia ha attaccato tutto ciò che le Nazioni Unite rappresentano. Le sue azioni devono essere condannate senza mezzi termini”. “Come ha detto Biden l’Ucraina non sarà mai una vittoria per Putin – ha detto ancora – Non importa quali progressi faccia, chi uccida o quali città distrugga”.
21:47
Onu, la Russia rinuncia a far votare la propria mozione
La Russia ha rinunciato per “mancanza di alleati” a far votare in Consiglio di sicurezza Onu una propria bozza di risoluzione umanitaria sulla guerra in Ucraina. Lo riferiscono fonti diplomatiche.
21:45
Ambasciatore russo all’Onu: “Dall’Occidente bugie gonfiate”
“Le valutazioni che abbiamo sentito oggi, soprattutto dai membri occidentali, sono basate su bugie gonfiate“. Lo ha detto l’ambasciatore russo all’Onu, Vassily Nebenzya, durante la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza sulla situazione umanitaria. Gli Usa, ha proseguito, hanno detto che la Russia ha colpito le strutture mediche, ma il direttore generale dell’Oms non ha attribuito gli attacchi. Nella lista delle “bugie” Nebenzya ha citato le accuse alla Russia di aver colpito l’ospedale pediatrico e il teatro di Mariupol.
21:39
Marina Ovsyannikova: “Russi zombificati dalla propaganda”
La popolazione russa è “zombificata dalla propaganda del Cremlino”. Lo ha dichiarato alla Bbc la giornalista Marina Ovsyannikova, che nei giorni scorsi ha interrotto un tg sulla tv di Stato per contestare la guerra in Ucraina. “Volevo mostrare ai russi che sono zombificati dalla propaganda del Cremlino, la smettano di crederci”, ha spiegato alla Bbc per giustificare il suo gesto. “Sapevo che se avessi manifestato, sarei stata arrestata come tutti gli altri”, ha aggiunto.
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