Gio. Ott 24th, 2024

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Dal ministero dello Sviluppo Economico arrivano incentivi per le nuove imprese di giovani e donne: la domanda si può presentare dal 24 marzo 2022. Il Mise ha previsto due tipologie di aiuti: contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero.

È stata la legge di Bilancio 2022 a rifinanziare, con 150 milioni di euro, la misura “Oltre Nuove imprese a tasso zero” che ha come obiettivo quello di sostenere la creazione e lo sviluppo di micro e piccole imprese composte in prevalenza o totalmente da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età.

La domanda può essere presentata da imprese che vogliono realizzare nuove iniziative oppure trasformare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo.

Incentivi per giovani e donne: contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero

Gli incentivi messi a disposizione dal Mise sono di due tipi:

  • finanziamento agevolato, a tasso zero, della durata massima di dieci anni;
  • contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile.

Per le imprese costituite da non più di 36 mesi, il contributo a fondo perduto è riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, in misura pari al 20% delle spese relative a macchinari, impianti e attrezzature, programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, brevetti e licenze d’uso.

Per le imprese costituite da non più di 60 mesi, il contributo a fondo perduto è riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, in misura pari al 15% delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici, brevetti, licenze e marchi.

In caso di esaurimento delle risorse finanziarie destinate al contributo a fondo perduto, le agevolazioni sono concesse nella sola forma di finanziamento agevolato.

Inoltre, la misura prevede l’offerta di servizi di tutoraggio.

Incentivi per giovani e donne: come fare domanda dal 24 marzo 2022

La domanda per ottenere i nuovi incentivi del Mise si può presentare a partire dalle ore 12.00 del 24 marzo 2022. Le istruzioni per presentare l’istanza si trovano nella circolare n. 117378 dell’8 aprile 2021, parzialmente modificata in seguito dalla circolare n. 135072 del 20 aprile 2021.

La domanda va redatta in lingua italiana, compilata esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione sul sito di Invitalia e firmata digitalmente.

Le domande presentate secondo modalità non conformi a quelle indicate dal presente punto non saranno prese in esame.

Il richiedente deve presentare il piano di impresa, che deve contenere:

  • dati anagrafici e profilo del soggetto proponente;
  • descrizione dell’attività proposta e gli elementi utili a determinare il costo del programma, la funzionalità e la coerenza delle spese di investimento oggetto del programma e l’idoneità della sede individuata;
  • descrizione dei criteri di quantificazione delle esigenze di capitale circolante se richiesto;
  • analisi del mercato e relative strategie;
  • aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi;
  • aspetti economico-finanziari.

Insieme alla domanda di agevolazione e al piano d’impresa, devono essere trasmessi:

  • atto costitutivo e statuto della società;
  • attestazione, resa mediante dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28/12/2000 n. 445 e successive modificazioni, relativa al possesso dei requisiti (che vedremo nel paragrafo successivo), qualora l’ammontare delle agevolazioni richieste sia di importo superiore a euro 150.000,00, ai dati necessari ai fini delle verifiche previste dalla vigente normativa in materia di documentazione antimafia.

Incentivi Mise per le nuove imprese: i requisiti dei beneficiari

Per poter presentare la domanda a Invitalia e ottenere il contributo a fondo perduto e i finanziamenti a tasso zero, le imprese devono essere in possesso dei requisiti che seguono:

  • costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda di

    agevolazione;
  • di micro e piccola dimensione, secondo la classificazione contenuta nell’Allegato I al Regolamento GBER;
  • costituite in forma societaria;
  • la compagine societaria deve essere composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni ovvero da donne.

Inoltre, le imprese devono:

  • essere regolarmente costituite ed essere iscritte nel Registro delle imprese;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali e non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • non essere incorse nell’applicazione della sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modifiche e integrazioni;
  • non avere i propri legali rappresentanti o amministratori condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

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