Sab. Nov 23rd, 2024

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Polizia: “L’attacco alla casa di riposo è datato 11 marzo”

L’11 marzo i russi hanno aperto il fuoco su una casa di riposo a Kreminna nell’Ucraina orientale: 56 persone sono state uccise e le restanti 15 sono state portate nel territorio occupato a Svatove. Lo ha annunciato oggi su Telegram il capo delle forze armate del Lugansk Serhiy Haidai,riferisce Ukrinform. “L’11 marzo, gli occupanti russi hanno sparato da un carro armato in una casa di cura a Kreminna. Cinicamente e deliberatamente”. Secondo le forze di polizia, è ancora impossibile raggiungere il luogo della tragedia.


Onu: “In 10 milioni fuggiti dalle proprie case”

Dieci milioni di persone sono fuggite dalle loro case in Ucraina. Lo afferma l’Onu


Kiev: “L’Italia ha messo da parte ogni romanticismo per la Russia”

“Siamo in contatto permanente con il governo italiano a tutti i livelli. Io so personalmente quanto nel Parlamento italiano si sta lavorando per noi e questo rappresenta una svolta nei nostri rapporti bilaterali. L’Italia ha messo da parte ogni, per così dire, romanticismo nei confronti della Russia. L’Italia non è mai stata al nostro fianco in questo modo”. Lo ha detto, rispondendo all’ANSA, la vice premier dell’Ucraina con delega ai Rapporto con Ue e Nato, Olga Stefanishyna, che oggi ha incontrato i media a Leopoli.


Kiev: “Mosca ha attaccato una casa di cura a Luhansk. 56 morti”

Il Servizio speciale statale di comunicazione dell’Ucraina ha riferito che le truppe russe avrebbero aperto il fuoco contro una casa di cura nella città orientale di Kreminna, nella regione di Luhansk, uccidendo 56 persone. La notizia è stata riportata anche dai media britannici, tra cui Sky News e Bbc, che non hanno però potuto verificare in modo indipendente quanto sostenuto da Kiev.


Mosca, fermati attivisti di Memorial che protestavano contro la guerra

Sono stati fermati a Mosca l’attivista del Centro per i diritti umani Memorial, Oleg Orlov, e lo storico di Memorial Internazionale Aleksandr Guryanov che avevano inscenato una protesta contro la guerra vicino al Teatro Bolshoi, rende noto l’organizzazione Ovd-Info.


Zelensky unifica le trasmissioni delle tv ucraine

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelnsky, ha firmato un decreto con cui unifica tutti i canali televisivi ad un’unica piattaforma di “comunicazione strategica” attivo 24 ore al giorno, secondo quanto scrivono alcuni media ucraini fra cui l’Ukrainska Pravda. Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente e capo negoziatore ucraino, ha assicurato all’Ue che il decreto presidenziale non prevede la chiusura di nessun canale televisivo, scrive il giornale sul suo sito. L’opposizione ha criticato il provvedimento.


Intelligence Kiev: “Terroristi russi inviati per uccidere Zelensky e alti vertici ucraini”

I russi stanno inviando altri gruppi terroristici in Ucraina per eliminare i massimi leader militari e politici, tra cui il presidente Vladymyr Zelensky, il capo dell’Ufficio del presidente Andriy Yermak e il primo ministro Denys Shmygal. Lo riporta Ukrinform riportando quanto afferma su fb la direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino. Secondo Kiev, Putin avrebbe “ordinato personalmente un altro attacco” dopo che “tutti i precedenti tentativi si sono conclusi con il fallimento e l’eliminazione dei terroristi”. “Gli occupanti russi, non essendo riusciti a raggiungere i loro obiettivi durante l’aggressione su vasta scala contro l’Ucraina, continuano a cercare di destabilizzare il governo ucraino, demoralizzare la società, interrompere il movimento di resistenza e rallentare la cooperazione internazionale dell’Ucraina. L’organizzazione degli omicidi delle prime persone del nostro Stato fa parte della strategia degli occupanti”, ha sottolineato la direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, come riporta l’agenzia di stampa ucraina.


Kiev: “Donne stuprate e uccise dai soldati russi”

La vicepremier ucraina Olha Stefanishyna ribadisce le accuse di genocidio contro la Russia, ma accusa inoltre che donne ucraine sono state stuprate e uccise dai soldati russi. Parlando con Sky News Stefanishyna ha riferito di “storie orribili” che riguardano le donne, “che sono state stuprate e assassinate” da militari di Mosca. “Ogni singolo soldato che abbia commesso questo crimine di guerra verrà chiamato a risponderne – ha aggiunto – donne ucraine, noi rimarremo unite e prevarremo”.


Reggimento Azov: “Navi russe attaccano Mariupol”

Mariupol è stata colpita da armi pesanti sparate da quattro navi della Marina russa. Lo ha riferito il reggimento Azov sul suo canale Telegram, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian. “Il nemico continua a distruggere cinicamente la città ucraina, usando tutto l’arsenale disponibile. Dopo aerei, artiglieria, vari sistemi e carri armati, gli occupanti russi stanno distruggendo la città con armi pesanti di navi da guerra”, sottolinea il reggimento Azov. 

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