l’editoriale
La guerra santa del dittatore e le anime perse del Belpaese
MASSIMO GIANNINI
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Venticinquesimo giorno del conflitto tra la Russia e l’Ucraina e le forze russe tagliano fuori l’esercito ucraino dal Mare d’Azov nel Donetsk. Mosca conferma di aver usato per la prima volta nel conflitto il missile ipersonico Kinzhal, la super-arma segreta di ultima generazione, per distruggere un deposito di munizioni sotterraneo nell’ovest dell’Ucraina. Mariupol è ancora sotto attacco. Sette morti vicino Kiev. Morti e feriti sotto i bombardamenti a Karkhiv, secondo i media ucraini. Coprifuoco a Zaporizhia. Colpiti i sistemi missilistici di difesa aerea S-300 e i centri di sorveglianza della radio di Odessa. Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto di vedere l’omologo russo, Vladimir Putin, per fermare la guerra. «Noi siamo pronti, ma gli Usa non vogliono che Kiev accetti le nostre richieste», ha detto il ministro degli Esteri russo Sergeĭ Lavrov.
Ma a oltre tre settimane dall’invasione, la tensione sale anche a livello diplomatico. Sabato 19 marzo il direttore russo del dipartimento europeo ha avvertito l’Italia: sulle sanzioni ci saranno «conseguenze irreversibili». Mosca ha poi anche attaccato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini dicendo che durante la pandemia l’Italia ha ricevuto «un’assistenza significativa» dalla Russia, anche su «richiesta inviata dal ministro della Difesa, Guerini, che ora è uno dei principali “falchi” e ispiratori della campagna anti-russa nel governo italiano», ha detto Alexei Paramonov. Dura la replica del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, secondo cui si tratta di «ripetute provocazioni che non ci meravigliano più». Anche il presidente del Consiglio Mario Draghi è intervenuto rilevando che «il paragone tra l’invasione dell’Ucraina e la crisi pandemica in Italia è particolarmente odioso e inaccettabile».
Intanto il viceministro degli Esteri cinese Le Yucheng ha espresso una posizione “tiepida” rispetto alle sanzioni: «La storia ha dimostrato che non possono risolvere i problemi, danneggeranno solo la gente comune». Per questo Kiev ha chiesto una condanna più netta: «La Cina condanni la barbarie». E in un colloquio con il premier lussemburghese Bettel, Putin ha detto che «l’attività Usa sulle armi biologiche è inaccettabile», mentre Lavrov ha bocciato la proposta polacca di inviare una missione di peacekeeping della Nato in Ucraina: «È demagogia».
Dall’inizio del conflitto l’Ucraina ha fatto evacuare 190 mila civili attraverso corridoi umanitari. In Italia 55.711 profughi, di cui 22.389 minori e se ne attendono altri 30 mila, secondo il Viminale. Il governo ha stanziato 400 milioni per sanità, scuola e integrazione e fondi arriveranno anche alle famiglie che ospitano. Nella sola giornata di sabato 19 marzo sono state oltre 6.600 le persone ucraine messe in salvo grazie ai corridoi umanitari. Il sindaco di Mariupol ha denunciato la «deportazione di migliaia di cittadini in Russia». Il Papa ha visitato a sorpresa i bimbi ricoverati al Bambin Gesù di Roma.
Segui gli aggiornamenti ora per ora
22.48 – Le sirene suonano anche nella regione di Kharkiv
Dopo Kiev, le sirene dall’arme stanno suonando anche a Lozova, nella regione di Kharkiv. Lo riporta Ukrinform.
22.44 – Nuovo allarme a Kiev: suonano le sirene antiaeree
Nuovo allarme aereo a Kiev. Lo riporta Ukrinform su Telegram.
23.42 – Sindaco Kiev: “Un morto in bombardamenti aree civili”
Una persona è morta durante un bombardamento che ha colpito il quartiere residenziale di Podilskyi, a Kiev. Lo ha reso noto il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, sul suo canale Telegram. «Secondo le informazioni che abbiamo al momento, diverse case e uno dei centri commerciali sono stati colpiti», ha affermato Klitschko, «i soccorritori, i paramedici e la polizia sono già sul posto». Raid aerei sono stati segnalati anche a Zhytomyr, dove 13 edifici sono stati danneggiati e alcune persone sono rimaste ferite. A Kharkiv le autorità affermano di aver perso i contatti con un convoglio umanitario al momento sotto il controllo delle forze russe. A Chernihiv, secondo fonti locali riportate da Ukrainska Pravda, l’artiglieria avrebbe colpito un’autocisterna piena d’acqua e ucciso due persone.
23.35 – Zelensky: “Esercito russo non riesce a trovare nazisti e neanche la strada di casa”
«È già il 25° giorno che l’esercito russo sta cercando e non riesce a trovare i ‘nazisti’ che hanno inventato, dai quali avrebbero voluto proteggere il nostro popolo. Come cercano e non riescono a trovare ucraini che li incontrerebbero con dei fiori. E, soprattutto, l’esercito russo non riesce a trovare la strada di casa. Ecco perché i nostri soldati li aiutano sulla via del giudizio di Dio». Ad affermarlo in un video è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
23.23 – Console greco ultimo diplomatico Ue a lasciare Mariupol
Mariupol, il porto sul Mare d’Azov stretto d’assedio dai russi, «diventerà parte della lista di città che furono completamente distrutte dalla guerra – non ho bisogno di nominarle: Guernica, Conventry, Aleppo, Grozny, Leningrado». È la testimonianza fornita a Reuters dal console generale greco, Manolis Androulakis, l’ultimo diplomatico dell’Unione Europea ad aver lasciato Mariupol. Androulakis ha aiutato decine di concittadini e di ucraini di etnia greca ad abbandonare la città devastata, dalla quale è partito martedì scorso per tornare oggi ad Atene dopo un viaggio di quattro giorni attraverso Moldova e Romania. «Spero che nessuno vedrà quello che ho visto io», ha detto il console all’arrivo all’aeroporto della capitale ellenica. Il diplomatico ha chiesto ai popoli di «unire le loro voci per chiedere una tregua, un cessate il fuoco». «Abbiamo provato a salvare quanti più espatriati potessimo», ha aggiunto Androulakis, che è stato definito un eroe ma ritiene che «gli eroi siano coloro che sono rimasti lì e proveranno a ricostruire le loro vite da zero». Nella città bombardata «al momento i civili vengono colpiti alla cieca e senza scampo», racconta il console greco, che ha affermato di aver visto membra umane sparse per le strade della città.
23.17 – Premier polacco: “Vogliamo confiscare i beni degli oligarchi russi nel nostro paese”
La Polonia vuole confiscare le proprietà degli oligarchi russi che si trovano nel paese. Ad affermarlo, in un’intervista a “Wprost”, è il premier polacco, Mateusz Jakub Morawiecki. «Il lavoro sulla legge sulla difesa della Patria ha dimostrato che in questioni fondamentali è possibile lavorare all’unisono» con l’opposizione polacca. «E questo è incoraggiante». E all’incontro sulla situazione dell’Ucraina domani «vorremmo sollevare la questione di come la Polonia potrebbe effettuare il congelamento e la confisca dei beni russi che si trovano nel nostro paese». Da un lato, rileva, «abbiamo restrizioni costituzionali riguardo a questo tipo di azione, legate al diritto di proprietà, e dall’altro, sempre più polacchi non capiscono perché, se gli italiani confiscano gli yacht degli oligarchi russi, non possiamo compiere questo tipo di azioni nel nostro paese. Vogliamo riuscirci e abbiamo deciso che l’opposizione dovrebbe essere coinvolta in questo processo». Per quanto riguarda gli oligarchi russi in Polonia «ci sono alcune attività immobiliari e finanziarie» che potrebbero essere confiscate, ha spiegato Morawiecki.
23.14 – In un video l’esplosione al centro commerciale di Kiev. Le telecamere del parcheggio riprendono in diretta l’attacco
Le esplosioni avvenute poco fa a Kiev hanno colpito alcuni edifici residenziali e un centro commerciale del quartiere Podilsk. Lo ha confermato su Telegram il sindaco di Kiev Vitaliy Klitschko mentre il Kyiv Independent postava il video delle telecamere di sicurezza del parcheggio del cento commerciale Retroville che hanno ripreso l’esplosione in diretta. Le immagini mostrano lo scoppio, le fiamme e i detriti che volano.
23.10 – Vereschuk: “Dalla Nato solo parole su adesione”
Dalla Nato sono giunte «solo parole e nessun fatto» sull’adesione dell’Ucraina. Lo ha dichiarato la vicepremier ucraina, Iryna Vereschuk, intervistata da Giuseppe Brindisi a “Zona Bianca” su Rete 4. «Sappiamo che la Nato non ci attende, la Nato ha riconosciuto che sulla nostra adesione ci sono state solo parole e non c’erano fatti», ha sottolineato Vereschuk, «oggi abbiamo bisogno di un accordo che garantisca la sicurezza non solo all’Ucraina ma all’Est Europa, perché anche i baltici e la Polonia si sentono minacciati».
23.04 – Mosca: “Kiev usa 4,5 milioni di civili come scudi umani”
«Nonostante l’apertura quotidiana di corridoi umanitari, i neonazisti ucraini continuano a tenere come scudo umano più di 4,5 milioni di civili a Kiev, Kharkov, Chernihiv, Sumy e più di due dozzine di altri grandi insediamenti bloccati, oltre a 6.838 cittadini stranieri provenienti da 18 stati». Lo ha affermato il capo del Centro di controllo della difesa nazionale della Federazione Russa, il colonnello generale Mikhail Mizintsev. Lo riporta la Tass.
23.03 – Vereschuk: “È Putin che compie genocidio in Donbass”
È il presidente russo, Vladimir Putin, e non l’Ucraina a compiere un genocidio in Donbass. A ribaltare l’accusa è la vicepremier ucraina, Iryna Vereschuk, intervistata da Giuseppe Brindisi a “Zona Bianca” su Rete 4. «Sono responsabile del reinserimento dei territori temporaneamente occupati e so perfettamente che genocidio abbia compiuto Putin», ha detto Vereschuk, «a queste persone non è stata concessa la scelta di recarsi in Ucraina, ci sono state torture su donne e bambini, è stato Putin a portare avanti un genocidio».
22.59 – Vereschuk: “Trattare ma non cedere territori”
Nei colloqui con Mosca, l’Ucraina «deve trattare ma non cedere territori e interessi nazionali». Lo ha dichiarato la vicepremier ucraina, Iryna Vereschuk, intervistata da Giuseppe Brindisi a “Zona Bianca” su Rete 4.
22.57 – Ultimatum russo a Mariupol scade alle 4 del mattino (ore italiane)
Scade alle 3 del mattino italiane, le 5 in Ucraina, l’ultimatum russo ai difensori di Mariupol perché sventolino bandiera bianca e, una volta arresi, lascino la città. «Gettate le armi», è l’appello del presidente del Centro di Controllo di Difesa Nazionale Russo, Mikhail Mizintsev, «si è sviluppata una terribile catastrofe umanitaria». «Le autorità di Mariupol ora hanno l’opportunità di fare una scelta e mettersi dalla parte della popolazione, in caso contrario il tribunale militare che li attende è solo il minimo di quel che meritano per i loro terribili crimini, che la Russia sta documentando con molta cura», ha aggiunto Mizintsev.
22.50 – Gb: Forze navali russe continuano a bloccare costa
Le forze navali russe continuano a bloccare la costa ucraina e a lanciare attacchi missilistici contro obiettivi nel territorio del Paese. È quanto si legge nell’ultimo aggiornamento dell’intelligence militare britannica sulla guerra in Ucraina. «Il blocco della costa ucraina probabilmente aggraverà la situazione umanitaria in Ucraina, impedendo a forniture vitali di raggiungere la popolazione ucraina», si legge ancora nel bollettino.,
22.48 – Kiev: “Accordo tra Mosca e Haftar per coinvolgere mercenari libici”
La Russia ha raggiunto un accordo con il generale Khalifa Haftar per coinvolgere i mercenari libici nel conflitto in Ucraina. Lo riferiscono le Forze armate ucraine citate dal Kiev Independent. Secondo i militari di Kiev, Mosca ha raggiunto l’accordo con il comandante dell’autoproclamato esercito.
22.47 – Gb: forze russe tentano ancora aggiramento Mykolaiv
Le forze russe che avanzano dalla Crimea stanno ancora tentando di aggirare Mykolaiv per puntare a Ovest verso Odessa, dopo aver fatto pochi progressi nella scorsa settimana. È quanto si legge nell’ultimo aggiornamento dell’intelligence militare britannica sulla guerra in Ucraina.
22.45 – Di Maio: “Finora 115 i bambini morti”
«Sono 115 i bambini morti» fino a ora in Ucraina: lo ha riferito il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo a “Che tempo che fa”.
22.44 – Aiea: “50 dipendenti di Chernobyl tornati a casa”
«Cinquanta membri dello staff della centrale nucleare di Chernobyl, nel nord dell’Ucraina, è riuscito a rotare e a tornare a casa». Lo scrive l’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, su Twitter citando l’autorità nucleare ucraina. «Hanno lavorato al sito per quattro settimane», si legge nel tweet. La centrale è stata conquistata dai russi il 24 febbraio.
22.40 – Esplosioni nel quartiere Podolsky a Kiev, incendio in un cetro commerciale
Nel quartiere podolsky di Kiev si sono sente diverse esplosioni. Lo riferisce “Ukrainska Pravda” che cita il sindaco di Kiev Vitali Klitschko su Telegram. Secondo le informazioni preliminari, le difese aeree ucraine hanno abbattuto un missile nemico nel nord-ovest della città. Testimoni oculari hanno riferito di un incendio in un centro commerciale.
22.35 – Vicepremier ucraina: “Quasi 7.300 evacuati oggi da 4 corridoi umanitari”
Sono 7.295 le persone evacuate oggi attraverso quattro dei sette corridoi umanitari stabiliti dalle città assediate dai russi in Ucraina. Lo ha detto la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk, che in un video messaggio ha spiegato che 3.900 sono stati evacuati da Mariupol a Zaporizhzhia su bus e auto private. «A causa della violazione del cessate il fuoco, l’evacuazione da Borodyanka verso Bila Tserkva è fallito per il secondo giorno. E non è stato possibile consegnare aiuti umanitari al villaggio di Mala Rohan. Sono stati persi i contatti con sei persone che avrebbero dovuto portare aiuti alla città di Vovchansk», ha detto Vereshchuk.
22.34 – Mosca: Cessate il fuoco domani per evacuazione da Mariupol. Il via libera sarà indicato da bandiere rosse e bianche
«Russia e Ucraina hanno approvato un percorso per l’evacuazione dei cittadini da Mariupol verso un territorio controllato da Kiev. Mosca suggerisce di dichiarare un cessate il fuoco temporaneo dalle 9.30 ora di Mosca di lunedì». Lo afferma il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo Mikhail Mizintsev, citato da Interfax. «La Russia apre corridoi umanitari da Mariupol verso est e in coordinamento con la parte ucraina verso ovest alle 10 di domani – ha detto Mizintsev – il via al cessate il fuoco da parte di entrambe le parti è segnato dall’alzarsi di bandiere: rosso da parte russa e bianco da parte ucraina».
22.33 – Videochiamata Zelensky con gli attori Kunis e Kutcher, hanno raccolto 35 milioni di dollari
Videochiamata tra il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky e gli attori Mila Kunis e Ashton Kutcher che nei giorni scorsi hanno raccolto 35 milioni di dollari per aiutare i rifugiati dell’Ucraina. «Kutcher e Kunis, nata a Chernivtsi, sono stati tra i primi a rispondere al nostro dolore e hanno raccolto 35 milioni di dollari per aiutare i rifugiati dall’Ucraina», scrive su Instagram Zelensky. «Sono affascinato dalla loro profonda conoscenza della situazione e della loro serietà. Sono dei veri modelli da seguire», aggiunge il presidente dell’Ucraina.
22.25 – Esercito ucraino: “170 militari russi uccisi oggi nel Donbass”
Sono 170, secondo l’esercito di Kiev, i militari russi uccisi oggi nel Donbass. Secondo quanto riportano i militari ucraini citati dal Kiev Independent, le truppe ucraine hanno distrutti 12 carri armati russi, nove veicoli di fanterie, tre veicoli militari, un jet Su-34 e un elicottero nelle linee del fronte di Donetsk e Luhansk.
22.24 – Vicepremier Kiev: “Putin si vendica su Mariupol per no a resa nel 2014”
«Mariupol può essere distrutta fisicamente ma spiritualmente non si arrenderà mai. Putin si sta vendicando perché la città non si è arresa nel 2014 e lo sta facendo sulla gente comune che voleva vivere in modo indipendente». Lo ha detto la vicepremier ucraina Irina Vereshchuk a “Zona Bianca” su Retequattro.
22.23 – Ultimatum russo: militari lascino Mariupol
La Russia lancia un ultimatum «a tutte le formazioni militari ucraine a lasciare Mariupol domani, senza armi e munizioni». Lo ha detto il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo Mikhail Mizintsev, citato da Interfax. «La procedura per lasciare la città è organizzata come segue. Tra le 10 e mezzogiorno di domani, tutte le formazioni militari ucraine e i mercenari stranieri senza eccezioni, senza armi e munizioni, devono uscire utilizzando il percorso concordato con l’Ucraina», ha detto Mizintsev in un briefing, riferendosi al piano proposto dalla Russia.
22.22 – Mosca invita organizzazioni internazionali a Mariupol
La Russia ha invitato le organizzazioni internazionali a recarsi a Mariupol per monitorare e collaborare alle evacuazioni di civili. «Stiamo mandando un appello ufficiale all’Onu, all’Osce, al Comitato Internazionale della Croce Rossa e ad altre organizzazioni internazionali, i cui rappresentanti invitiamo ad accompagnare le procedure pratiche di questa operazione umanitaria, per così dire, direttamente sul terreno nella città di Mariupol», ha detto il presidente del Centro di Controllo di Difesa Nazionale Russo, Mikhail Mizintsev, «e devono essere parte dei convogli umanitari, sia dal lato russo che ucraino».
22.21 – Mosca: oltre 330 mila civili portati in Russia da inizio conflitto
Sono quasi 331 mila gli ucraini portati in Russia dall’inizio del conflitto lo scorso 24 febbraio. Lo ha dichiarato alla Tass il capo del Centro di controllo della difesa nazionale della Federazione Russa, il colonnello generale Mikhail Mizintsev. Il militare ha quindi accusato le forze ucraine di «bombardare in modo sistematico i convogli umanitari» e di voler «attribuire la responsabilità dei propri atti disumani alle unità delle truppe russe, così come alle repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk».
22.19 – Kiev nuovamente presa di mira, sentite esplosioni i periferia
La capitale Kiev è stata nuovamente presa di mira dalle forze russe. Nella capitale, dove si sono sentiti nuovamente allarme aerei, si sono sentite esplosioni alla periferia della città. Lo riferisce la tv Nexta.
22.14 – Ultimatum di Mosca a Kiev per resa Mariupol, offerti corridoi
«Insistiamo su una risposta scritta ufficiale da parte dell’Ucraina entro le 5 del mattino di domani (le 3 di notte in Italia) a tutte le proposte elencate dalla Federazione Russa, in nome del salvataggio dei residenti di Mariupol e delle infrastrutture della città». Lo ha detto il capo del Centro di controllo della difesa nazionale della Federazione Russa, il colonnello generale Mikhail Mizintsev. Lo riporta la Tass. L’esponente di Mosca ha annunciato anche l’apertura di corridoi umanitari per lasciare la città. «Se i funzionari di Kiev vi abbandonano ancora una volta e vi ordinano di morire come martiri, facciamo appello a tutti coloro che apprezzano la propria vita», ha aggiunto invitando a deporre le armi e lasciare la città.
22.11 – Allarme antiaereo a Kiev
Le sirene antiaeree hanno suonato a Kiev. Lo riporta Ukrinform sul suo canale Telegram.
21.50 – Kiev: scomparsi 5 autisti e un medico di convoglio aiuti umanitari
Sono scomparsi cinque autisti e un medico da un convoglio di aiuti umanitari. Stavano portando degli aiuti, medicine e cibo, alla città di Vovchansk nella regione di Kharkiv. Ad affermarlo è il vicepremier ucraino Iryna Vereschuk
21.44 – Vicepremier ucraina: Putin colpisce i civili, è un terrorista
«Sia io che il presidente Zelensky chiamiamo Putin terrorista perché prende le donne come ostaggi e bombarda obiettivi civili come il teatro di Mariupol. Oggi sono stati presi prigionieri autisti di camion con aiuti militari. Ogni giorno sindaci sono presi in ostaggio, non hanno armi, sono vittime civili. Putin è un assassino». Lo ha detto la vicepremier ucraina Irina Vereshchuk in un’intervista a Zona Bianca su Retequattro.
21.29 – Di Maio: chiederemo tregue umanitarie localizzate
«Ci sono negoziati in corso per un accordo di pace» in Ucraina, «ma prima di raggiungerlo dobbiamo lavorare a tregue umanitarie localizzate sul campo. E domani l’Italia, al consiglio dei ministri degli Affari esteri della Ue, chiederà di stabilire un tavolo permanente con la Croce Rossa e l’Unhcr, i presupporti per stabilire delle tregue localizzate prendendo anche il modello di Sumy o Mariupol, dove sono state portate via migliaia di persone e portare dentro aiuti umanitari» ha dichiarato il ministro degli Esteri Di Maio. «Dobbiamo riuscire in questa impresa perché non abbiamo tempo di aspettare accordi di pace» e «la priorità deve essere data alle aree dove ci sono gli orfanotrofi. Da lì dobbiamo cominciare sotto una iniziativa della Ue che può riuscire», ha detto Di Maio.
21.14 – Usa pessimisti sui colloqui: la Russia non vuole negoziare
Gli Stati Uniti sostengono che non ci sia molta speranza che i negoziati tra Ucraina e Russia portino alla fine della guerra. Parlando con la Cnn, l’ambasciatore americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield ha detto che Washington «ha sostenuto i negoziati che Zelensky ha tentato, e sottolineo ‘tentato’, perché i colloqui sono a senso unico». «La Russia», ha sottolineato la diplomatica «non sembra propendere per nessuna soluzione diplomatica». «Abbiamo provato prima che la Russia decidesse di andare avanti in questo brutale attacco all’Ucraina ma quegli sforzi diplomatici non hanno ricevuto nessuna risposta da Mosca, come non stanno rispondendo ora. Continuiamo a sperare che lo sforzo ucraino porrà fine a questa brutale guerra».
20.57 – Di Maio: sempre più sanzioni fino a che Putin non si ferma
«Continueremo a indebolire Putin con sempre più sanzioni fino a quando non si sarà fermato. Gli ridurremo tutti i soldi che gli servono a finanziare questa guerra».
20.50 – Accordo Mosca-Kiev su corridoio umanitario Mariupol
La Russia e l’Ucraina hanno raggiunto un accordo sulla rotta di un corridoio umanitario per evacuare i cittadini di Mariupol in aree controllate dall’esercito ucraino. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, secondo il quale il corridoio può iniziare a funzionare dalle 08:00 italiane di domattina. Mosca ha affermato che negli ultimi 3 giorni 60 mila cittadini di Mariupol sono stati evacuati nel suo territorio.
20.50 – Sono 276 gli italiani ancora in Ucraina
«Sono 276 gli italiani ancora in Ucraina, stiamo seguendo tutti i casi nelle aree più colpite, la maggioranza di loro dichiara di voler restare. In una settimana siamo passati da 400 a 276 italiani». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Che tempo che fa
20.48 – Mosca propone un “cessate fuoco temporaneo” a Mariupol
Da Mosca arriva una proposta di «cessate il fuoco temporaneo» che suona come una richiesta di resa ai difensori di Mariupol. Il ministero della Difesa russo ha chiesto alle formazioni militari ucraine della città portuale di «esporre domani bandiere bianche per mostrare di essere pronti a un cessate il fuoco temporaneo» che partirebbe alle 09:30 di Mosca, ovvero le 7:30 italiane. Da quel momento gli assediati avranno due ore per deporre le armi e abbandonare Mariupol.
20.45 – Kiev: ucciso comandante Donetsk “Il cannibale”
L’esercito di Kiev ha ucciso il comandante della compagnia di ricognizione delle milizie di Donetsk, Sergei Mashkin, noto come ”il cannibale”. Lo rende noto il gruppo operativo-tattico ‘Skhid’.
20.24 – Cavusoglu: duro lavoro per pace e indipendenza di Kiev
La Turchia sta lavorando duramente per ottenere la pace in Ucraina e per vedere riconosciuta l’indipendenza del Paese. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu intervenendo a una riunione del partito dell’Akp ad Antalya nel sud dell’Ucraina. «Contestiamo con forza l’annessione della Crimea nel 2014. Se il mondo avesse dato una risposta appropriata all’annessione della Crimea, oggi non saremmo in questa situazione», ha detto Cavusoglu.
20.16 – Mosca: battaglione Donbass sta per essere sconfitto
Il ministero della Difesa russo ha affermato che le unità delle forze armate stanno completando la sconfitta del battaglione nazionalista ‘Donbass’. Il rappresentante ufficiale del dipartimento, Igor Konashenkov, riporta l’agenzia russa Tass, ha affermato che «unità dell’esercito russo sono avanzate di 12 km, hanno raggiunto la linea Nikolskoye e hanno bloccato l’insediamento di Sladkoe da tre lati». Secondo quanto dichiarato da Konashenkov sarebbero stati uccisi 60 miliziani, e distrutti 2 carri armati, tre veicoli da combattimento di fanteria, sei pezzi di artiglieria da campo e mortai.
19.16 – Odessa. Spari contro l’hotel dei giornalisti
Un ferito all’hotel Gagariin a causa di una raffica sparata dalla strada prima che iniziasse il coprifuoco. L’uomo era all’esterno della struttura quando è stato raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco. Entrato nella hall è caduto per terra ed è stato immediatamente soccorso, le sue condizioni non sono gravi. Sulla vetrata all’ingresso i fori di cinque proiettili: l’hotel ospita gran parte dei giornalisti presenti in città.
19.15 – Mosca: i russi avanzano altri 12 km in Donbass
Le truppe russe stanno completando la sconfitta del battaglione del Donbass e sono avanzate di altri 12 chilometri. Lo riferisce il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov. «Le unità dell’esercito russo stanno completando la sconfitta del battaglione nazionalista del Donbass. Durante la giornata, le truppe russe avanzano di 12 chilometri per raggiungere Nikolskoye e insieme alle unità della Repubblica Popolare di Donetsk hanno bloccato l’insediamento di Sladkoye da tre lati», ha detto.
18.54 – Fuoco senza precedenti da 4 navi da sbarco contro Mariupol
«Bombe ogni 10 minuti. Carri armati e artiglieria, oggi fuoco senza precedenti da 4 navi da sbarco della Federazione russa contro Mariupol». Così sul canale ufficiale Telegram il vice comandante del reggimento di Azov, Kalyna: «Ufficiali, sergenti, soldati continuano a combattere. E in base a dati confermati, il reggimento oggi ha distrutto 4 carri armati, corazzate nemiche e razioni della fanteria dell’Orda».
18.50 – Ministro israeliano a Zelensky: oltraggioso il confronto con l’Olocausto
Israele «apprezza il presidente dell’Ucraina e sostiene il popolo ucraino con il cuore e con i fatti ma è impossibile riscrivere la terribile storia dell’Olocausto, un genocidio che è stato commesso anche sul suolo ucraino. La guerra è terribile la comparazione con gli orrori dell’Olocausto e la ‘soluzione finale’ sono oltraggiosi». Lo scrive su twitter Yoaz Hendel ministro israeliano delle comunicazioni dopo le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Knesset.
18.28 – Esplosioni a Odessa
Odessa. Decine di esplosioni in questo momento si odono nettamente in città. Al fuoco russo, che sembra aver colpito non distante dalla periferia sud della città, si è contrapposto quello delle batterie ucraine
18.27 – Ucciso il vicecomandante della flotta nel Mar Nero, Mosca conferma
Il vicecomandante della flotta del Mar Nero, il capitano di primo grado Andrey Paliy, è morto in combattimento nella regione di Mariupol. Lo ha annunciato Mikhail Razvozhaev, governatore di Sebastopoli, sul suo canale Telegram, riporta Kommersant.
18.25 – L’ambasciatore cinese in Usa: la Cina non sta inviando armi a Mosca
L’ambasciatore cinese negli Stati Uniti, Qin Gang, ha detto che la Cina non sta inviando armi in Russia. «C’è disinformazione sulla Cina che fornisce assistenza militare alla Russia. Lo rifiutiamo», ha detto in una intervista alla Cbs. Invece, «quello che la Cina sta facendo è inviare cibo, medicine, sacchi a pelo e latte artificiale, non armi e munizioni», ha aggiunto. Qin ha assicurato che Pechino sta continuando a «promuovere colloqui di pace e sollecitare un cessate il fuoco immediato». Ma il tipo di condanna pubblica sollecitata da molti in Occidente «non aiuta», ha avvertito.
18.20 – Polizia: attacco aereo nella regione di Kiev
I russi hanno effettuato un attacco aereo in direzione del villaggio di Zabuyannia, distretto di Bucha nella regione di Kiev. Lo afferma il servizio stampa della Polizia nazionale ucraina, come riferisce Ukrinform. L’esistenza di vittime sarebbe in corso di chiarimento. «Il 25° giorno di confronto nella regione di Kiev rimane teso, ma controllato. Durante questo periodo, le ostilità hanno avuto luogo nelle comunità di Bucha, Makariv, Irpin e Borodyan. Gli occupanti hanno lanciato un attacco aereo in direzione del villaggio di Zabuyannia. Le informazioni sulle vittime vengono chiarite», afferma Ukrinform.
18.16 – La folla protesta contro il rapimento del vicesindaco Enerhodar
Centinaia di persone si sono radunate nella città di Enerhodar, nell’Ucraina centrale, per protestare contro il rapimento del vicesindaco, Ivan Ignatevich Samoydyuk. Ma la manifestazione è stata interrotta dall’arrivo di diverse dozzine di soldati russi che hanno disperso il raduno. Lo ha raccontato alla Cnn il figlio del vicesindaco. «Circa 30 minuti dopo l’inizio della manifestazione – ha detto – è arrivato un veicolo militare con cinque o sei soldati russi. Hanno cercato di trattenere due persone ma i residenti hanno reagito e non hanno permesso che ciò accadesse». Ma poco dopo è arrivato «un corazzato accompagnato da diverse dozzine di soldati russi armati per disperdere la manifestazione».
18.11 – L’ambasciatore cinese in Usa: con la Russia rapporto di fiducia
«Cina e Russia mantengono un rapporto di fiducia che è stato costruito nel corso di molti anni. Abbiamo molti interessi comuni e questo rapporto di fiducia con la Russia ci pone in una posizione unica negli sforzi dei negoziati di pace internazionali». Lo ha detto in un’intervista alla Cbs l’ambasciatore cinese negli Stati Uniti, Qin Gang.
17.49 – Zelensky chiede a Israele armi e sanzioni per Mosca
«’Perché non possiamo ricevere armi da voi? Perché Israele non ha imposto sanzioni aspre alla Russia o alle aziende russe? Siete voi che dovrete vivere con la risposta a questa domanda nella vostra coscienza» ha detto il presidente ucraino ai deputati del Parlamento israeliano. «Gli ucraini 80 anni fa hanno salvato gli ebrei e oggi potete fare la stessa scelta», ha aggiunto. «Israele è quel Paese che ha messo a punto il sistema di difesa missilistico più potente e sofisticato del mondo, sapete cosa significa ricevere una minaccia dal cielo e difendere i propri cittadini. Difendete anche le vite degli ucraini, degli ebrei ucraini», ha chiesto Zelensky.
17.26 – Zelensky: invasione russa iniziata lo stesso giorno della nascita del partito nazista
Ucraina e Israele «affrontano la stessa minaccia, in passato e ora, la minaccia della distruzione di un popolo». Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky nel suo intervento in videoconferenza alla Knesset, il Parlamento israeliano. La lotta per la «vostra sopravvivenza nella Seconda guerra mondiale è la nostra lotta per la sopravvivenza oggi», ha aggiunto. «Il 24 febbraio è iniziata l’invasione portata avanti dalla Russia nei confronti dell’Ucraina. Quel giorno è diventato storico per noi, una tragedia per gli ucraini, una tragedia per gli ebrei, una tragedia per tutto il mondo». Lo stesso giorno dell’inizio della guerra contro l’Ucraina «è stato fondato in Germania il partito nazista, che ha tolto la vita a milioni di persone. ‘102 anni dopo, lo stesso giorno il 24 febbraio, c’è stato un ordine di invadere su larga scala l’Ucraina da parte russa».
16.50 – Casa Bianca: Biden non andrà in Ucraina
Il presidente americano Joe Biden non ha in programma di recarsi in Ucraina durante il suo viaggio in Europa la prossima settimana. Lo ha chiarito la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki. «L’obiettivo del viaggio» di Biden in Europa è quello di «cercare di continuare a raccogliere il sostegno internazionale attorno al popolo ucraino e contro l’invasione dell’Ucraina da parte del presidente russo Vladimir Putin». Ma «non ci sono piani perché si rechi in Ucraina», ha detto Psaki in un tweet.
16.50 – Parigi, congelati 850 mln di beni degli oligarchi russi
Sono stati fino a ora congelati, non sequestrati, in Francia beni per 856 milioni di euro di oligarchi russi, ha reso noto il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, precisando che è stata istituita una task force con il compito di individuare i milionari russi sanzionati e le loro proprietà presenti in Francia. Dei beni congelati, ci sono 150 milioni di euro su conti correnti, 539 milioni di beni immobiliari, corrispondenti a una trentina di proprietà o appartamenti, e due yacht del valore di 150 milioni.
16.43 – Javier Bardem di fronte ad ambasciata russa contro la guerra
L’attore spagnolo Javier Bardem, vincitore di un Oscar e di moltissimi altri premi cinematografici, è andato oggi di fronte all’ambasciata russa di Madrid insieme ad altre decine di persone per protestare contro l’azione militare russa in Ucraina. Lo riporta il canale informativo ucraino Suspilne, che pubblica anche un video in cui l’attore, fra la gente, spiega: «Sono qui per protestare contro le azioni di guerra della Russia nei confronti dell’Ucraina, e contro l’invasione dell’Ucraina».
16.41- Sono 937 le persone arrestate in Russia durante le manifestazioni
Sono almeno 937 le persone arrestate in Russia durante le manifestazioni che si sono svolte oggi in 38 città contro la guerra in Ucraina. Lo riportano gli attivisti di Ovd-Info, spiegando che le proteste si sono svolte a Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg, Nizhny Novgorod e Vladivostok. In tutto, dall’inizio della guerra lo scorso 24 febbraio sono stati effettuati oltre 15mila arresti in Russia secondo Ovd-Info. La stessa persona può essere arrestata più volte, precisa l’organizzazione su Telegram.
16.30- Usa escludono di partecipare a missione di peacekeeping
L’ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfiel, ha escluso qualsiasi partecipazione militare statunitense a un’ipotetica missione di mantenimento della pace della Nato in Ucraina e ha anche aggiunto che al momento una missione del presidente Usa, Joe Biden, a Kiev, a margine del suo viaggio giovedi’ a Bruxelles, non e’ «sul tavolo». Il presidente è stato molto chiaro sul fatto che non schiereremo truppe americane in Ucraina, ha detto la diplomatica. «Non vogliamo che si degeneri in una guerra con gli Stati Uniti». Thomas-Greenfield ha aggiunto che altri Paesi della Nato «potrebbero decidere di voler mettere truppe all’interno dell’Ucraina. Sarà una decisione che dovranno prendere loro».
16.24 –Mariupol, giornalisti presi di mira dal fuoco dell’artiglieria, nessun ferito
Giornalisti di vari media russi e un loro collega cinese sono stati presi di mira dal fuoco dell’artiglieria a Mariupol, nessuno è rimasto ferito. Lo ha riferito un corrispondente della Tass che ha assistito alla scena. «Il proiettile più vicino è arrivato a circa 50 metri da noi – ha raccontato – abbiamo aspettato che finissero i bombardamenti e abbiamo continuato a lavorare».
16.16 – Abbattuto un missile russo nel cielo della regione di Vinnytsia
Le forze armate ucraine avrebbero abbattuto un missile russo nel cielo della regione di Vinnytsia. Non ci sarebbero vittime. Lo riferisce su Facebook Serhiy Borzov, governatore dell’amministrazione regionale di Vinnytsia.
16.00 – Zelensky «La denazificazione dell’Ucraina? Affermazioni ridicole»
Per Volodymyr Zelensky le dichiarazioni di Vladimir Putin che la guerra in Ucraina ha lo scopo di «denazificare» il Paese sono «ridicole». «Chi sono i veri nazisti?”, ha detto in un’intervista alla Cnn il presidente ucraino. Per quanto riguarda eventuali concessioni che il governo di Kiev è disposto a fare al fine di mettere fine alla guerra, Zelensky ha chiarito che «su qualsiasi compromesso relativo alla nostra integrità territoriale e alla nostra sovranità ha parlato il popolo ucraino». «Gli ucraini non hanno accolto i soldati russi con mazzi di fiori, li hanno accolti con il coraggio e con le armi», ha sottolineato. «La Russia non può ingraziarsi i cittadini di un altro paese con la forza», ha sottolineato il presidente di Kiev.
15.56 – Michel: “Negoziati ostici, Mosca in posizione aggressiva”
«I negoziati diretti in corso fra Ucraina e Russia sono ostici. La Russia è in una posizione aggressiva nei confronti dell’Ucraina», lo ha affermato il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel sottolineando l’importanza delle trattative sulle questioni umanitarie e di sicurezza delle centrali nucleari, ma anche per capire gli elementi cruciali per avviare un processo di pace iniziando da un cessate il fuoco. L’Ue «sostiene l’Ucraina e non crede alle menzogne del Cremlino alla base dell’aggressione», ha aggiunto precisando la necessità di «dirimere la controversia quanto prima per il bene dell’Europa». E «dato che Putin è in una posizione di comando al Cremlino, volente o nolente è lui l’interlocutore dei negoziati. Dobbiamo mantenergli la porta aperta». Il Presidente russo ha fatto tuttavia «calcoli sbagliati. non si aspettava una resistenza cosi coriacea degli ucraini e che l’Unione europea fosse così celere e risoluta» con le sanzioni adottate, ha precisato. «Se l’Ucraina – ha concluso – fosse stata un membro della Nato, questa guerra non sarebbe cominciata»
15.52 – Per 4 compagnie petrolifere straniere stop a investimenti in Russia
Tutte e quattro le principali compagnie petrolifere straniere che collaborano con la Russia hanno annunciato la cessazione di ogni investimento nel Paese. Ne dà notizia il consigliere del ministro dell’Interno ucraino Anton Gerashchenko nel suo canale Telegram. Le compagnie, scrive Gerashchenko, sono Weatherford International, Halliburton, Schlumberger e Baker Huges.
15.47 – Kiev: la Russia perderà senza capire
«La Russia non capisce ancora i motivi per i quali alla fine perderà questa guerra. Lo spiegheremo». Lo ha detto il capo negoziatore ucraino e consigliere del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, Mikhailo Podolyak, rivolgendosi agli ‘«alti ufficiali: parlare meno delle armi che ci vengono fornite e ancora meno sui preparativi della nostra controffensiva».
15.39 – Michel: Ue e Nato non hanno mai minacciato la Russia
«Ue e Nato non hanno mai minacciato la Russia. Putin è voluto tornare alla guerra fredda, non è contrapposizione tra Ue, Nato e Russia, ma si tratta di una contrapposizione tra Russia e resto del mondo, condanniamo l’aggressione militare della Russia e difendiamo il diritto internazionale, ci troviamo alla soglia della terza guerra mondiale perché la Russia ha l’arma nucleare». Così Charles Michel, presidente del Consiglio Europeo, a “Mezz’ora in più” su Rai 3.
15-25 – La Turchia: Kiev e Mosca vicine all’accordo
La Turchia assicura che Russia e Ucraina hanno fatto progressi nei negoziati per fermare la guerra e che vicine a un accordo. «Vediamo che le parti sono vicine a un accordo», ha affermato il ministro degli Esteri, Mevlut Cavusoglu, che questa settimana è stato a Mosca e a Kiev. Ankara ha ospitato la scorsa settimana ad Antalya i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina. Cavusoglu ha affermato che la Turchia è in contatto con i due team di negoziatori, ma si è rifiutato di dare dettagli dei colloqui.
15.19 – Stoltenberg: la Nato sta aumentando il sostegno militare
La Nato sta «aumentando il sostegno all’Ucraina, nell’area militare, umanitaria ed economica». Lo ha detto Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, in una intervista a Nbc news.
15.15 – Media: riprendono domani online i colloqui Russia-Ucraina
Russi e ucraini riprendono i colloqui domani con un incontro online. Lo scrive la Tass citando Ukrainiskaya Pravda che fa riferimento a fonti di alto livello. «Un incontro online fra le delegazioni russa e ucraina è previsto per il 21 marzo», si legge.
14.40 – Zelensky, se non parliamo con Putin è terza guerra mondiale
«Presidente ribadisce a Cnn: sono pronto a negoziare. Ma se questi tentativi falliscono, allora vuol dire che questa è la terza guerra mondiale»
14.30 – Ucraina: Usa a Onu, deportazioni in Russia inaccettabili
«Deportare i civili ucraini in quelli che possiamo immaginare siano campi di concentramento in Russia è inaccettabile». Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield in un’intervista alla Cnn precisando tuttavia di non poter confermare le notizie diffuse dalla stampa ucraina sulle deportazioni da parte di Mosca degli abitanti di Mariupol.
14.05 Ucraina: Rilasciato Oleg Baturin, giornalista catturato da Russi
Oleg Baturin, giornalista ucraino catturato dai russi, è stato rilasciato dopo otto giorni. «Circa 8 giorni, 187 ore di cattività. Niente cibo. Alcuni giorni quasi senza acqua. Niente sapone, né cambio di abiti. Senza capire dove mi trovassi. Ma loro chiaramente sapevano il perché. Volevano calpestarmi. Mostrare cosa accadrà ad ogni giornalista», scrive Oleg sulla pagina Facebook della sorella.
14.02 – Ucraina: Mosca. «Distrutto Deposito militare con missili Kinzhal da Crimea e Kalibr da Caspio
Il portavoce del ministero della Difesa in Russia, Igor Konashenkov, ha annunciato la distruzione di un grande deposito militare di carburante e lubrificanti, per il rifornimento dei mezzi corazzati, vicino a Kostyantinivka, nella regione di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. L’attacco è avvenuto con un Kinzhal, lanciato da un aereo in volo sulla Crimea, e con missili da crociera Kalibr, lanciati da unità navali nel Mar Caspio.
13.49 Per l’Onu 10 miloni di ucraini sono fuggiti dalle loro case
«La guerra in Ucraina è così devastante che 10 milioni di persone sono fuggite dalle loro case». Lo ha scritto su Twitter l’Alto commissario Onu per i rifugiati Filippo Grandi. Il bilancio comprende sia gli sfollati interni, che sono stati trasferiti in altre città dell’Ucraina che i profughi che sono fuggiti all’estero.
13.49 Kiev: Già uccisi 6 generali russi esercito totalmente impreparato
«E’ impressionante l’alto tasso di mortalità tra gli alti ufficiali delle forze russe. Sono già stati uccisi sei generali: Tushayev, Gerasimov, Kolesnikov, Sukhovetsky, Mityaev e Mordvichev. Decine di colonnelli e altri ufficiali. Vuol dire che l’Esercito russo è totalmente impreparato e combatte solo con i numeri e i missili cruise». E’ quanto sottolinea in un tweet il consigliere del presidente ucraino Mikhailo Podolyak.
13.43 Johnson: “Cina condanni la guerra”
Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha esortato la Cina a unirsi alle nazioni occidentali nella condanna dell’invasione russa dell’Ucraina. «Con il passare del tempo e con l’aumentare del numero delle atrocità russe, penso che diventi sempre più difficile e politicamente imbarazzante per le persone, sia attivamente che passivamente, perdonare l’invasione di Putin», ha detto Johnson al Sunday Times. I Paesi che non vogliono decidere, ha aggiunto Johnson, si trovano ora di fronte a «notevoli dilemmi». «Penso che a Pechino inizino a esserci dubbi».
13.19 Kiev denuncia: «Fuoco su ospizio, almeno 55 morti»
Le truppe russe hanno aperto il fuoco su una casa per anziani a Kreminna, nella regione ucraina di Luhansk, uccidendo 56 persone: è quanto sostiene il governo ucraino denunciando che i russi hanno sparato all’edificio «da un carro armato in maniera cinica e deliberata». Secondo le autorità ucraine, ci sono stati 15 sopravvissuti, che sono stati «rapiti e portati nel territorio occupato a Svatove (sempre nella regione di Luhansk) nella struttura geriatrica locale». La denuncia e il numero delle vittime non possono essere verificate in modo indipendente.
13.05 Intelligence Kiev, terroristi alla Russia per uccidere Zelensky e premier
La Russia continua a perseguire il suo obiettivo di eliminare la leadership politica ucraina, a cominciare dal presidente Volodymyr Zelebnsky. Secondo quanto denuncia in un post su Facebook, l’intelligence militare di Kiev, su ordine del presidente russo Vladimir Putin, “è arrivato oggi” in Ucraina un gruppo di mercenari della Wagner, il cui compito “è l’eliminazione della massima leadership militare e politica dell’Ucraina”, si legge nel messaggio”. Obiettivo dei mercenari, oltre a Zelensky, il consigliere della presidenza Andrey Yermak e il premier Denis Shmyhal, fa sapere l’intelligence, citata dall’agenzia Ukrinform.
12.55 – Ucraina: “Mosca si prepara a inviare minorenni in guerra”
«Il presidente Vladimir Putin e il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu si preparano a utilizzare i minorenni nella guerra contro l’Ucraina, ipotizzando di impiegare una riserva di giovani tra i 17 e i 18 anni». Lo riporta l’agenzia Unian citando fonti dell’intelligence di Kiev su Telegram.
12.48 – Rapito il vicesindaco di Energodar
Sequestrato il vice sindaco della città di Energodar, Ivan Samoidiuk. A dare la notizia attraverso il suo canale Telegram è Dmytro Orlov, il sindaco. «Non sappiamo in che condizioni sia. Non ci sentiamo da ieri. E oggi abbiamo ricevuto informazioni confermate che è stato cinicamente rapito». Il sindaco lancia un appello, chiedendo a politici e attivisti di «non rispondere a chiamate da numeri di telefono sconosciuti, non comunicare a nessuno la posizione effettiva». «E chiediamo ora a tutti i cittadini di unirsi il più possibile, per sostenere Energodar, che era e rimarrà ucraina». Il sindaco chiama tutti a raccolta al palazzo del consiglio comunale alle 14 «per dichiarare il categorico disaccordo con il rapimento e la prigionia dei cittadini ucraini! Non molliamo e non lasciamoli nei guai».
12.25 – La denuncia di Kiev: “Le forze russe nel panico passano ad artiglieria più distruttiva”
Il consigliere della presidenza ucraina, Mikhailo Podolyak, scrive su Twitter: «Al venticinquesimo giorno di guerra, a causa dei fallimenti nell’offensiva, la Russia è passata ad un’artiglieria più distruttiva, i sistemi Kinzhal e Bastion sono usati contro città pacifiche. La Russia nel panico sta cercando anche riserve di uomini richiamando tutto dal Pacifico e chiedendo all’Organizzazione del trattato della sicurezza collettiva».
12.15 – “Zelensky, Yermak e Shmygal nel mirino dei russi”: in arrivo altri gruppi terroristici
I russi stanno inviando altri gruppi terroristici in Ucraina per eliminare i massimi leader militari e politici, tra cui il presidente Vladymyr Zelensky, il capo dell’Ufficio del presidente Andriy Yermak e il primo ministro Denys Shmygal. Lo sostiene Ukrinform riportando quanto afferma su Facebook la direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino. Secondo Kiev, Putin avrebbe «ordinato personalmente un altro attacco» dopo che «tutti i precedenti tentativi si sono conclusi con il fallimento e l’eliminazione dei terroristi». «Gli occupanti russi – ha sottolineato la direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, come riporta l’agenzia di stampa ucraina – non essendo riusciti a raggiungere i loro obiettivi durante l’aggressione su vasta scala contro l’Ucraina, continuano a cercare di destabilizzare il governo ucraino, demoralizzare la società, interrompere il movimento di resistenza e rallentare la cooperazione internazionale dell’Ucraina. L’organizzazione degli omicidi delle prime persone del nostro Stato fa parte della strategia degli occupanti».
12.12 – Il Papa: “Proteggiamo le donne, saranno cercate dagli ‘avvoltoi’ della società”
«Stiamo vicini a questo popolo martoriato – ha detto papa Francesco all’Angelus -, abbracciamolo con l’affetto e con l’impegno concreto e con la preghiera. E per favore, non abituiamoci alla guerra e alla violenza, non stanchiamoci di accogliere con generosità, come si sta facendo, non solo ora nell’emergenza, ma anche nelle settimane e nei mesi che verranno». Perché – ha aggiunto – «voi sapete che nei primi momento tutti ce la mettiamo tutta per accogliere, ma poi l’abitudine ci raffredda un po’ il cuore e ci dimentichiamo». «Pensiamo a queste donne, questi bambini, che col tempo, senza lavoro, separate dai mariti, saranno cercate dagli avvoltoi della società. Proteggiamoli, per favore!», ha concluso, applaudito dai fedeli.
12.10 – Si aggrava il bilancio della guerra: 115 i bambini uccisi
Si aggrava il bilancio dei bambini uccisi dalla guerra in Ucraina: in oltre tre settimane sono 115 mentre altri 140 sono rimasti feriti. Lo riporta l’Ukrainska Pravda citando l’ufficio del procuratore generale. Il maggior numero si registra nella regione di Kiev dove hanno perso la vita 58 bimbi.
12.04 – Kiev accusa: “Donne stuprate e uccise, i russi ne risponderanno”
In Ucraina ci sono “storie orribili” che riguardano le donne, di violenze sessuali da parte di militari russi. Storie che si rincorrono sui media e che Olha Stefanishyna, vicepremier ucraina, conferma in una un’intervista nella quale promette: «ogni singolo soldato che abbia commesso questo crimine di guerra verrà chiamato a risponderne. Donne ucraine, noi rimarremo unite e prevarremo». Le drammatiche storie che si rincorrono verranno prese in esame e verificate una per una, garantisce, sarà compito del procuratore generale. Fino ad allora però le testimonianze restano racconti, e sono di episodi brutali. Alcuni li hanno portati quattro deputate ucraine nei giorni scorsi a Londra dove erano in visita a Westminster ed hanno incontrato i giornalisti. Lesia Vasylenko, parlamentare del partito di opposizione Holos, ha raccontato come le forze russe stanno aggredendo, stuprando e anche impiccando donne che non riescono a fuggire dalla loro invasione. Alcune, per la disperazione, vengono spinte al suicidio, ha detto, e persino tra le donne oltre i 60 anni c’è chi è arrivata a togliersi la vita dopo «Quando Putin non è riuscito a prendere l’Ucraina e Kiev in tre giorni come aveva immaginato, allora ha modificato la sua strategia prendendo di mira specificatamente donne e bambini», ha aggiunto Vasylenko. E’ Kiev con le sue periferie di Bucha e Irpin il teatro delle barbare aggressioni sessuali di cui parla Vasylenko, citata dal Daily Mail, che insieme con le colleghe Olena Khomenko, Maria Mezentseva e Alona Shkrum era nei giorni scorsi alla House of Commons. «La gran parte di loro sono state assassinate dopo essere state stuprate oppure si sono tolte la vita», ha spiegato ancora la deputata, secondo il Mirror. «Il problema principale è che le vittime e le famiglie non hanno la forza e la capacità di farsi avanti e denunciare», ha detto ancora Mezentseva. «Alcune delle donne stuprate sono anche state impiccate. E questi sono fatti che stiamo raccogliendo come prove di crimini di guerra», ha aggiunto.
12.00 – La Nato rafforza il fianco Est
Sono arrivate in Slovacchia le prime unità militari della Nato che schierano il sistema di difesa anti-missile Patriot. Il dispiegamento continuerà nei prossimi giorni. Lo ha reso noto il ministro della Difesa slovacco, Jaroslav Nad. Il sistema sarà gestito da truppe tedesche e olandesi e sarà inizialmente schierato presso l’aeroporto di Sliac nella Slovacchia centrale per rafforzare la difesa del fianco orientale della Nato. Nei giorni scorsi il Parlamento slovacco aveva dato il via libera allo stazionamento di 2.100 uomini dell’Alleanza nel territorio del Paese. Anche il Regno Unito si è impegnato a schierare il sistema missilistico di difesa aerea Sky Sabre dell’esercito britannico in Polonia insieme a 100 soldati per proteggere lo spazio aereo polacco.
11.45 – Navi russe colpiscono Mariupol con armi pesanti
Mariupol è stata colpita da armi pesanti sparate da quattro navi della Marina russa. Lo ha riferito il reggimento Azov sul suo canale Telegram, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian. «Il nemico continua a distruggere cinicamente la città ucraina, usando tutto l’arsenale disponibile. Dopo aerei, artiglieria, vari sistemi e carri armati, gli occupanti russi stanno distruggendo la città con armi pesanti di navi da guerra», sottolinea il reggimento Azov.
11.40 – Media ucraini: “L’élite russa pensa di eliminare Putin”
Nell’élite russa si sta formando un gruppo di persone contrarie a Vladimir Putin che starebbero considerando la sua eliminazione. Lo ha riferito su Facebook la direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, come riportano le agenzie di stampa ucraine Unian e Ukrinform. «Avvelenamento, malattia improvvisa, incidente: l’élite russa – affermano rapporti di intelligence – sta valutando la rimozione di Putin. Un gruppo di figure influenti contrarie a Vladimir Putin si sta formando tra l’élite politica e imprenditoriale russa. Il loro obiettivo è rimuovere Putin dal potere il prima possibile e ripristinare i legami economici con l’Occidente a causa della guerra in Ucraina». Secondo l’intelligence ucraina, una certa parte dell’élite politica russa considera il direttore dell’FSB Alexander Bortnikov come il successore di Putin che, riportano i media ucraini, recentemente sarebbe caduto in disgrazia per errori di calcolo nella guerra contro l’Ucraina.
11.30 – L’intelligenze ucraina: “Alta minaccia di un attacco da Bielorussia entro due giorni”
C’è una «alta minaccia» di un’offensiva della Bielorussia in direzione Volyn che potrebbe iniziare nei prossimi 1 o 2 giorni. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian citando fonti di intelligence e dello Stato maggiore ucraini. «La minaccia di un’offensiva della Repubblica di Bielorussia in direzione Volyn è valutata alta», ha affermato testualmente lo Stato maggiore.
11.20 – Spazio aereo russo chiuso, i vettori trovano altre vie
La chiusura dello spazio aereo russo ad alcune compagnie aeree internazionali, comprese molte europee, ha obbligato alcuni vettori a trovare strade alternative. Per alcuni voli, come quelli che collegano l’Europa al Sud Est asiatico, evitare il cielo sopra la Russia è particolarmente problematico, trattandosi del Paese più vasto al mondo e che si trova proprio in mezzo alla tratta. Un esempio pratico è il volo Finnair da Helsinki a Tokyo: prima dell’invasione dell’Ucraina gli aerei della compagnia di bandiera finlandese poco dopo il decollo viravano nel vicino spazio aereo russo per poi sorvolare la Cina non lontano dalla frontiera settentrionale con la Mongolia, quindi proseguire per mille miglia prima di entrare nuovamente nello spazio aereo russo, a nord di Vladivostok. Poi attraverso il mar del Giappone prima di cominciare la discesa verso l’aeroporto di Narita: in tutto circa 5mila miglia di viaggio. Ma l’ultimo volo che ha percorso questa tratta risale al 26 febbraio. Il giorno dopo la Russia ha chiuso il suo spazio aereo alla Finlandia.
11.00 – L’Ucraina: distrutto un reggimento aviotrasportato
Lo stato maggiore delle forze militari ucraine rivendica l’«eliminazione del 331esimo reggimento delle Guardie aviotrasportate Kostroma». In seguito a scontri intorno a Kiev, solo un militare dell’unità è sopravvissuto, ed è ricoverato in ospedale. Nei giorni scorsi era stata data la notizia dell’uccisione del comandante del reggimento d’elite, Sergei Sukharev. Il 331esimo reggimento aveva partecipato all’operazione russa nel Donbass nel 2014 (a Ilovaisk), alla guerra contro la Georgia nel 2008 e a entrambe le guerre in Cecenia. Il comando russo a Belgorod, aggiunge lo stato maggiore ucraino, ha aperto una inchiesta su 10 militari della 138esima brigata di fucilieri che hanno disertato dopo che l’unità ha subito pesanti perdite durante l’offensiva contro Kharkiv.
10.10 – Esplosioni poco distanti da Odessa
Esplosioni vengono segnalate poco distanti da Odessa, con la risposta delle batterie ucraine
10.00 – Distrutti 6 sistemi mobili anti-drone ucraini
L’artiglieria russa ha colpito sei sistemi mobili «antidrone» dell’esercito ucraino, Bukovel-Ad: lo ha annunciato il ministero della difesa russo. Si tratta di sistemi progettati per rilevare gli aerei senza pilota fino a 100 chilometri di distanza e bloccare la trasmissione dei dati a chi li controlla, bloccando Gps, Glonass, Galileo e Beidou, e si montano su veicoli mobili. Durante la guerra nel Donbass sono stati utilizzati per abbattere i droni russi Orlan-10.
09.50 – Concordati per oggi 7 corridoi umanitari
La vice premier dell’Ucraina, Iryna Vereshchuk, ha annunciato che per oggi sono stati concordati sette corridoi umanitari per evacuare i residenti delle città colpite dai russi e per inviare aiuti. Lo riferisce l’ufficio di presidenza dell’Ucraina. Nella regione di Donetsk è prevista l’evacuazione dalla città di Mariupol alla città di Zap.
09.20 – Mosca: “Colpito un centro di addestramento, uccisi 100 militari e mercenari”
Il ministero della Difesa russo annuncia che «oltre 100 militari ucraini e mercenari stranieri sono stati uccisi in un attacco a un centro di addestramento per le forze speciali ucraine nella regione di Yitomir», nel nord del paese. «Missili lanciati dall’aria ad alta precisione hanno colpito un centro di addestramento per le forze operative speciali delle forze armate ucraine, dove si trovavano mercenari stranieri vicino a Ovruch», ha dichiarato il portavoce militare Igor Konashenkov. La città di Ovruch si trova a meno di dieci chilometri dal confine con la Bielorussia e a circa 150 chilometri da Kiev.
09.15 – Mosca, usato un altro missile ipersonico
Il portavoce del ministero della Difesa russo, il generale Igor Konashenkov, ha riferito che Mosca ha effettuato un nuovo attacco usando il missile ipersonico Kinzhal. Il missile, un’arma in grado di colpire bersagli a 2.000 chilometri di distanza a una velocità 10 volte la velocità del suono, è stato lanciato contro un deposito di carburante a Kostiantynivka, vicino al porto di Mykolaiv, sul Mar Nero. Ieri l’esercito russo ha riferito di aver usato il missile ipersonico per distruggere un deposito di munizioni a Diliatyn, nell’Ucraina occidentale. Konashenkov ha aggiunto che nell’attacco al deposito di carburante di Kostiantynivka sono stati lanciati anche i missili da crociera Kalibr dalle navi da guerra russe nel Mar Caspio. I missili sono stati usati per distruggere un impianto di riparazione di armature a Nizhyn, nella regione di Chernihiv, nell’Ucraina settentrionale.
09.06 – Mosca attacca la base dei mercenari stranieri a Zhytomyr
I russi hanno attaccato una base di mercenari stranieri nella regione di Zhytomyr (150 km a ovest della capitale Kiev). Lo ha annunciato il ministero della Difesa russo.
09.00 – Zelensky limita l’attività di 11 partiti filo-russi
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato che sarà limitata e posta sotto controllo l’attività di 11 partiti politici ucraini, alcuni dei quali avrebbero legami diretti con Mosca. Zelensky lo dice nel video postato durante la notte, nel quale li elenca per nome. Fra essi la «Piattaforma d’opposizione – Per la Vita», uno dei maggiori partiti filo-russi rappresentato nel parlamento di Kiev. Zelensky ha detto che il ministero della Giustizia avrebbe attuato immediatamente le restrizioni, che rimarranno in piedi finché durerà la legge marziale.
08.30 – Mosca conferma: sparati missili Kalibr sulla difesa del Mar Nero
Le forze armate russe hanno attaccato con i missili Kalibr l’infrastruttura di difesa ucraina del Mar Nero. Lo fa sapere la Difesa di Mosca. Intanto, almeno 5 persone sono morte nella città di Kharkiv, nell’Ucraina orientale, dopo il bombardamento di un edificio residenziale a più piani situato vicino a una zona industriale: le autorità locali hanno pubblicato su Facebook la notizia, precisando che tra le vittime figura un bambino di 9 anni. Hanno anche pubblicato le immagini dell’edificio, che ha preso fuoco durante l’attacco. Le autorità ucraine hanno denunciato nella tarda serata di ieri la morte nella regione di Kharkiv – da inizio conflitto – di 266 civili.
08.10 – Le autorità di Mariupol: “Colpita una scuola con 400 rifugiati”
Il consiglio comunale di Mariupol afferma che le truppe russe hanno bombardato una scuola d’arte nella città assediata, dove 400 persone si stavano rifugiando. I funzionari sostengono che l’edificio sia stato distrutto nella notte e le persone sono bloccate sotto i detriti. Si sa che donne, bambini e anziani si stavano rifugiando lì, ma le informazioni sulle vittime non sono ancora disponibili. Ciò segue il bombardamento di un teatro a Mariupol la scorsa settimana, che ha lasciato centinaia di persone intrappolate sotto le macerie in un rifugio seminterrato. Mariupol ha affrontato alcuni dei peggiori bombardamenti della guerra con la Russia, con migliaia di persone rimaste senza accesso all’elettricità e all’acqua per giorni. Si sa che più di 2.400 persone sono state uccise in città, con le autorità che hanno fatto ricorso a fosse comuni per la sepoltura. Ieri circa 4.000 persone sono riuscite a fuggire dal porto del Mar Nero.
07.50 – In salvo 71 bambini dell’orfanotrofio di Sumy
Le autorità ucraine hanno annunciato di essere riuscite a portare in luogo sicuro 71 bambini dell’orfanotrofio di Sumy che nelle settimane scorse avevano trovato riparo in un bunker. «Alla prima occasione di evacuare attraverso il corridoio umanitario, abbiamo portato fuori i bambini dell’orfanotrofio specializzato che si trovava nella zona dei combattimenti», ha riferito il governatore della regione, Dmytro Zhyvytskyi, che ha postato su Facebook le immagini dei piccoli. «Si tratta di bambini che non hanno i genitori e diversi di loro hanno bisogno di assistenza medica costante».
07.40 – Bloccato un convoglio di autobus per l’evacuazione di Mariupol
Le truppe russe hanno bloccato un convoglio di autobus destinato all’evacuazione dei cittadini di Mariupol. Lo scrive il quotidiano ucraino in inglese, il Kiev Independent. Il convoglio, secondo il consiglio municipale di Beryansk citato dal giornale, si dirigeva verso questa città da Zaporizhzhia per recuperare i residenti da evacuare, ma è stato fermato dalle forze armate russe vicino al villaggio di Azovske, a 3 chilometri da Berdyansk, che a sua volta si trova a un’ottantina di chilometri da Mariupol, sempre sul mar d’Azov. Già ieri, durante una conferenza stampa a Kiev, la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk aveva spiegato che le truppe russe avevano bloccato 14 camion che trasportavano aiuti umanitari diretti a Mariupol. Dei 10 corridoi umanitari annunciati, 8 hanno funzionato permettendo di evacuare 6.623 persone da Mariupol, Lugansk e dalle zone attorno alla capitale Kiev, secondo Vereshchuk.
07.35 – I media di Kiev: “Residenti di Mariupol deportati in Russia”
I residenti della città ucraina assediata di Mariupol vengono obbligati a migliaia a trasferirsi in Russia: è quanto afferma il Kyiv Independent, che cita come fonte il municipio di Mariupol. «I civili verrebbero portati in campi dove i russi controllano i loro cellulari e i loro documenti per poi deportarli verso città remote della Russia». Intanto le autorità sostengono che sono almeno 266 i civili uccisi negli scontri nella regione di Kharkiv dall’inizio dell’invasione russa. A denunciarlo è il capo del dipartimento investigativo della direzione generale della polizia nazionale ucraina a Kharkiv, Sergei Bolvinov, che ha parlato di 14 bambini tra le vittime. Kharkiv, sotto assedio delle truppe russe, aveva una popolazione 1,5 milioni di abitanti prima della guerra. La città continua ad essere bersagliata dal fuoco di artiglieria e diversi edifici residenziali sono stati colpiti ed erano in fiamme ieri sera, secondo quanto riportato dall’agenzia Unian.
07.12 – Zelensky: “A Mariupol crimini di guerra”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha affermato nella notte che l’assedio di Mariupol passerà alla storia per quelli che definisce crimini di guerra da parte dell’esercito russo. «Fare questo a una città pacifica, quello che hanno fatto gli occupanti, è un terrore che sarà ricordato per i secoli a venire», ha detto all’inizio del suo discorso video notturno alla nazione. Zelenskyy ha detto agli ucraini che i negoziati in corso con la Russia «non sono semplici o piacevoli, ma sono necessari». Ha anche detto di aver discusso sabato del corso dei colloqui con il presidente francese Emmanuel Macron. «L’Ucraina ha sempre cercato una soluzione pacifica. Inoltre, ora siamo interessati alla pace». Nel frattempo, l’esercito russo non sta nemmeno recuperando i corpi dei suoi soldati in alcuni luoghi, ha detto Zelenskyy. «Nei luoghi dove c’erano battaglie particolarmente aspre, i corpi dei soldati russi si accumulavano semplicemente lungo la nostra linea di difesa. E nessuno sta raccogliendo questi corpi». Ha descritto come una battaglia vicino a Chornobayivka nel sud, dove le forze ucraine hanno mantenuto le loro posizioni e sei volte hanno respinto i russi, che continuavano a «mandare la loro gente al massacro».
07.04 – Forze russe avanzano a Mariupol, sirene d’allarme in molte regioni
Le forze russe sono avanzate nella notte in profondità nella città portuale di Mariupol, assediata e martoriata, in Ucraina. I pesanti combattimenti hanno chiuso un importante stabilimento siderurgico e le autorità cittadine chiedono maggiore aiuto all’Occidente. La caduta di Mariupol, teatro di alcune delle peggiori sofferenze della guerra, segnerebbe un’importante avanzata sul campo di battaglia per i russi, che sono in gran parte impantanati fuori dalle grandi città a più di tre settimane dall’invasione. Ieri le evacuazioni da Mariupol e da altre città sono proseguite lungo otto dei 10 corridoi umanitari. Il presidente ucraino Volodymyr ha detto stanotte che l’assedio di Mariupol sarebbe passato alla storia per quelli che, secondo lui, erano crimini di guerra commessi dalle truppe russe. Intanto nella notte sirene d’allarme antiaereo sono suonate in tutte le principali regioni dell’Ucraina.
06.10 – La Cina: “Il tempo dimostrerà che siamo dalla parte giusta della storia”
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha affermato oggi che «il tempo dimostrerà che la posizione della Cina è dalla parte giusta della storia» sulla guerra in Ucraina. «La Cina continuerà a formulare giudizi indipendenti basati sul merito della questione e in un atteggiamento obiettivo ed equo. Non accetteremo mai alcuna coercizione e pressione esterna e ci opponiamo anche a qualsiasi accusa e sospetto infondati contro» il nostro Paese, ha detto Wang Yi ai giornalisti, secondo una dichiarazione del ministero degli Affari esteri cinese riportata dai media internazionali. Wang ha affermato che «la soluzione a lungo termine è abbandonare la mentalità della Guerra fredda, astenersi dall’impegnarsi in scontri di gruppo e formare veramente un’architettura di sicurezza regionale equilibrata, efficace e sostenibile. Solo in questo modo si può raggiungere una stabilità a lungo termine nel continente europeo».
04.10 – Mosca: consegnati aiuti umanitari a Kherson
I militari russi hanno consegnato più di 75 tonnellate di aiuti umanitari a Kherson, ha detto il ministero della Difesa russo citato dall’agenzia Itar-Tass. «Un altro carico di aiuti umanitari dalla Russia è stato consegnato alla città ucraina di Kherson per i residenti locali. I camion, accompagnati da personale militare russo, hanno portato più di 75 tonnellate di aiuti nella capitale regionale per gli abitanti della città e degli insediamenti vicini», ha detto il dicastero specificando che l’esercito russo ha fornito kit alimentari a tutti i bisognosi, compresi i prodotti essenziali: cereali, pasta, zucchero, conserve, patate, frutta e altri generi alimentari.
03.59 – Zelensky: “Sospese le attività di partiti politici filo-russi”
Il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha annunciato che diversi partiti politici saranno sospesi durante la legge marziale a causa della guerra condotta dalla Federazione Russa e dei legami di alcuni di loro con questo paese. In un video pubblicato oggi sul sito web della presidenza ucraina, Zelensky ha riferito che il Consiglio nazionale di sicurezza e difesa dell’Ucraina ha deciso di sospendere l’attività della “Piattaforma di opposizione – Per la vita”, “Partito della Sharia”, “Nostro”, “Blocco di opposizione”, “Opposizione di sinistra”, “Unione delle forze di sinistra”, “Stato”, “Partito socialista progressista di Ucraina”. “Partito socialista”, “Socialisti” e “Blocco Vladimir Saldo”. «Data la guerra su larga scala condotta dalla Federazione Russa e i legami di alcune strutture politiche con questo stato, qualsiasi attività di vari partiti politici è sospesa durante la legge marziale», ha detto Zelensky. Il ministero della Giustizia è incaricato di «prendere immediatamente le misure per vietare le attività di questi partiti politici nel modo prescritto», ha aggiunto. Il presidente ucraino, leader e fondatore del partito “Servitore del popolo”, ha detto che «ora tutti devono curare gli interessi del nostro stato».
03.38 – L’Australia dona 70 mila tonnellate di carbone a Kiev
Le autorità australiane invieranno almeno 70 mila tonnellate di carbone termico in Ucraina per garantire la sicurezza energetica del Paese, ha annunciato oggi il ministro degli Affari esteri australiano e senatrice per il Commercio, Marise Payne. «L’Australia sosterrà la sicurezza energetica dell’Ucraina donando almeno 70 mila tonnellate di carbone termico. Ciò fa seguito a una richiesta di assistenza da parte del governo ucraino, sostenuta dal governo polacco, e alle discussioni con altri partner europei», ha affermato la Payne citata dalla agenzia russa Itar-Tass. Il carbone australiano, fornito dalla più grande compagnia mineraria del paese Whitehaven Coal, «aiuterà a mantenere in funzione i generatori di energia a carbone dell’Ucraina e a fornire elettricità alla rete elettrica del Paese, sostenendo il popolo ucraino mantenendo le luci accese, le case riscaldate e le fabbriche in funzione in questo momento molto difficile», ha detto la ministra.
03.35 – Australia, stop export materie di alluminio alla Russia
Il governo australiano ha imposto un divieto all’esportazione di allumina, minerali di alluminio e bauxite verso la Russia. Lo ha annunciato oggi il ministro degli Affari esteri australiano e senatrice per il Commercio, Marise Payne. «Il governo ha imposto durante la notte un divieto immediato alle esportazioni australiane di allumina, minerali di alluminio e bauxite verso la Russia, il che limiterà la sua capacità di produrre alluminio, un’esportazione fondamentale per la Russia», ha affermato Payne citata anche dall’agenzia russa Itar-Tass. La ministra ha sottolineato che il divieto di esportazione di materie prime australiane per la produzione di alluminio «avrà un grande sulle industrie degli armamenti della Russia, che fa affidamento sull’Australia per quasi il 20% del suo fabbisogno di allumina».
03.02 – Zelensky: “Stiamo dimostrando di saper combattere”
«Il ventiquattresimo giorno dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia è terminato. Dopo otto anni di aggressione, gli ucraini hanno dimostrato di saper combattere in modo più professionale di un esercito che lo fa da decenni in diverse regioni e in diverse condizioni». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo video, citato dai media locali. «Rispondiamo con saggezza e coraggio all’enorme numero di equipaggiamenti e soldati da loro inviati in Ucraina. Ecco perché, ad esempio, l’ucraina Chornobaivka passerà alla storia della guerra. Questo è un luogo in cui l’esercito russo e i suoi comandanti si sono mostrati completamente come sono: incompetenti, in grado di spingere semplicemente il loro popolo al massacro», ha aggiunto Zelensky.
02.30 – Sindaco Sumy: evacuati all’estero 71 bimbi orfani
Settantuno bambini sono stati fatti evacuare verso destinazioni estere dall’orfanotrofio della città ucraina di Sumy. Lo riporta il Kyiv Independent, citando il sindaco Dmytro Zhyvytskyi. I bimbi si erano rifugiati negli scantinati per due settimane prima che potessero essere fatti partire per un luogo sicuro e molti di loro soffrono di problemi di salute, ha specificato il primo cittadino del capoluogo nordorientale.
01.53 – Media: civili fuggiti da Mariupol stanno morendo di fame
Migliaia di persone fuggite dalle bombe di Mariupol nelle zone periferiche occupate dai russi stanno morendo di fame. Lo riferisce, secondo quanto riporta Kyiv Independent, Pavlo Kyrylenko, capo dell’amministrazione militare-civile di Donetsk. «Questo è un crimine contro l’umanità – ha detto – chiediamo che vengano seguite le regole di guerra e di fornire acqua e cibo ai civili, nonché di consentire loro di lasciare la zona dove si combatte».
00.47 – Cri, presidente incontra volontari al confine con la Romania
Visita del presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC), Francesco Rocca a Siret (Romania, vicino al confine Ucraino). Il Presidente ha incontrato i volontari della Croce Rossa romena che lavorano per la distribuzione di beni di prima necessita’ e quelli della Croce Rossa greca che gestiscono un posto medico avanzato. Si e’ tenuta anche una riunione con il coordinamento della Protezione Civile romena impegnata sul posto. «È emozionante ed è un momento di grande umanità toccare con mano il lavoro di tanti volontari in favore delle vittime di un conflitto crudele», ha sottolineato il presidente in video trasmesso da Siret.
00.38 – Gb: Kiev controlla cieli, Russia fallisce obiettivo
Le forze aree ucraine e la difesa aerea stanno continuando a difendere efficacemente lo spazio aereo. La Russia non riesce a ottenere il controllo dei cieli e fa affidamento su armi lanciate da basi russe per colpire obiettivi all’interno dell’Ucraina. È l’analisi dell’intelligence britannica sulla attuale situazione del conflitto fra Russia e Ucraina. Il controllo dello spazio aereo era uno dei principali obiettivi dell’avanzata russa dai primi giorni del conflitto e il fallimento mette in crisi i processi operativi.
00.19 – Sirene antiaeree a Kiev
Sirene antiaeree stanno suonando a Kiev. Lo riporta Ukrinform sul suo canale Telegram, invitando la gente a raggiungere i rifugi.
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