“Ho attraversato la Russia per dare sepoltura alla mia Tetiana e ai ragazzi. Ora mi arruolo per vendicarli”
di
Fabio Tonacci
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L’ennesima notte di guerra in Ucraina è trascorsa all’insegna dei bombardamenti su Kiev, del suono delle sirene in diverse altre città del Paese, e dell’ultimatum dei russi a Mariupol: “I militari lascino la città entro le 5 del mattino (le tre ora italiana)”, è stata la richiesta di Mosca. Ultimatum già respinto dagli ucraini. A Kiev è stato bombardato un centro commerciale, segno che i russi vogliono colpire i rifornimenti della popolazione: almeno 6 i morti. Preoccupazione per una perdita da un impianto chimico a Sumy. Intanto la Casa Bianca fa sapere che Biden sarà a Varsavia il 25 marzo. E nel pomeriggio sentirà al telefono Draghi e altri leader Ue.
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Un totale di 7.295 persone sono state evacuate nella giornata di ieri, quattro dei sette corridoi umanitari hanno funzionato. Lo ha detto la vicepremier dell’Ucraina, Iryna Vereshchuk.
Un totale di 3.985 persone sono state evacuate da Mariupol a Zaporizhzhya in autobus da Berdiansk e con auto privati, ha aggiunto.
Si aggrava il bilancio del bombardamento russo che ha colpito nella notte alcune case e un centro commerciale a Kiev, nel quartiere di Podil. I morti sono almeno quattro. Lo riportano i media locali e internazionali, citando i servizi di soccorso.
Il social media russo VKontacte (Vk), il Facebook russo, è stato hackerato e usato per inviare agli utenti informazioni sulla guerra, incluse le difficoltà dell’esercito di Mosca e il bombardamento di infrastrutture civili. Lo riportano i media ucraini. Dall’account ufficiale del social network sarebbero partiti messaggi come: “L’esercito russo ha distrutto molte città pacifiche e infrastrutture civili. Decine di migliaia di civili sono rimasti feriti e più di 5.000, di cui 100 bambini, sono morti”.
La Svizzera è pronta a ospitare i colloqui tra Ucraina e Russia, secondo il Kyiv Independent. Il presidente Ignazio Cassis ha detto di sperare che “le pistole tacciano presto” e che la Svizzera è pronta a mediare o a ospitare negoziati. Cassis visiterà oggi il confine tra Polonia e Ucraina.
C’è una perdita di ammoniaca in un impianto chimico nella città ucraina nord-orientale di Sumy assediata dalle truppe russe. Lo ha detto il governatore regionale di Sumy, Dmytro Zhyvytskyy, che non ha specificato cosa abbia causato la perdita segnalata alle 4.30 ora locale nell’impianto Sumykhimprom. Il governatore ha spiegato che l’area, entro un raggio di cinque chilometri intorno all’impianto, è pericolosa. Ai residenti è stato detto di cercare rifugio nei seminterrati o nei livelli più bassi degli edifici per evitare l’esposizione.
Il governo polacco intende confiscare proprietà e beni russi che si trovano in Polonia. Lo ha detto il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, secondo quanto riferisce l’agenzia russa Tass.
Secondo il premier, le autorità polacche hanno in programma un incontro con l’opposizione oggi per capire “come congelare e confiscare le proprietà russe nel Paese”.
È di almeno un morto e quattro feriti il bilancio delle vittime del bombardamento russo che nella notte ha colpito il centro commerciale a Kiev, nel quartiere di Podil, secondo i soccorritori. In tutto 63 vigili del fuoco hanno lavorato per spegnere le fiamme che avevano raggiunto il terzo e il quarto piano del centro commerciale Retroville e il parcheggio vicino.
La Casa Bianca fa sapere che alle 16 (ora italiana) ci sarà una telefonata del presidente Biden con il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro italiano Mario Draghi e il primo ministro britannico Boris Johnson
Il presidente americano Joe Biden andrà in visita in Polonia il 25 marzo, dopo il vertice Nato a Bruxelle e il Consiglio europeo sull’Ucraina. A riferirlo è un comunicato della Casa Bianca. A Varsavia Biden avrà un incontro bilaterale con il presidente polacco Andrej Duda.
La diplomazia slovena in campo per far uscire l’Ucraina dall’isolamento. “La Slovenia rimanderà presto i suoi diplomatici a Kiev. Sono volontari. Stiamo lavorando per fare in modo che l’Ue faccia lo stesso. L’Ucraina ha bisogno di un supporto diplomatico diretto”, ha detto il primo ministro sloveno, Janez Jansa.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parla ancora dei negoziati con la Russia e dice che Gerusalemme sarebbe “il posto giusto per trovare la pace”. “Il primo ministro israeliano, Naftali Bennett, sta cercando di trovare un modo per negoziare con la Russia e noi gli siamo grati”, ha spiegato Zelensky. “Gerusalemme è il posto giusto per trovare la pace. Se è possibile”.
Diversi aerei russi volano su Sumy, verso “il cuore dell’Ucraina”. A dirlo è il governatore Dmytro Zhyvytsky, in un video pubblicato su Facebook e riportato dal Kyiv Independent.
I servizi di soccorso – riferisce il Kyiv independent – stanno spegnendo un incendio che è scoppiato in diversi piani e nel parcheggio del centro commerciale Retroville a Kiev, a causa dei bombardamenti russi nel quartiere di Podil. Testimoni riferiscono di diverse auto in fiamme.
Le sirene d’allarme antiaereo stanno suonando in diverse regioni ucraine. Lo riporta l’agenzia di stampa nazionale ucraina, citando tra l’altro le regione di Leopoli, Khmelnytsky, Rivne, Volin.
Suonano di nuovo le sirene antiaeree a Kiev, dopo l’attacco di alcune ore fa che ha distrutto alcune abitazioni e un centro commerciale e che ha provocato almeno un morto, secondo quanto riferito dal sindaco della città.
L’Ucraina respinge la richiesta della Russia di consegnare Mariupol. La vicepremier Iryna Vereshchuk ha risposto alla Russia affermando che “la resa non è un’opzione”. Lo riporta il Kyiv Independent, aggiungendo che l’Ucraina “chiede che le forze russe consentano immediatamente un passaggio sicuro”. In una lettera il ministero della Difesa russo sosteneva che avrebbe stabilito un corridoio umanitario solo se la città si fosse arresa.
Diverse potenti esplosioni si sono sentite questa notte a Kiev. Il boato si è avvertito distintamente anche dalla zona di Maidan, cuore della capitale sotto assedio. Le sirene antiaereo sono state attivate più volte. Sta andando a fuoco un grosso centro commerciale nel quartiere Podilskyi, già teatro nei giorni scorsi di devastazioni causate da resti dei missili russi intercettati dalla contraerea ucraina.
Secondo le prime informazioni diffuse dalle autorità locali, anche in questo caso si tratterebbe di un razzo intercettato. Risultano diversi edifici residenziali colpiti dall’esplosione. “Al momento sappiamo che c’è una vittima, i pompieri e le ambulanze sono sul posto”, dice il sindaco Vitaliy Klitschko sul suo canale Telegram. Le telecamere di sorveglianza di alcuni negozi di Podilskyi hanno ripreso più di un’esplosione.
??The video from a security camera of the Retroville shopping mall in Kyiv allegedly shows the recent attack in the capital’s Podil district.
Video: Proof of war in Ukraine/Telegram pic.twitter.com/6vTiQKhXOW
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) March 20, 2022
Nelle ore precedenti, le truppe russe avevano lanciato un attacco aereo sul villaggio di Zabuyannia, distretto di Bucha, sul confine nord-ovest di Kiev dove si trova la linea del fronte. Decine di razzi antiaereo erano partiti dalle postazioni in città, probabilmente per il passaggio di un aereo russo a bassa quota. Per il ministero della Difesa ucraino, gli occupanti stanno attendendo rinforzi per lanciare un’offensiva in larga scala su Kiev. “Allo stesso tempo, c’è la minaccia dell’uso di missili ad alta precisione e a lungo raggio da parte del nemico, incluso il sistema ipersonico Dagger”.
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