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KIEV – Per tornare a Irpin a seppellire sua moglie e i due figli, Serhiy Perebynis è stato costretto ad attraversare il Paese che li ha uccisi. Chiedendo permesso. Abbassando gli occhi alla frontiera, davanti a guardie russe che domandavano ma poi non credevano. “Spiegavo che per colpa di un mortaio del loro esercito avevo perso la mia famiglia, ho fatto vedere la foto dei corpi vicino al ponte, li pregavo di farmi passare…
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