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Si è suicidato dopo il secondo arresto, mentre tentava di lasciare la Russia. Konstantin Olmezov, classe 1995, matematico di origine Ucraina, ha posto così fine alla sua esistenza. Vicino al suo corpo, un biglietto di addio: «Non posso più sopportare gli orrori di quello che sta succedendo». Prima di questo, c’era stato un altro tentativo di lasciare la Russia. Era il 26 febbraio scorso, due giorni dopo l’inizio dell’offensiva russa in Ucraina. Fermato mentre scappava, è stato arrestato e imprigionato per quindici giorni. A divulgare la notizia via Twitter, l’associazione Ukrainian Mathematicians. Il fatto risale alla giornata di ieri, domenica 20 marzo, come raccontato dall’avvocato russo Dmitry Zakhvatov che ha anche fornito il dettaglio del messaggio di addio alla testata Ukrinform. «Ho ricevuto un rapporto in cui si dice che questa mattina (ieri ndr) Konstantin Olmezov si è suicidato, lasciando un biglietto di addio dove ha scritto che si è ucciso perché non poteva sopportare gli orrori di quello che sta succedendo. Un matematico talentuoso e promettente».
L’avvocato ha provato a spiegare il punto di vista del matematico dicendo che, nella sua opinione, la mancanza di libertà era peggio della morte. Sempre su Twitter, grazie all’associazione Ukrainian Mathematicians, si trovano dei dettagli sulla biografia del giovane matematico. Konstantin Olmezov aveva studiato all’università Nazionale di Donetsk che fu costretto a lasciare a causa della guerra e proseguì poi i suoi studi al Mipt (Moscow Institute of Physics and Technology), in Russia. Stando a quanto si apprende, il giovane matematico era anche un poeta. Lui stesso aveva composto molti versi nonostante la sua giovane vita.
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