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Si parte. Con gli ultimi arrivi serali a Coverciano ed Emerson giunto oggi dalla Francia si completa il gruppo dei 33 scelti da Mancini per portare l’Italia ai Mondiali, 32 in attesa che Locatelli si negativizzi dal Covid. La missione azzurra inizia però all’insegna dell’emergenza: gli esami hanno confermato che l’infortunio di Di Lorenzo è roba seria (distorsione di secondo grado del ginocchio destro), il terzino è rientrato subito a Napoli e al suo posto Mancini ha chiamato De Sciglio, che al termine di Juve-Salernitana ha preparato in fretta i bagagli per partire alla volta di Firenze con Chiellini e Bonucci.
Stando alla situazione di oggi, nel primo spareggio contro la Macedonia potrebbe rimanere fuori mezza squadra rispetto alla formazione tipo degli Europei, con la difesa praticamente cancellata: Di Lorenzo fuori, Bonucci va valutato, nella Juve non gioca dal 27 febbraio per un problema al polpaccio e potrebbe saltare la Macedonia come Chiellini, che ha giocato i suoi primi 45’ dopo un mese e mezzo di assenza, mentre Spinazzola deve ancora recuperare dal grave infortunio al tendine d’Achille.
Con Chiesa ko in attacco sale a cinque su 11 il numero dei titolari campioni d’Europa fuori causa o quanto meno in dubbio per la sfida alla Macedonia. Per fortuna al posto dello juventino c’è Berardi in grande forma. In vista della sfida di Palermo non sembrano dunque esserci grandi dubbi: Barella-Jorginho-Verratti a centrocampo, Berardi-Immobile-Insigne in attacco poi, in caso di vittoria, si riparte da zero: contro Portogallo o Turchia nessuno avrà il posto assicurato. Le condizioni fisiche varranno più del nome, non si può rischiare di guardare ancora una volta i Mondiali da casa.
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