PALMANOVA – LA CRONACA DELLA GIORNATA
Aggiornamento 17.53. «Voglio ringraziare in primis il presidente del Consiglio, Mario Draghi, per aver dato una svolta nel rapporto tra le Regioni e lo Stato centrale. Un sistema istituzionale di integrazione e di confronto che auspico diventi strutturale per affrontare le situazioni emergenziali, come è stata quella del Covid e quale è quella dei profughi provenienti dall’Ucraina».
Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha chiuso così la riunione operativa di coordinamento dedicata all’emergenza profughi causata dalla guerra in Ucraina alla quale, lunedì 21 marzo nella sede della Protezione civile di Palmanova, ha partecipato il presidente del Consiglio, oltre al capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, al vicepresidente dell’Anci Matteo Biffoni, al presidente della Provincia Autonoma di Trento e coordinatore per la Protezione civile nella Conferenza delle Regioni, Maurizio Fugatti, ai prefetti di Trieste e Udine, Annunziato Vardè e Massimo Marchesiello, e al vicegovernatore con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi.
Fedriga, dopo essersi unito al ringraziamento del premier ai volontari della Protezione civile del Fvg impegnati nell’allestimento del campo di Michalovce in Slovacchia, ha ribadito l’importanza del modello instaurato nei rapporti tra le Regioni e il Governo connotato da una efficace integrazione tra le politiche nazionali e quelle locali. Un rapporto, come ha sottolineato Fedriga, fondato anche sul livello di condivisione che le Regioni hanno dimostrato di conseguire all’interno della Conferenza con il 98 per cento delle scelte votate all’unanimità.
A tal riguardo lo stesso presidente Draghi ha parlato di un’unità d’intenti come «patrimonio istituzionale da conservare», definendo «commovente» la manifestazione d’affetto ricevuta dai volontari della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia al momento della partenza del convoglio di farmaci e dispositivi sanitari verso la città di Suceava, in Romania.
Il vicegovernatore del Fvg, Riccardo Riccardi, ha infine sottolineato come il flusso dei profughi sia caratterizzato dal fatto che si tratta per lo più minori e donne e, quindi, rappresenta una specificità alla quale va dato un determinato tipo di risposta. «Adesso – ha spiegato Riccardi -, come stiamo facendo, bisogna mettere a punto la sicurezza sanitaria delle persone che stanno arrivando in un quadro istituzionale di grande collaborazione e di unità d’intenti».
Nel corso della riunione è stata anche effettuato un collegamento in videochiamata con il campo allestito dalla Protezione civile regionale in Slovacchia, a Michalovce, a una trentina di chilometri dal confine con l’Ucraina: una struttura costituita da 30 tende dove operano 28 volontari e capace di accogliere 250 persone.
Aggiornamento 17.35. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha lasciato la sede della Protezione civile di Palmanova, dove era giunto nel primo pomeriggio di lunedì 21 marzo per una visita all’hub in cui sono stoccati e da dove partono aiuti per la popolazione dell’Ucraina. Il presidente ha partecipato ad alcuni incontri istituzionali con, tra gli altri, i rappresentanti dell’Anci e il presidente della Conferenza delle Regioni e governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga, oltre a un incontro con i volontari della Protezione civile.
Aggiornamento 16.19. «Questa visita» a Palmanova «è fonte di conforto. L’accoglienza, l’organizzazione e l’entusiasmo di questi volontari davanti a voi mostrano che possiamo contare su una struttura efficiente, funzionante, moderna che è la Protezione Civile». Parole di ringraziamento quelle espresse dal premier Mario Draghi al termine della sua visita nella sede della Protezione civile Fvg di Palmanova.
Aggiornamento 16.14. A margine della sua visita in Friuli, il premier Draghi ha risposto «Vedremo, vedremo» a una giornalista che lo interpellava sulle nuove sanzioni che l’Europa starebbe decidendo contro la Russia e sulla risposta di Mosca secondo cui sarebbe impossibile che l’Ue nel breve riesca a sopravvivere senza il gas russo.
Aggiornamento 16.02. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha precisato che «dell’organizzazione della Protezione civile e di tutto il lavoro che vien fatto a livello regionale non sfugge la complessità, ci sono programmi speciali per i minori, per le donne. Aiuti diretti? Oggi non è previsto, passa tutto per la Protezione civile centrale, per il ministero dell’Interno e dell’Economia e questo sembra funzionare».
Il premier ha poi aggiunto: «Che vengano dati direttamente o passino attraverso una procedura», gli aiuti devono essere «erogati subito. Perché il bisogno è ora, non tra settimane», ha aggiunto.
Secondo Draghi «c’è una straordinaria integrazione con il terzo settore» per affrontare i problemi «dell’inserimento scolastico, di insegnamento della lingua, di indirizzare verso il lavoro».
Aggiornamento 15.57. «La decisione fondamentale che il governo ha preso è di ascoltare gli italiani, la disponibilità, l’entusiasmo, l’accoglienza, la loro bontà. Il sostegno all’accoglienza non mancherà», ha precisato il presidente del Consiglio, Mario Dragi, ricordando che«i fondi dell’Europa» per l’accoglienza dei rifugiati «verranno decisi nel prossimo consiglio europeo. La commissione è al lavoro su questo. Ci sarà un programma finanziato. Ci sono paesi più colpiti come la Polonia».
Aggiornamento 15.48. «Il modo in cui abbiamo reagito a tutte le emergenze degli ultimi due anni è stato quello di integrare le decisioni del governo con quelle delle Regioni e dei Comuni. Questa alleanza istituzionale è un patrimonio che dobbiamo tenere» anche «nell’accoglienza dei 60mila» cittadini ucraini «ad oggi, e chissà quanti dopo. Sarà fondamentale». Sono le parole usate dal premier Mario Draghi durante la sua visita alla sede della Protezione civile del Fvg a Palmanova.
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga, con gli uomini della Protezione civile
Aggiornamento 15.15. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha assistito alla partenza dall’hub della Protezione civile di Palmanova di quattro camion con farmaci e presidi sanitari destinati all’Ucraina.
Tra i presidi, anche respiratori e macchine per raggi X. Il convoglio, scortato dai mezzi della Protezione civile, è diretto a Suceava in Romania, dove il materiale, giunto da diverse regioni e raccolto a Palmanova, verrà depositato in un hub e ritirato da mezzi ucraini.
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella sede della Protezione civile regionale a Palmanova
Aggiornamento delle 14.55. Un gruppo di manifestanti riconducibile all’universo pacifista si è avvicinato alla sede della Protezione civile regionale di Palmanova dove è in visita il presidente del Consiglio Mario Draghi.
Dall’esterno dei cancelli, mentre il premier si trova all’interno della sede, si sentono alcuni fischi. I manifestanti hanno anche esposto ai lati della strada uno striscione con su scritto «invochiamo la pace e inviamo le armi».
Le forze dell’ordine hanno quindi fatto allontanare dall’area il gruppo, invitandolo a raggiungere l’area dell’ospedale cittadino, non distante dalla sede della Protezione civile, dove un altro gruppo sta manifestando contro il Green pass. Questi ultimi espongono uno striscione con la scritta “Basta dittatura sanitaria”.
Sull’accaduto è arrivato in seguito il commento del presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga: «In una situazione come questa, dove stiamo accogliendo gente che scappa dalle bombe, bambini che hanno perso la famiglia, mi sembra assolutamente inopportuno fare questo tipo di iniziative. È assolutamente inopportuno e qua si capisce che anche le proteste di prima erano forse un pò strumentali e poco avevano a che fare con diritti dei cittadini».
Aggiornamento delle 14.30. «La visita a Palmanova del presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, non è stata preceduta da alcuna comunicazione né invito all’Assemblea legislativa regionale, il massimo organismo di rappresentanza eletto democraticamente dai cittadini. E si tratta di una caduta di stile, di uno sgarbo istituzionale di cui sono dispiaciuto».
Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, rispondendo a una sollecitazione di Franco Iacop (Pd), che al termine della seduta antimeridiana gli aveva chiesto se si fosse deciso di rinviare la seduta della Sessione europea prevista nel pomeriggio – con l’audizione di parlamentari ed europarlamentari – proprio a causa della concomitante visita del premier in Friuli Venezia Giulia.
«L’appuntamento è confermato – ha precisato il presidente Zanin – perché purtroppo la visita del presidente Draghi non è stata preannunciata al Consiglio regionale». «Credo sia stata una caduta di stile – ha detto ancora il presidente dell’Aula – perché è sempre importante, in una Regione autonoma come la nostra, confrontarsi con l’assemblea che è stata democraticamente eletta e che rappresenta l’intera comunità regionale».
Secondo Zanin si tratta di un problema di approccio «tecnocratico», che va al di là dello specifico episodio: «Il potere legislativo e di rappresentanza – ha sottolineato infatti il presidente – non può soccombere rispetto all’esecutivo, pur capendo che il Governo deve gestire numerose urgenze. Ma da questi momenti difficili si esce con maggiore democrazia e coinvolgimento dei rappresentanti eletti dai cittadini, non con scelte di segno contrario».
Aggiornamento delle 14.20. Mario Draghi è arrivato a Palmanova. Il presidente del Consiglio è “sbarcato” alla sede regionale della Protezione civile in anticipo di 5 minuti rispetto alla tabella di marcia previsto accolto dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga, dal vicepresidente Riccardo Riccardi, dai prefetti di Udine e Trieste e da decine di volontari del Friuli Venezia Giulia.
Il presidente del Consiglio svolgerà una serie di incontri istituzionali in loco, assisterà alla partenza della nuova colonna di farmaci delle Regioni diretta al confine tra Romania e Ucraina e visiterà le strutture della Palmanova.
Sempre da qui, inoltre, alle 16 si collegherà con il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden e con i suoi omologhi Emmanuel Macron, Boris Johnson e Olaf Scholtz per discutere della situazione in Ucraina a pochi giorni dalla visita del presidente americano in Europa.
Aggiornamento delle 14. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, sarà nel primo pomeriggio di lunedì 21 marzo, a Palmanova, per visitare la sede locale della Protezione civile, insieme con il capo del Dipartimento Fabrizio Curcio, e l’hub dove sono stoccati i mezzi e i materiali in partenza per l’Ucraina. A seguire, si terrà una riunione operativa con le autorità e l’incontro con i volontari della Protezione civile, nella stessa sede.
«Oggi, col presidente del Consiglio faremo una fotografia dello stato dell’arte sull’emergenza profughi. Capiremo se ci sono da fare delle correzioni per migliorare le procedure». Così Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, in vista dell’appuntamento con il premier.
«Il presidente Draghi ha voluto fare questo incontro in Fvg anche come testimonianza del lavoro che sta facendo la nostra Protezione civile in prima linea per andare ad aiutare le persone colpite dalla guerra in modo drammatico, non soltanto sul territorio nazionale, ma anche per allestire campi sul confine». Fedriga ha aggiunto che il Friuli Venezia Giulia dovrà prepararsi a un’accoglienza interna: «Noi sicuramente avremo un passaggio importante dal confine, come stiamo già vedendo, rispetto ai numeri nazionali» per cui «dobbiamo organizzare una accoglienza all’altezza».
Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito
1€/mese per 3 mesi, poi 2.99€ al mese per 3 mesi
Sblocca l’accesso illimitato a tutti i contenuti del sito