Rafforzare la rete dei servizi pubblici, aumentare la formazione dei professionisti e promuovere la realizzazione di progetti di vita individualizzati, con l’obiettivo di aiutare le famiglie ad affrontare la complessa realtà legata ai disturbi dello spettro autistico. Sono queste, alcune delle azioni strategiche che l’Istituto Superiore di Sanità sta portando avanti, in collaborazione con le Regioni, grazie a oltre 22 milioni di euro messi a disposizione a questo scopo dal Ministero della Salute.
A spiegarlo è una nota dell’Iss, alla vigilia della Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, occasione per la quale anche l’Istituto si tingerà di blu, aderendo all’iniziativa dell’Assemblea generale dell’Onu.
L’Iss coordina e monitora tutte le attività realizzate nell’ambito del fondo autismo, anche grazie all’implementazione di un sito web che informa il cittadino su tutte le attività effettuate e i risultati ottenuti. Attraverso la piattaforma www.osservatorionazionaleautismo.it spiega Maria Luisa Scattoni, ricercatrice dell’Iss e coordinatrice dell’Osservatorio Nazionale Autismo (OssNA), è possibile accedere a “una mappatura della rete sanitaria specialistica, di cui fanno parte oltre 1155 centri pubblici e privati convenzionati per la diagnosi e il trattamento dell’autismo”.
Inoltre, “possono essere consultate tutte le iniziative che l’Iss porta avanti per il personale del servizio educativo, sanitario e socio-sanitario”. Sono stati finora formati 8.767 educatori, insegnanti e professori, 1.520 pediatri di famiglia” mentre “oltre 300 sono i dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale hanno seguito corsi di alta formazione professionale e a breve saranno disponibili anche corsi per fornire supporto ai familiari.
La piattaforma, conclude Scattoni, “è stata anche recentemente integrata con una formazione specifica dedicata alla promozione dello sviluppo nel contesto educativo degli asili nido”, aspetto importante visto che i primi segni dell’autismo iniziano a manifestarsi intorno al secondo anno di vita.