Ancora mascherine al chiuso, conferma del distanziamento di un metro tra i tavoli nei ristoranti, indicazione a privilegiare i pagamenti con carta elettronica e ad effettuare una adeguata areazione degli ambienti. Il ministero della Salute ha illustrato in un’ordinanza dell’1 aprile, pubblicata in gazzetta ufficiale, le misure precauzionali da adottare negli esercizi commerciali fino al 31 dicembre 2022, confermando le regole già in vigore. Nell’ordinanza “Adozione delle Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali” si indicano principi di carattere generale e misure specifiche per i singoli settori di attività: ristorazione e cerimonie, attività turistiche e ricettive, cinema e spettacoli dal vivo, piscine termali e centri benessere, servizi alla persona, commercio, musei, archivi, biblioteche, luoghi della cultura e mostre, parchi tematici e di divertimento, circoli culturali, centri sociali e ricreativi, convegni, congressi e grandi eventi fieristici, sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò. Nell’ordinanza ci sono indicazioni anche per sagre e fiere locali, corsi di formazione, sale da ballo e discoteche.
Agli esercenti è chiesto di predisporre informazioni adeguate sulle regole da rispettare e fra le misure si conferma l’obbligo di possesso e presentazione di green pass base o rafforzato in tutti i contesti in cui è prevista. Indicato anche l’uso corretto della mascherina a protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2) in tutti gli ambienti chiusi e, in caso di assembramento, anche all’aperto, ove previsto dalla normativa.
Nell’ordinanza si ricorda anche di mettere a disposizione all’ingresso e in più punti dei locali di soluzioni per disinfettare le mani. Rispetto all’areazione, è indicato un rinforzo del ricambio d’aria naturale o attraverso impianti meccanizzati negli ambienti chiusi. Inoltre, “in ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria”.