(ANSA) – LUCCA, 30 MAR – Dipendenti di strutture sanitarie
private della provincia di Lucca, convenzionate con la Asl,
avrebbero indotto i familiari dei defunti a scegliere
determinate aziende di onoranze funebri, tutte con sede in
Versilia. E’ quanto ipotizzato in un’inchiesta della procura di
Lucca, che ha portato all’esecuzione di quattro misure cautelari
da parte della squadra mobile.
Il gip ha disposto la sospensione dall’esercizio di qualsiasi
servizio o funzione pubblica per un medico ematologo in servizio
presso un’azienda privata e per un necroforo dipendente di una
struttura della Asl, accusati entrambi di abuso d’ufficio e di
violazione del dovere di imparzialità, riservatezza e
correttezza. Sottoposti all’obbligo di presentazione alla pg il
cotitolare e un collaboratore di un’agenzia di onoranze funebri,
accusati di aver corrotto il medico ematologo al fine di
ottenere informazioni per l’ottenere un servizio funebre.
Nell’inchiesta, partita da un esposto presentato in procura a
Lucca, viene ipotizzato anche il reato di esercizio abusivo
della professione sanitaria. Nel corso delle indagini sono state
anche eseguite sei perquisizioni che hanno permesso di
sequestrare materiale informatico, medicinali e altri presidi
sanitari sulla cui provenienza sono in corso accertamenti.
(ANSA).
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