(ANSA) – BRESCIA, 05 APR – “Pare opportuno rilevare come tale
esperimento giudiziale si ponga in potenziale contrasto con la
normativa europea e nazionale, anche costituzionale, a tutela
degli animali, che codesto Tribunale non ha mancato negli anni
di interpretare in maniera rigorosa, ed appaia potenzialmente
suscettibile di integrare una condotta penalmente rilevante,
consistente nel destinare all’abbattimento un animale,
potenzialmente curabile, senza necessità, attesa l’assenza di
qualsivoglia notizia in merito all’impossibilità di ricorrere a
cure salvavita nei suoi confronti”. Lo scrive la Lav in una
lettera al presidente del tribunale di Brescia e al procuratore
capo contestando la scelta del presidente della Corte d’Assise
di Brescia Roberto Spanó di effettuare un esperimento nel
processo Bozzoli, gettando un maiale in un forno da fonderia per
valutare gli effetti e capire se effettivamente non rimangono
più tracce come emerso durante il dibattimento a carico di
Giacomo Bozzoli, accusato dell’omicidio volontario dello zio.
Per i giudici oggi resta valida l’ipotesi che il corpo
dell’imprenditore possa essere stato gettato in un forno della
fonderia di Marcheno. La Lav chiede l’annullamento
dell’esperimento: “In linea con la disciplina europea,
costituzionale e nazionale, in caso di uccisioni non necessitate
di animali – non previste e quindi scriminate da leggi speciali
– è potenzialmente ipotizzabile la violazione dell’articolo 544
-bis del codice penale, uccisione di animali”. (ANSA).
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