Ven. Nov 1st, 2024

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(ANSA) – FOGGIA, 26 MAR – Era fermo in auto Roberto Russo,
l’uomo di 52 anni ucciso ieri sera con alcuni colpi di pistola
in via Silvio Pellico a Foggia. Russo è stato raggiunto da
almeno due proiettili alle tempie, ma alcuni testimoni hanno
dichiarato agli inquirenti di aver udito quattro spari. Ad agire
– stando ad una prima ricostruzione dell’accaduto – potrebbero
essere stati almeno due killer che si sono affiancati all’auto
di Russo esplodendo i colpi di pistola. Gli investigatori della
Squadra mobile stanno cercando di capire come siano giunti i
sicari in via Silvio Pellico: se a bordo di un’autovettura o in
sella ad uno scooter. Per tutta la notte gli investigatori hanno
eseguito una mezza dozzina di stub e perquisizioni a carico di
pregiudicati che militano nel mondo della criminalità foggiana.
   
Russo aveva precedenti per droga. Le indagini riguardano
soprattutto lo spaccio di sostanze stupefacenti. A bordo
dell’auto della vittima i poliziotti non hanno trovato né armi
né sostanze stupefacenti. Sono stati ascoltati anche parenti e
amici della vittima. Tutti avrebbero riferito che Russo era
sereno, non aveva manifestato segni di nervosismo o altro. Il
nome di Roberto Russo – a quanto è dato sapere – non risulta
inserito in alcun clan mafioso foggiano sebbene il fratello
maggiore, Giovanni, detto “Giovanni di Foggia”, sia legato al
clan capeggiato da Raffaele Tolonese (di cui è cognato),
quest’ultimo detenuto dal 2013 e ritenuto al vertice del clan
Trisciuoglio-Tolonese, una delle tre batterie foggiane. (ANSA).
   

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