(ANSA) – TEMPIO PAUSANIA, 14 MAR – Il Tribunale di Tempio
Pausania ha emesso oggi la sentenza del processo per il crollo
della strada di Monte Pino, in Gallura, avvenuto nel novembre
2013 durante la tagica alluvione che colpì la Sardegna, che
causò la morte di Bruno Fiore, della moglie Sebastiana Brundu e
della consuocera Maria Loriga.
La giudice Camilla Tesi ha inflitto tre condanne per omicidio
colposo plurimo, riducendo quelle che erano state le richieste
della pm, Ilaria Corbelli: Pasquale Russo, allora dirigente
della Viabilità della Provincia Olbia-Tempio, è stato condannato
a una pena di 1 anno e 11 mesi di reclusione; Giuseppe Mela,
dirigente del settore Viabilità della Provincia di Sassari, è
stato condannato a 1 anno e 9 mesi; Graziano Sini, tecnico della
ex Provincia Olbia-Tempio, dovrà invece scontare una pena di 1
anno.
Assoluzione, invece, per il quarto imputato, il tecnico della
Provincia Olbia-Tempio, Francesco Prunas. La giudice ha
condannato per la responsabilità civile anche la Provincia di
Sassari, con risarcimento da quantificare in separata sede. È
stato anche disposto il pagamento di una provvisionale,
immediatamente esecutiva, in favore delle parti civili: 30mila
euro ciascuno per i familiari dei coniugi Fiore, 15mila euro per
i familiari di Maria Loriga.
La tragedia si verificò il 18 novembre 2013, quando la strada di
Monte Pino crollò proprio nel momento in cui quattro persone – i
tre morti e Veronica Gelsomino, che sopravvisse miracolosamente
– transitavano con la loro auto sul quel tratto di carreggiata.
Con la sentenza di oggi tribunale ha riconosciuto che il cattivo
stato di manutenzione della strada è stato concausa della
tragedia. (ANSA).
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