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Avevano messo in piedi un giro di spaccio capace di vendere droga a Torpignattara, Primavalle, Acilia e nella zona della Marranella. Un gruppo che aveva basi di stoccaggio, utilizzava alcuni bar per organizzare summit operativi e la capacità di gestire la compravendita di marijuana, hashish e cocaina.
Un gruppo strutturato con legami importanti. Sia con esponenti della criminalità organizzata albanese a Roma (Elvis Demce e Arbe Riccardino Zogu), ma anche personaggi insospettabili come una nota cantante albanese. A smantellarlo, gli investigatori della squadra mobile di Roma e Viterbo, gli agenti del reparto prevenzione crimine e il personale della direzione distrettuale antimafia che hanno ricostruito una filiera dello spaccio permettendo al gip del tribunale di Roma, di emettere una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 9 persone ritenute altamente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico, alla cessione e alla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Tredici le persone indagate.
A gestire il gruppo italo albanese che aveva base ad Acilia, due uomini. La banda, secondo quanto ricostruito, acquistava droga anche dall’estero e la trasportava a bordo di auto intestate a terze persone. Poi la “merce” veniva nascosta in casa o in alcuni box, prima di essere venduta. Diverse, inoltre, le basi logistiche deputate allo stoccaggio dello stupefacente, tra le quali un ampio locale seminterrato, individuato in zona Torrevecchia, adibito dal gruppo a magazzino centrale. Nel corso dell’indagine sono stati sottoposti a sequestro complessivamente 5 chili di cocaina, 43 chili di marjuana e 82 chili di hashish.
Il pugile amico di Diabolik e la cantante albanese
Tra gli arrestati c’è anche Bardi Petrit, anche lui albanese. Il pugile dilettantistico, detto ‘Titty’, nel 2015 era già stato coinvolto in indagini della finanza che lo avevano protagonista anche della banda di Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, il capo ultrà Laziale ucciso nell’agosto 2019. Aveva il compito di fare da guardia spalla e riscuotere crediti.
Tra i 13 indagati spicca il nome di Lila Elsa, 41 anni, una cantante molto nota in Albania, che teneva la contabilità dello spaccio. Elsa Lila, anche lei arrestata, nel 2003 aveva cantato nella categoria Giovani di Sanremo e nel 2014 aveva ricoperto il ruolo di giudice nella quarta edizione di “The Voice of Albania”.
All’appello mancano due persone, una è morta. Un albanese invece è attivamente ricercato anche all’estero e si avvaleva della collaborazione non solo di connazionali – deputati al confezionamento, stoccaggio e spaccio dello stupefacente, alle consegne e alla tenuta della contabilità – ma anche di cittadini italiani, spesso acquirenti con compiti di “retta” o fornitori.
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