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MEDIOLANUM FORUM DI ASSAGO (MI) – Gigi Datome apre la ripresa con la tripla del +9, rintuzzata, poco dopo, da un paio di liberi di Malcolm Delaney. Milano tocca il +11 (42-31), massimo vantaggio, il terzo in doppia cifra dopo un buon primo tempo concluso forse con un margine minore di quanto meritato (37-31). La partita sembra ormai indirizzata. Il Monaco non segna per quasi cinque minuti. Invece, quasi dal nulla, arriva una mazzata stordente. L’Olimpia incassa un break devastante di 1-20, incapace di trovare un singolo canestro dal campo dopo quella bomba di Datome. Il Monaco azzanna balzando sul +8 all’ultimo riposo (43-51) e tiene le mani ben salde sul manubrio di una partita (e una vittoria) che vale l’ipoteca sulla qualificazione ai playoff.
L’Armani spreca, oltre al +11, un’occasione ghiottissima per risalire al secondo posto in classifica, complice il ko inopinato del Real Madrid sul parquet di Oaka contro il Panathinaikos. Ri-scivola, invece, in quarta piazza (18-9), a pari merito con Olympiacos e lo stesso Real, ma in svantaggio negli scontri diretti. La Top 4 si deciderà soltanto nell’ultima partita, che l’Olimpia affronterà in trasferta a Villeurbanne, campo stregato, dove non ha mai vinto nell’era dell’Eurolega moderna.
Eurolega
Messina: “Nel secondo tempo ci siamo smarriti con errori superficiali”
28 MINUTI FA
Mike James gioca, come previsto, una mole incalcolabile di palloni. Ma lo fa da MVP. Dopo qualche titubanza iniziale, costruisce gioco e punti come un martello infaticabile. The Natural non si può fermare. Nemmeno quando Hines gli assesta un colpo al volto che lo costringe a un breve riposo in panchina. Chiuderà con 19 punti, 7 assist e 4 rimbalzi, mettendo le mani in tutte le giocate importanti.
Il tandem decisivo è quello con costruito con Donta Hall. Senza Dinos Mitoglou (squalificato) e Nik Melli (assente dell’ultim’ora per problemi gastro-intestinali), Milano non ha peso, qualità ed esperienza in area. Coach Sasa Obradovic se ne accorge rapidamente, sguinzagliando il big-man più atletico e verticale del campionato. 16 punti, immacolato al tiro (6/6 da due, 4/4 in lunetta), 8 rimbalzi e la stoppata decisiva sulla tripla di Pippo Ricci per il -3 a poco meno di 2′ dalla sirena.
L’atletismo del Monaco imbriglia l’attacco dell’Olimpia dopo un buon primo tempo, caratterizzato da ottime percentuali nel tiro da fuori e dal mid-range. Ma quando i ferri iniziano a risuonare, Milano non ha frecce in faretra cui attingere per cambiare spartito. Entrare in area è una fatica immane (soltanto 12/31, 39%, nessun canestro da due nel terzo periodo fatale). E l’ottimo 7/17 dall’arco del primo tempo sfuma in un 11/29 finale. Discreto, sì, ma non sufficiente quando il deficit a rimbalzo è pesante (32-40) e la lunetta porta pochissimo in dote (soltanto 6/11 contro il perfetto 16/16 avversario).
Nelle pieghe della partita si insericono gli altri guastatori del Monaco. La squadra di coach Obradovic gioca una pallacanestro rapida e fluida, punendo a più riprese sui ribaltamenti di lato e in penetrazione. Con le attenzioni concentrate su James, si possono scatenare Paris Lee (10) e Dwyane Bacon (8), entrambi importantissimi come bocche da fuoco aggiuntive nel terzo periodo.
L’Olimpia gioca, nel complesso, una partita contraria a quelle viste contro Efes e Bayern, incapace di proseguire nel secondo tempo il buon approccio iniziale. La difesa perde solidità senza Nik Melli al fianco di Kyle Hines, e la regia tende a sfumare con il trascorrere dei minuti. Malcolm Delaney, spettacolare in una prima metà di gara di enorme saggezza cestistica, scompare di netto. E anche Sergio Rodriguez mostra fatica contro la rapidità e fisicità degli esterni avversari. Shavon Shields tiene la barca in linea di galleggiamento finché possibile. I suoi 22 punti con enorme varietà di soluzioni mostrano un giocatore completamente recuperato dopo il lungo stop per l’infortunio al polso. Ma, come raramente successo in stagione, a Milano sembrano mancare forza e compattezza di squadra. E, per la prima volta, si nota probabilmente la mancanza dello straordinario lavoro oscuro di Nik Melli come grandissimo equilibratore.
AX Armani Exchange Milano – AS Monaco 63-72
- Milano: Delaney 7, Shields 22, Datome 6, Bentil 8, Hines 8; Rodriguez 4, Tarczewski 1, Ricci 2, Hall 5, Daniels. N.e.: Biligha, Grant. All.: Messina.
- Monaco: James 19, Westermann, Diallo 6, Motum 3, Motiejunas 6; Lee 10, Bacon 8, Motum 3, Ouattara, Hall 16. N.e.: Andjusic, Boutsiele. All.: Obradovic.
La classifica di Eurolega senza le tre squadre russe:
1. | FC Barcellona* | 21 | 5 |
2. | Real Madrid* | 18 | 9 |
3. | Olympiacos Pireo* | 18 | 9 |
4. | AX Armani Exchange Milano* | 18 | 9 |
5. | Maccabi Playtika Tel Aviv* | 15 | 11 |
6. | Anadolu Efes Istanbul | 14 | 11 |
7. | AS Monaco | 14 | 13 |
8. | FC Bayern Monaco | 12 | 12 |
9. | Stella Rossa mts Belgrado | 11 | 14 |
10. | Alba Berlino | 11 | 14 |
11. | Bitci Baskonia Vitoria-Gasteiz | 11 | 16 |
12. | Fenerbahçe Beko Istanbul | 9 | 16 |
13. | Panathinaikos Opap Atene | 8 | 18 |
14. | LDLC Asvel Villeurbanne | 8 | 19 |
15. | Zalgiris Kaunas | 7 | 19 |
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28 MINUTI FA
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