Sab. Nov 23rd, 2024

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A fine primo tempo, Milano ha incassato 51 punti e 10 triple. Il tabellone recita un mesto e scoraggiante -15. La linea di tendenza è sinistramente coincidente con quanto visto due giorni fa a Tel Aviv, quando il pessimo approccio aveva permesso al Maccabi di scavare un divario poi irrecuperabile. La difesa è blanda è porosa, specialmente sul pallone e sul perimetro. L’attacco ancora frenato, nonostante l’Efes sia tutto fuorché una muraglia insormontabile. L’unica differenza è nel modo in cui l’Olimpia viene sballottata. A Tel Aviv esplose il festival delle schiacciate, con un numero esorbitante di conclusioni facili al ferro. A Istanbul, invece, sono di moda le sparatorie dell’arco.
Quando gli animi sembrano ormai assuefatti al peggio, la sosta negli spogliatoi ribalta aspetto e inerzia in maniera totale. Milano torna in campo sfoderando la difesa marmoreasu cui aveva puntellato quella lunga serie di vittorie tra gennaio e febbraio. E in attacco, con la regia affidata alle sole di mani di Sergio Rodriguez, si riscopre squadra in grado di giocare e vincere anche partite ad alto ritmo, agli 80. Il parziale del secondo tempo è surreale, soprattutto se confrontato con quanto visto nei venti minuti precedenti. Milano tiene l’Efes a soli due punti nei primi sette minuti, mettendo già la testa avanti all’ultimo intervallo con un break di 10-26. E nel quarto periodo, quando la pressione torna a salire a livelli d’allarme, ha testa ed energie per cancellare il rombo assordante della Sinan Erdem Sports Hall e mantenere vive le stesse sensazioni positive. La difesa non concede varchi. E l’attacco costruisce una lunga serie di tiri ad alta percentuale individuando e sfruttando ogni minimo vantaggio, anche in situazioni di single-coverage da post-up.

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L’artefice della trasformazione è Sergio Rodriguez, MVP con 12 punti e 8 assist. Il Chacho porta una lunghissima ventata di aria fresca all’attacco asfittico biancorosso, venendo in soccorso a un Malcolm Delaney ancora confusionario nella prima metà di gara. Dopo tante settimane, si vede una Milano capace di sfoderare una lunga lista di armi offensive, anche in assenza di Dinos Mitoglou. Nik Melli (10+6 rimbalzi) e Kyle Hines (9+4) danno profondità e dimensione nel verniciato, infilandosi nei varchi aperti da un Efes poco compatto. Sul perimetro, torna a brillare Shavon Shields (12+5 assist), vero go-to-guy super-affidabile nel secondo tempo per quella sua capacità ritrovata di costruire gioco e azioni dal palleggio. Al suo fianco emergono Devon Hall (13), spaziale anche in marcatura sul pallone, e Gigi Datome, protagonista di una delle sue migliori partite dell’anno in Eurolega. Superati i problemi al ginocchio, Datome segna 14 punti con una varietà infinita di soluzioni, tornando a vestire i panni della bocca da fuoco d’esperienza e versatile mancata tantissimo all’Olimpia nelle ultime settimane.

Devon Hall in azione contro Rodrigue Beaubois, Anadolu Efes Istanbul-AX Armani Exchange Milano, Eurolega 2021-22

Credit Foto Getty Images

Ma i meriti di Milano vanno affiancati ai problemi evidenti che hanno frenato l’Efes in questa stagione molto altalenante (14-11 in classifica). La squadra di coach Ergin Ataman ha perso chimica e consistenza mentale rispetto alla corazzata dello scorso anno, ritrovandosi incapace di reagire di fronte alle difficoltà. La compattezza difensiva è lontanissima dagli standard della parte finale della passata stagione, segnata da quella rimonta straordinaria e conclusa con il titolo sollevato a Colonia. E il sistema offensivo, una volta tolte le invenzioni di Vasilije Micic (comunque eroico con 27 punti) e Shane Larkin (ancora imbavagliato in un momento di involuzione), si mostra nudo, senza altre frecce in faretra.

La vittoria a Istanbul, la seconda consecutiva dopo il tabù spezzato lo scorso anno, rilancia Milano al terzo posto in classifica con un bilancio di 17-8 e mette una serissima ipoteca sulla Top 4 finale, importantissima per godere del vantaggio del fattore-campo nei playoff. Dopo una lunga serie di trasferte chiuse con un record di 2-3 (9-7 il bottino lontano da Assago), l’Armani tornerà al Forum per affrontare un nuovo doppio turno contro altre due avversarie in lizza per un piazzamento nella post-season. Martedì 29 marzo sarà remake della scorsa serie-playoff contro il Bayern Monaco di coach Andrea Trinchieri, mentre giovedì 31 arriverà l’AS Monaco del grande ex, Mike James.

Anadolu Efes Istanbul – AX Armani Exchange Milano 77-83

  • Efes: Micic 27, Beaubois 4, Bryant 2, Moerman 16, Dunston 9; Simon, Anderson 5, Larkin 10, Gazi, Pleiss 4. N.e.: Saybir, Petrusev. All.: Ataman.
  • Milano: Delaney 3, Shields 12, Datome 14, Melli 10, Tarczewski 4; Hines 9, Bentil 3, Rodriguez 12, Grant, Ricci 3, Hall 13. N.e.: Daniels. All.: Messina.

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