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Forte rialzo oggi per le Borse europee, spinte dall’ottima performance dei listini asiatici (in particolare dei titoli tecnologici, con Alibaba e Jd.com in testa), grazie ai segnali arrivati da Pechino di voler fornire pi supporto e stabilit all’economia cinese in fase di rallentamento.
Le Borse europee si mostrano euforiche anche sulla speranza di un compromesso tra Mosca e Kiev, che secondo il Financial Times avrebbero fatto importanti progressi su una bozza che stabilisce un piano di pace formato da 15 punti, comprendenti il cessate il fuoco e il ritiro russo se l’Ucraina dichiarer la neutralit e accetter i limiti alle forze armate. L’andamento dei mercati influenzato anche dalla riunione della Fed, che dovrebbe alzare i tassi di 25 punti base, oltre a pubblicare le nuove previsioni economiche.
L’indice d’area stoxx 600 guadagna il 3,6%. A Milano il Ftse Mib sale ora del 3,32%. Toniche anche Parigi (+4,3%), Francoforte (+4%), Londra (+1,6%) e Madrid (+2,5%).
Piazza Affari e Wall Street
Milano allunga il passo a +3,32% con i Ftse Mib a 24.244,01 punti. (qui le quotazioni in tempo reale). Strappano Unicredit (+7,5%), St (+7,05%) Moncler (+7,51%). Volano le banche con Intesa (+7,2%), Unicredit (+8,1%), Banco Bpm (+7%), Bper (+6,1%). Soffrono Leonardo, maglia nera del listino con una flessione del 2,98%, e i petroliferi, con Tenaris (-2,09%), Eni (-0,60%) e Saipem (-0,41%). Fra le utility perdono oltre un punto percentuale Terna ed Hera. Lo spread tra Btp e Bund scende a 151 punti (qui lo spread in tempo reale) con il rendimento del decennale italiano all’3,44%. Wall Street apre positiva in attesa della Fed. Il Dow Jones sale dello 0,84% a 33.840,10 punti, il Nasdaq avanza dell’1,40% a 13.132,82 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,98% a 4.304,43 punti.
Materie prime e cambi
Fra le materie prime il petrolio Wti perde mezzo punto percentuale a 95,8 dollari al barile e il Brent cede un punto a 98,5 dollari. Il gas ad Amsterdam poco mosso (+0,25%) con il prezzo che viaggia a 115 euro MWh. Tra i metalli, il nichel tornato alle contrattazioni a Londra perdendo il 5%. Stabili oro (+0,17%) e argento (-0,18%). Gli scambi sono durati pochi secondi e per un problema tecnico, relativo al tetto al ribasso pari al 5% posto alle quotazioni, le contrattazioni sono state nuovamente sospese. Sul fronte dei cambi in recupero il rublo. La moneta russa che prima della guerra in Ucraina trattava a 75 sulla divisa americana, viene scambiata a 100 sul biglietto verde e a 109 sull’euro che a sua volta passa di mano a 1,099 sul dollaro.
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