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(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Messe definitivamente da parte le incertezze delle prime battute, le Borse europee accelerano il passo, cercando spunti per guardare alla guerra in Ucraina con meno apprensione. Positiva è stata la reazione da parte dei mercati alle parole di un funzionario di Kiev, secondo cui le delegazioni di Russia e Ucraina sono pronte a proseguire i colloqui in presenza, in Turchia, e non in forma virtuale come successo negli ultimi giorni. Gli incontri si dovrebbero tenere dal 28 al 30 marzo. Questo dopo che nel fine settimana il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto pronto a discutere della neutralità dell’Ucraina nell’ambito di un potenziale accordo di pace con Mosca. Proprio questa è una delle richieste considerate imprescindibili dal Cremlino. Resta comunque la preoccupazione per gli sviluppi militari del conflitto, con Berlino che pensa a uno scudo antimissile e il presidente americano Joe Biden che nel weekend ha alzato i toni, definendo il suo omologo russo Vladimir Putin «un macellaio» che «non deve restare al potere», salvo poi fare in certa misura marcia indietro.
Così sono tutti in netto aumento il FTSE MIB di Milano, il CAC 40 di Parigi, il DAX 40 di Francoforte, l’IBEX 35 di Madrid, il Ftse 100 di Londra e l’AEX di Amsterdam. Aperta la Borsa di Mosca , dove tornano a essere scambiati tutti i 50 titoli del Moex, il listino principale, pur se con delle limitazioni (per esempio sono ancora vietate le vendite allo scoperto): l’indice Moex perde il 2% circa. Questo mentre il ritorno del Covid in Asia, con Shanghai in lockdown, fa scivolare i prezzi del greggio e il tema inflazione mette pressione sui titoli di Stato: per la prima volta dal 2006 si è invertita negli Usa la curva dei rendimenti e la scadenza a 5 anni rende di più di quella a 30. In Giappone, il NIKKEI 225 di Tokyo ha chiuso in calo frenato dall’andamento dei titoli della chimica e dell’elettronica.
Occhi su Tim, la migliore è Saipem. Occhi su Generali
A Piazza Affari riscatto Saipem dopo il piano e la manovra finanziaria, che avevano fatto scivolare le quotazioni. Focus su Telecom. In una nota il gruppo ha precisato che proseguono le “interlocuzioni con Kohlberg Kravis Roberts (Kkr) al fine di acquisire le indicazioni necessarie per giudicare concretezza, attualità e attrattività della manifestazione non vincolante ed indicativa di interesse inviata in data 17 novembre 2021”. Tim precisa inoltre che lo scorso 25 marzo “e’ stata ricevuta dal fondo Cvc una proposta non vincolante, avente ad oggetto l’acquisto di una partecipazione di minoranza in una società, da costituire in caso di perfezionamento dell’operazione, nella quale sarebbero incluse le attività della divisione Enterprise di Tim (cioè connettività e servizi Ict) oltre a quelle di Noovle, Olivetti, Telsy e Trust Tecnologies”. La proposta sarà sottoposta “alle determinazioni di competenza del cda di Tim”, conclude la nota. Vivace Generali, dopo che, come riferito domenica da Il Sole 24 Ore, la commissione banche ha convocato il Ceo Donnet per chiedere chiarimenti su sette punti tra cui liste, governance, azioni, dividendi e programmi.
Petrolio giù con lockdown Shanghai, in calo anche il gas
Brusca frenata per il petrolio a causa delle preoccupazioni sulla domanda che arrivano dall’Asia. In Cina la città di Shanghai ha deciso di introdurre un lockdown in due fasi per fare fronte al nuovo rialzo dei contagi di Covid-19, cosa che ha innescato forte incertezza su un possibile indebolimento della richiesta di energia. ‘Le nuove restrizioni hanno innescato un’ondata di vendite, gli investitori sono delusi perche’ pensavano che le chiusure a Shanghai, una citta’ con 26 milioni di persone, sarebbero state evitate’, hanno detto gli analisti di Fujitomi Securities. Dopo i rialzi della settimana scorsa, la prima in aumento dopo due ottave di ribassi (+11,5% il Brent e +8,8% il Wti), il petrolio torna quindi a scendere: i contratti scadenza maggio del Wti arretrano a 109 dollari al barile, quelli del Brent di pari scadenza scendono a 116 dollari. In calo anche i prezzi del gas quotato sul mercato europeo sulla proposta Usa di rifornire l’Europa per ridurre la dipendenza dalla Russia: i contratti aprile scambiati ad Amsterdam calano del 5% a 96,1 euro al megawattora.
Governativi sotto pressione: si inverte curva Treasury Usa
Il rientro delle banche centrali dalle politiche ultra espansive è seguito dagli investitori che stanno vendendo velocemente le obbligazioni e spingono sui rendimenti. La curva dei rendimenti dei titoli di Stato Usa, tra 5 e 30 anni, si è invertita per la prima volta dal 2006 con i rendimenti delle scadenze brevi e medie superiori a quelli a lunga scadenza. Il rendimento del 10 anni americano supera il 2,5%. In Europa il rendimento del Bund tedesco a 10 anni aggancia lo 0,6% e quello del BTp è a 2,1% con lo spread che si allarga a oltre 150 punti.
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