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La condanna per le atrocità russe a Bucha, Irpin e altre località ucraine è unanime tra i Paesi dell’Unione Europea, ma quando si tratta di tagliare il cordone ombelicale del gas che lega l’Ue a Putin l’unanimità svanisce come nebbia mattutina. A riportare l’Europa al suo dilemma è il niet della Germania all’ipotesi di un embargo del gas russo, dopo l’incauta apertura avanzata ieri dalla ministra della Difesa Christine Lambrecht.
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