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Si ferma a 8,5 centesimi contro i 15 di cui si parlava nelle scorse ore, stando alle bozze, il taglio delle accise previsto dal decreto legge con le misure urgenti per contrastare gli effetti della crisi ucraina. Il risultato per i consumatori sarà minimo: calcolando anche l’Iva, uno sconto alla pompa di 10,3 centesimi al litro. E solo per un mese. Durante il consiglio dei ministri, iniziato con oltre un’ora di ritardo poco prima delle 20, fonti ministeriali hanno però fatto sapere che nel decreto ci sarà “anche altro”. L’accisa sulla benzina, va ricordato, ammonta a 72,8 centesimi di euro per ogni litro (la seconda più alta d’Europa) e quella sul gasolio è la più esosa della Ue, 61,7 cent al litro. L’intervento previsto dall’articolo 1 del decreto le farebbe scendere a 64,3 e 53,2 rispettivamente. Trascorsi 30 giorni, il governo si riserva poi di applicare per la prima volta la cosiddetta accisa mobile prevista dalla legge finanziaria per il 2008, cioè la possibilità di ridurla temporaneamente mano a mano che gli aumenti della materia prima fanno salire le entrate Iva. La Francia, per fare un confronto, ha varato un taglio di 15 centesimi fino ad aprile.
Resta da capire se il governo Draghi varerà un prelievo sugli extra-profitti dei big della produzione e distribuzione di energia da fonti fossili, a cui ha aperto anche la Commissione Ue nel suo piano RePower Eu, anche se il quadro degli interventi a livello europeo si definirà solo al Consiglio Ue del 24 e 25 marzo. Finora l’esecutivo ha deciso di colpire solo quelli che producono da fonti rinnovabili.
Estensione del bonus sociale – Oltre 5 milioni di famiglie, circa un milione in più, avranno un aiuto per le bollette grazie all’estensione del bonus sociale: sarebbe questo, secondo quanto si apprende da fonti ministeriali, uno dei punti affrontati nel corso della cabina di regia tra Mario Draghi e i capidelegazione. L’attuale tetto Isee, oggi a 8.200 euro, verrà alzato a 12mila euro consentendo di “proteggere” circa 5,2 milioni di famiglie, rispetto ai 4 milioni attuali.
Bonus alle aziende per l’acquisto di energia e gas – Arrivano i crediti d’imposta destinati alle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. “Alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kw”, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica, “è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto della componente energia, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta”, la cui somma nelle bozze è ancora da definire. Il bonus per l’acquisto di gas naturale è a sua volta previsto per le imprese “diverse da quelle a forte consumo di gas” ed è riconosciuto “a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto” del prodotto.
I crediti di imposta già riconosciuti con l’ultimo decreto Bollette alle imprese energivore e a forte consumo di gas naturale saranno inoltre cedibili “ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo”.
La rateizzazione delle bollette – La bozza prevede che “al fine di contenere gli effetti economici negativi derivanti dall’aumento dei prezzi delle forniture energetiche, le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai relativi fornitori con sede in Italia la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici, relativi ai mesi di maggio e giugno 2022, per un numero massimo di rate mensili non superiore a ventiquattro“.
Multe fino a 5mila euro a chi non giustifica rincari – Il Garante per la trasparenza dei prezzi (“Mister prezzi”) potrà “richiedere alle imprese dati, notizie ed elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di prezzo”. Chi non risponde entro 10 giorni dalla richiesta – si legge ancora nel testo – rischia “l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di euro 500 ad un massimo di euro 5.000″.
Aumenta il fondo per la riduzione dei pedaggi – “Al fine di sostenere il settore dell’autotrasporto in considerazione degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici”, il fondo per la riduzione dei pedaggi “è incrementato di 20 milioni di euro per l’anno 2022”. Giovedì sera al tavolo sul caro carburanti al Mims con le sigle dell’autotrasporto era stato raggiunto un accordo per la firma di un protocollo d’intesa, con l’obiettivo di evitare scioperi.
Stop a servizi e aggiornamenti di aziende informatiche russe – “Diversificare l’utilizzo” dei sistemi informativi e dei servizi informatici delle amministrazioni pubbliche affinché “le aziende produttrici di prodotti e servizi tecnologici di sicurezza informatica legate alla Federazione Russa non siano in grado di fornire servizi e aggiornamenti ai propri prodotti appartenenti alle categorie individuate, in conseguenza della crisi in Ucraina”.
Buoni benzina esentasse fino a 200 euro – Si prevede che “l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore non concorre alla formazione del reddito”.
Più cig per le aziende in difficoltà – Più cassa integrazione per le imprese che nel 2022 si troveranno a fronteggiare “situazioni di particolare difficoltà economica”. Stanziati 150 milioni per concedere altre settimane di Cig in deroga a chi non possa più ricorrere “ai trattamenti ordinari di integrazione salariale”. Le settimane di Cassa in deroga andranno utilizzate entro il 31 dicembre 2022. L’Inps monitorerà la spesa e raggiunto il limite dei 150 milioni non accoglierà più le domande.
Golden power rafforzato – “Ai fini dell’esercizio dei poteri speciali” sul Golden power, si legge nel testo, “costituiscono attività di rilevanza strategica per il sistema di difesa e sicurezza nazionale i servizi di comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G”. “Ulteriori beni, rapporti, attività e tecnologie rilevanti ai fini della sicurezza cibernetica, ivi inclusi quelli relativi alla tecnologia cloud, possono essere individuati con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro per lo sviluppo economico, il Ministro dell’interno, il Ministro della difesa, il Ministro per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, ove nominato, e con gli altri Ministri competenti per settore, e sentita l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale”.
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