La Champions resta lontana, ma l’Atalanta si rimette in corsa per contendere l’Europa League alla Roma. Dopo la frenata con i giallorossi e il pari con Genoa, la squadra di Gasperini si rimette a correre al Dall’Ara, nonostante rotazioni ridotte all’osso: merito del lampo di Cisse, attaccante classe 2003 della Primavera, un ragazzo fuggito dalla Guinea e che fino a pochi mesi fa giocava in Seconda Categoria nell’ASD Rinascita Refugees, squadra pugliese che ha l’obiettivo di accogliere e integrare ragazzi richiedenti asilo.La cronaca
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Reti: nel st 37′ Cisse (ANSA)
Questa sera Cisse è entrato nella ripresa al posto di uno spremuto Muriel e ha segnato con rasoterra mancino sfruttando l’errore di Hickey, che lo ha tenuto in gioco sul passaggio di Pasalic. Gol e assist entrano dalla panchina, a dimostrazione di come il tecnico nerazzurro riesca a incidere nonostante stanchezza e assenze. L’Atalanta non molla, il Bologna invece continua nella sua brusca frenata (9 punti nelle ultime 14 gare), crollando nella ripresa, proprio quando pareva poter prendere in mano le redini del match: per i rossoblù, solo fischi, dopo la fine del match, con aria di contestazione. Il primo tempo è un monologo atalantino rotto dal Bologna solo al minuto 43, quando il contropiede orchestrato da Soriano e rifito da Arnautovic libera Orsolini, solo davanti a Musso dopo aver messo a sedere Djimsiti: ma il numero 7 rossoblù non angola molto la conclusione sul secondo palo e consente a Musso la parata. Incredibile ma vero, è questa la più grossa occasione su azione del primo tempo, che vede l’Atalanta dominare, ma sfiorare il gol al minuto 31 da azione di angolo, con Scalvini che spara sul palo la torre area di Dijmsiti.
Theate e Soumaoro, invece, si prodigano in due chiusure provvidenziali su Pessina sui cross di Hateboer e Muriel, murando altrettante conclusioni a botta sicura tra il 17′ e il 37′. Occasioni a parte, è un primo tempo giocato a bassi ritmi, quello tra Bologna e Atalanta, con rare accelerazioni: in casa atalantina si sente la stanchezza del turno infrasettimanale europeo e le tante assenze (Boga, Malinovskyi, Miranchuk, Zapata e Ilicic), il Bologna paga invece le insicurezze derivanti dal lungo periodo no (9 punti nelle ultime 13 giornate), le tensioni scatenate dal ritorno di Saputo, che non ha nascosto il malumore per i risultati che non arrivano, con le assenze (Dominguez, Kingsley, Santander, Bonifazi, Sansone e Mbaye) che sono l’unico punto in comune con l’Atalanta, che lamenta pure un mancato rigore al 25′ su contatto De Silvestri-Pezzella. Nella ripresa, Arnautovic spreca al 5′ a tu per tu con Musso, l’Atalanta risponde con Koopmeiner (tiro fuori), ma il Bologna cresce e sfiora la rete con Orsolini. Fino ai cambi e alla rete di Cisse, che gira la partita, che la Dea non chiude solo per un fuorigioco di Cisse per sul 2-0 di Pasalic. L’Atalanta passa al Dall’Ara: la Champions è lontana 7 lunghezze, ma la Dea resta in corsa per l’Europa.