Bologna, 8 marzo 2022 – È partito l’8 marzo lo switch off dell’alta definizione in tutta Italia. Significa che i canali nazionali saranno trasmessi nella nuova codifica Mpeg-4 (cioè in hd, o alta definizione) e che ci sarà per questo anche un riposizionamento sia dei canali come Rai, Mediaset e La7, ma anche delle tv locali. In breve, i canali in hd che sono sempre stati posizionati dal 500 in poi verranno trasferiti nelle prime posizioni (quindi dall’1 al 20), mentre i programmi che non passarenno al nuovo segnale ma rimarranno con la codifica precedente (la Mpeg-2) saranno raggiungibili sempre dal numero 500 in poi. Tutti i canali che saranno trasmessi con la nuova codifica Mpeg-4 potranno essere visualizzati correttamente solo da televisori e decoder in grado di supportare l’hd (cioè l’alta definizione).

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Come verificare che la propria tv funzioni

Per verificare che la propria televisione funzioni e sia compatibile con l’hd, basta provare a vedere se i canali già disponibili in hd funzionano. Se si vede Rai1 Hd sul canale 501, Canale5 Hd sul 505 o La7 Hd sul 507, significa che la tv funziona correttamente. È compatibile con l’Hd anche se si vede uno solo di questi canali. 

Diversamente, se non si vedono e non si ha intenzione di cambiare la tv, basterà comprare un decoder apposito. Al momento del passaggio alla nuova tecnologia trasmissiva, si dovrà effettuare la risintonizzazione del proprio televisore o decoder, nel caso non avvenga in modalità automatica.

Il bonus tv e il costo di un decoder Dvb-T2

C’è un bonus tv-decoder messo a disposizione dal Mise, che è uno sconto fino a 30 euro sul prezzo del nuovo televisore o decoder. Se il prezzo di vendita è inferiore, il bonus lo coprirà interamente. Un’agevolazione che sarà disponibile fino al 31 dicembre 2022 ed è richiedibile dalle famiglie con ISEE fino a 20 mila euro. I prezzi dei decoder compatibili con gli standard DVB-T2 – HEVC Main10 partono, nella versione più economica, da cifre di 25, 26 euro o 30 euro.

Il passaggio all’alta definizione in Emilia Romagna: il calendario

In Emilia-Romagna ci sono zone in cui questo processo è già stato pianificato e dovrebbe essersi concluso, come in Val Tidone (parte della provincia di Piacenza) il 19 gennaio 2022 o sull’alto Appennino emiliano-romagnolo e sul medio Appennino forlivese (quindi parte della provincia di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena) tra il 2 e il 4 marzo 2022.

Lo switch off, invece è in corso (nei giorni 7-11 marzo) in parte della provincia di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna.
Infine, la risintonizzazione si avvierà il 14 marzo nell’alto Appennino forlivese e fesenate (quindi in parte della provincia di Forlì-Cesena) e a Rimini e provincia.