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L’allenatore giallorosso parla in conferenza stampa alla vigilia della partita di Conference League: “A parte Abraham, non abbiamo attaccanti con profili da tanti gol”
Quasi infastidito, scocciato, sicuramente non disponibile come nei giorni migliori. José Mourinho si è presentato così alla vigilia della gara del Vitesse (tanto di chiedere dopo appena due domande all’ufficio stampa quante altre ce ne fossero ancora), per poi sciogliersi in un bel sorriso alla fine, quando gli viene chiesto se domani giocherà Zaniolo o meno. “Ma perché mi chiedete proprio di lui?”, dice l’allenatore della Roma. “Sono curioso, perché Zaniolo e non un altro? Nicolò ha già riposato 25 minuti ad Arnhem”. E poi altrettanti a Udine, domenica scorsa. E allora sarà in campo? “Questo non lo so”, dice Mou.
Niente Lazio
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Quindi si riparte dal via, dove Mourinho si è prima di tutto lasciato andare a un pensiero sulla guerra in Ucraina. “Di politica non parlo pubblicamente, ma una cosa la voglio dire: stop alla guerra. E se dovesse servire lo riporterò anche ogni giorno, anche urlandolo in caso. Stop alla guerra in Ucraina e a tutte le altre guerre”. Poi si ritorna alla Conference League e al Vitesse, in una settimana particolare, che vedrà la Roma impegnata domenica prossima anche nel derby. “Ma l’unica partita che mi interessa è il Vitesse, non la Lazio – dice Mou -. Domani se vinciamo o pareggiamo siamo ai quarti di finale, se perdiamo siamo fuori. Non mi interessa altro, penso solo a questa gara”. L’1-0 dell’andata, tra l’altro, mette quasi al sicuro i giallorossi. “Ad Arnhem abbiamo giocato per vincere, come fosse una gara secca. E domani faremo lo stesso, anche se sappiamo che ci potrebbe bastare il pareggio per passare il turno”.
Senza Lewa
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Se poi gli attaccanti iniziassero anche a segnare sarebbe meglio per tutti. Nella Roma, infatti, se non fa gol Abraham davanti non fa gol quasi nessun altro. “Però vi chiedo: sono attaccanti che hanno sempre fatto gol e ora non segnano o attaccanti che hanno fatto sempre pochi gol e stanno continuando cosi”. La seconda, ovviamente. “Ecco, la risposta è chiara”, dice Mou. Aggiungendo: “Non è che qui abbiamo Lewandowski che ora nella Roma non segna. Ma non è un problema di qualità, ma di profilo dei giocatori”.
Parla Rui
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Chiude la conferenza Rui Patricio, il portiere che ha messo in sicurezza i pali della Roma. “Quella con il Vitesse è una partita importante, l’occasione per continuare a lottare per vincere un titolo – dice il numero uno portoghese -. Dobbiamo crederci, le grandi competizioni si giocano sempre con ambizione e con la voglia di vincere. Domani abbiamo l’occasione per fare un passo avanti verso i nostri obiettivi e non possiamo sbagliarla. Il mio rendimento? Penso solo a lavorare, a migliorare, a crescere. Sto attraversando un buon momento di forma, e questo è uno stimolo per migliorare”. Chiusura con la difesa a tre o a quattro. “È ovviamente diverso giocare a 3 o a 4, anche per un portiere. Ma quel che conta davvero è l’organizzazione di gioco, poi sta a me adattarmi alla squadra. Nelle ultime 4 gare abbiamo preso solo un gol, ma il merito è di tutta la squadra, non solo mio. Adesso siamo in un buon momento difensivo e dobbiamo continuare su questa linea”. A iniziare da domani.
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