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Prima di schiantarsi sul Monte Legnone, l’aereo militare Alenia Aermacchi M-346, testato da Leonardo in previsione della consegna definitiva ad Aereonautica Militare Italiana, ha ripetutamente sorvolato la provincia di Sondrio, spingendosi dall’Alto Lario fino ai cieli sopra ad Ardenno. Dalle ore 11,10 circa fino alle ore 11,35 i radar, prima di perdere il contatto, ne segnalavano la presenza in Valtellina.
Il perchè è presto spiegato. Dal 2009 la Valtellina, con l’area nord del Lago di Como, le Alpi Orobie, la Valsassina, oltre che le valli svizzere di Mesolcina, Bregaglia, Valposchiavo e Alta Engadina, è considerata ‘Cross Border Area’. Uno spazio aereo transfrontaliero, utilizzabile dall’aeronautica di Italia e Svizzera, per attività di addestramento congiunte o singole.
Il sorvolo della Valtellina prima dello schianto (Flightradar 24)
La zona di allenamento aereo, a cavallo della frontiera, è lunga 70 chilometri e larga 45 chilometri, e si sviluppa attorno al Pizzo Bernina. Sono dell’autunno 2020 gli accordi bilaterali sottoscritti da Aeronautica Militare Italiana e la Forza Aerea Svizzera. Inoltre, i virtù di tale intesa, l’Aeronautica Militare garantisce la sicurezza dello spazio aereo svizzero, in gergo tecnico “air policing”.
La firma degli accordi bilaterali nel 2020
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