Sono 74.350 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 73.195. Le vittime sono invece 154, in calo rispetto alle 159 di ieri. Sono 514.823 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 486.813. Il tasso di positività è al 14,4%, in calo rispetto al 15% di ieri. Sono 476 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 8 in più di ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 47. I ricoverati nei reparti ordinari sono 9.981, ovvero 83 in più rispetto a ieri.
Sono 1.271.487 le persone attualmente positive al Covid, 5.557 in meno nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. In totale sono 14.719.394 gli italiani contagiati dall’inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 159.537. I dimessi e i guariti sono 13.288.370, con un incremento di 82.443 rispetto a ieri.
E’ in lieve calo l’incidenza settimanale dei casi di Covid a livello nazionale: 836 ogni 100.000 abitanti (25/03/2022 -31/03/2022) contro 848 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente. Nel periodo 9 – 22 marzo 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 1,24 (range 1,14 – 1,31), in aumento rispetto alla settimana precedente (quando è stato pari a 1,12) e con un range che supera la soglia epidemica anche nel limite inferiore, a livelli mai così alti dalla fine di dicembre.
Era dallo scorso fine dicembre che l’indice di trasmissibilità Rt non superava il valore di 1,24. Il valore di Rt si era infatti mantenuto sempre sotto 1,24 nei mesi di ottobre e novembre scorsi. E’ poi schizzato in alto nel monitoraggio del 7 gennaio 2022 relativo al periodo 15 dicembre -28 dicembre 2021, registrando un valore medio calcolato sui casi sintomatici pari a 1,43 con un range compreso appunto tra 1,23 e 2.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 4,7% contro 4,5% della settimana precedente. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 15,2% contro il 13,9% di sette giorni fa. E’ quanto emerge dal monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. I reparti di area medica superano dunque il livello della soglia di allerta fissato al 15%.
E’ l’Umbria la regione con l’incidenza piu’ alta, 1.314, seguita dalla Puglia con 1.281 e dall’Abruzzo con 1.167 rispetto al valore medio nazionale di 836 casi ogni 100 mila abitanti. Il valore piu’ basso con 345 in Valle d’Aosta. Per l’area medica e’ sempre l’Umbria con il valore piu’ alto di occupazione dei posti letto con 34,6%, seguita dalla Calabria 34,3% e la Basilicata rispetto al 15,2 di valore nazionale. Per le terapie intensive la Sardegna e’ al 10,3%, la Calabria a 10,1% e l’Abruzzo a 8,8% con un valore medio nazionale di 4,7%. Sono i dati al 31/3 della tabella sui valori decisionali.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (14% vs 15% la scorsa settimana). È stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37% vs 37%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (49% vs 49%). Emerge dal monitoraggio settimanale Iss-ministero della salute.