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Servirà ancora fino al 31 dicembre il green pass “super-rafforzato” – ottenuto con dose di richiamo obbligatoria o con tampone in aggiunta al green pass rafforzato – per l’accesso dei visitatori nelle Rsa e nei reparti di degenza degli ospedali.
Obblighi vaccinali ridotti
Il decreto 24/2022 segna anche una graduale uscita dagli obblighi vaccinali previsti per alcune categorie di lavoratori e per i cittadini ultracinquantenni.
L’obbligo del vaccino anti-Covid resta fino al 31 dicembre 2022 per il personale sanitario e delle Rsa, e fino al 15 giugno per il personale docente ed educativo delle scuole, come requisito essenziale per lavorare. C’è però una novità: gli insegnanti no vax non saranno sospesi dal servizio, ma dovranno essere adibiti ad attività di supporto alla scuola.
Il personale scolastico e universitario, del comparto difesa e sicurezza, della polizia penitenziaria, deve comunque completare il ciclo vaccinale con la dose booster entro il 15 giugno 2022.
Per chi ha più di 50 anni, resta l’obbligo del vaccino fino al 15 giugno, ma con un allentamento. I lavoratori in questa fascia di età del settore pubblico e del privato possono presentarsi al lavoro, dal 25 marzo (data di entrata in vigore del Dl 24/2022), con il green pass base, cioè anche solo facendo un tampone ogni 48 ore. Si torna indietro, quindi, rispetto alla stretta stabilita a gennaio con il Dl 1/2022, che aveva introdotto l’obbligo del vaccino per gli over 50 e quindi del green pass rafforzato per lavorare.
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