Lun. Apr 7th, 2025

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di Barbara Visentin

L’attore colpito da afasia lascia la carriera. L’annuncio della famiglia: «Non può più recitare»

I suoi account social ufficiali sono rimasti fermi a qualche giorno fa, sigillati in un silenzio che — con il senno di poi — ha un retrogusto tristemente rivelatore. Sono state invece le persone intorno a lui, la sua grande famiglia formata dalla moglie Emma Heming, dall’ex consorte Demi Moore (a cui è rimasto legatissimo) e dai cinque figli, a farsi sentire per dare l’annuncio congiunto: a 67 anni compiuti da pochi giorni, Bruce Willis si ritira, mette uno stop improvviso
alla sua carriera di star dei film d’azione a causa di un problema di salute, colpito da un male che gli impedisce di recitare.

«Volevamo condividere con i meravigliosi sostenitori di Bruce che il nostro amato è alle prese con dei problemi di salute e di recente gli è stata diagnosticata un’afasia che sta avendo delle ripercussioni sulle sue abilità cognitive — si legge nel messaggio condiviso via social ieri pomeriggio dalla sua famiglia —. Di conseguenza, e dopo molte riflessioni, Bruce abbandona una carriera che significa così tanto per lui. È un momento molto complicato per la nostra famiglia e apprezziamo moltissimo il vostro continuo amore, la vostra compassione e il sostegno. Lo affrontiamo fortemente uniti come famiglia e abbiamo voluto coinvolgere i suoi fan perché sappiamo quanto lui è importante per voi, così come voi lo siete per lui. Come Bruce dice sempre, “vivetevela fino in fondo” e insieme abbiamo in programma di fare proprio così». A firmare seguono tutti i nomi: Emma, Demi, Rumer, Scout, Tallulah, Mabel, & Evelyn.

Un annuncio improvviso per una diagnosi che sembra non lasciare scampo al lavoro di un attore: l’afasia influisce sulle capacità di comprendere il linguaggio e di usarlo per parlare, leggere, ascoltare e scrivere. Può essere causata da danni al cervello (un trauma o un ictus) o può insorgere in seguito a un cancro al cervello o nel progredire di malattie degenerative, come l’Alzheimer o il Parkinson. Non è chiaro quale sia la condizione che riguarda Willis. Tutto ciò che la famiglia ha voluto far sapere è che il più celebre «duro di Hollywood», almeno per il momento, non può più recitare. Una notizia alla luce della quale suonano vagamente impietose le ultime recensioni dei suoi film («Bruce Willis uccide la sua reputazione un’altra volta», titolava a gennaio il quotidiano Guardian nello stroncare «Killing Field»), così come indelicati benché eloquenti appaiono i rumors che di recente davano Willis impegnato in tanti diversi film scadenti perché alle prese con problemi di memoria e intenzionato quindi ad accumulare quanti più ruoli (e guadagni) possibili, finché ancora in grado di lavorare.

Ma se le sue ultime interpretazioni non rimarranno forse come le più memorabili, la sua carriera lunga oltre quattro decenni (con più di 5 miliardi di dollari ai botteghini) lo ha reso un’icona dell’action cinema, la testa rasata, il sorriso leggermente beffardo, i muscoli sotto i graffi e le canotte che hanno caratterizzato la saga di «Die Hard». Il poliziotto John McClane, protagonista dei cinque episodi ad alto tasso di adrenalina, l’ha consacrato sul grande schermo a partire dal 1988, ma gli adepti di Tarantino lo conoscono anche per «Pulp Fiction» e il suo Butch che, in sella a un chopper, pronuncia una delle frasi cult del film: «Zed’s dead baby», «Zed è morto piccola». Da «Armageddon» a «Il sesto senso», gli anni 90 lo consolidano fra le star di Hollywood, mentre in quel periodo splende anche la sua unione con Demi Moore: i due sono una delle coppie del decennio e anche quando si lasciano, dopo 13 anni di matrimonio e tre figlie, continuano a rimanere amici e genitori unitissimi. Al punto che Moore e la modella Emma Heming, convolata a nozze con Willis nel 2009, diventano amiche vere. Una famiglia allargata che ora più che mai ha scelto di stringersi intorno a lui.

31 marzo 2022 (modifica il 31 marzo 2022 | 08:38)

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