Ven. Nov 22nd, 2024

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“Il nostro popolo è diventato l’esercito. Immaginate Mauriupol come una Genova completamente bruciata. Come una città da cui scappano le persone per raggiungere i pullman per stare al sicuro. Il prezzo della guerra è questo: 117 bambini uccisi. Non accogliete i russi in vacanza in Italia, inasprite le sanzioni”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelesky ha iniziato il suo discorso (di circa 15 minuti) in videocollegamento con deputati e senatori riuniti alla Camera. Un intervento accolto da un applauso – sebbene l’aula non fosse pienissima considerando che riuniva deputati e senatori- e preceduto dalle parole dei presidenti di Montecitorio e Palazzo Madama, Roberto Fico (“Testimoniamo nel modo più solenne la vicinanza e il sostegno di tutto il Parlamento e del popolo italiano all’Ucraina”) e Elisabetta Casellati (“Esprimiamo ammirazione per il coraggio del popolo ucraino e confidiamo in una soluzione negoziale”). In Aula anche il premier Mario Draghi, che ha dichiarato: “La resistenza di tutti i luoghi in cui si abbatte la ferocia del presidente Putin è eroica”. Le parole del premier sono state interrotte da 10 applausi e una standing ovation finale dei presenti in Aula.

Il discorso di Zelensky

In questi giorni di guerra, ha detto il presidente ucraino, “ho visto il male che porta il nemico, quanta devastazione lascia a quanto spargimento di sangue”. Zelensky ha sottolineato che l’obiettivo dei russi “è l’Europa, influenzare le vostre vite, avere il controllo sulla vostra politica e la distruzione dei vostri valori. L’Ucraina è il cancello per l’esercito russo, loro vogliono entrare in Europa ma la barbarie non deve entrare”. Barbarie che coincidono, ha spiegato, con stupri e violenze. “A Kiev i russi torturano, violentano, rapiscono bambini, distruggono e con i camion portano via i nostri beni – ha detto Zelensky – L’ultima volta in Europa è stato fatto dai nazisti. L’esercito russo è riuscito a minare anche il mare vicino ai nostri porti: questo è un pericolo anche per i Paesi vicini”.

Zelensky al Parlamento: “Immaginate Genova come Mariupol e Roma come Kiev”


Poi ha aggiunto: “Una settimana fa ho parlato ad un incontro a Firenze, ho chiesto a tutti gli italiani di ricordare il numero 79, che era il numero di bambini uccisi. Ora purtroppo sono saliti a 117, a causa del procrastinarsi della guerra. Con la pressione russa ci sono migliaia di feriti, centinaia di migliaia di vite distrutte, di case abbandonate, i morti nelle fosse comuni e nei parchi”.

E ha ricordato: “Gli ucraini sono stati vicini a voi durante la pandemia, noi abbiamo inviato medici e gli italiani ci hanno aiutati durante l’alluvione. Noi apprezziamo moltissimo ma l’invasione dura da 27 giorni, quasi un mese: abbiamo bisogno di altre sanzioni, altre pressioni”.

Le parole di Draghi: l’Ucraina nell’Ue

Dopo Zelenksy ha preso la parola il presidente del Consiglio Draghi. “Oggi l’Ucraina non difende solo se stessa ma la nostra pace, libertà e sicurezza”, ha ricordato. “L’Italia – ha aggiunto – è al fianco dell’Ucraina. L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea”. Questo perchè, ha spiegato il premier, “vogliamo disegnare un percorso di maggiore vicinanza dell’Ucraina all’Europa: è un processo lungo fatto di riforme necessarie. L’Italia è a fianco dell’Ucraina in questo processo”. Rispetto alle sanzioni, il presidente del Consiglio ha ricordato che “in Italia abbiamo congelato beni per oltre 800 milioni di euro agli oligarchi russi” vicini a Putin. Fondamentale, comunque, rispondere alla guerra con l’accoglienza. “Quando l’orrore e la violenza sembrano avere il sopravvento – ha detto Draghi – proprio allora dobbiamo difendere i diritti umani e civili, i valori democratici; a chi scappa dalla guerra dobbiamo offrire accoglienza. Di fronte ai massacri dobbiamo rispondere con gli aiuti, anche militari, alla resistenza”. Proprio rispetto al tema dell’accoglienza, il presidente del Consiglio ha soottolineato come l’esecutivo abbia “stanziato nuovi fondi: vogliamo aiutare i rifugiati non solo ad avere una casa ma anche un lavoro per integrarsi”.

Draghi a Zelensky: “Resistenza vostro popolo eroica. Aiutiamo l’Ucraina anche con le armi”


Assenti e presenti in Aula

Gli ex M5S di Alternativa (17 deputati e 2 senatori) hanno diserato l’Aula. Manca, tra gli esponenti del governo, il ministro Giancarlo Giorgetti, impegnato in un appuntamento istituzionale a Maranello con la Ferrari. Presenti, invece, gli altri esponenti dell’esecutivo, da Luigi Di Maio a Andrea Orlando, da Lorenzo Guerini a Stefano Patuanelli e Roberto Speranza. Un deputato di Forza Italia ha esposto sul suo banco la bandiera ucraina e Julia Utenberg (presidente del gruppo per le Autonomie) e la senatrice di Fdi Isabella Rauti si sono presentate indossando una giacca gialla e pantaloni blu, colori della bandiera ucraina.

Dal centrodestra Matteo Salvini (presente in Aula, così come Giorgia Meloni aveva lanciato un invito ai leghisti affinchè fossero tutti presenti alla Camera per il discorso di Zelensky, ma una decina di esponenti del Carroccio (tra cui i senatori Simone Pillon e Armando Siri e il deputato Matteo Micheli) hanno disertato l’appuntamento.

 

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