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Diplomazia al lavoro –
Il titolare della Farnesina ha parlato anche dell’azione diplomatica in corso per cercare di porre rimedio al conflitto russo-ucraino. “Non saranno delle minacce a fermare la nostra azione per la pace. La nostra azione per la pace continua, il nostro obiettivo è raggiungere una pace a questa guerra in Ucraina, una guerra voluta e scatenata da Putin, che dobbiamo fermare con tutte le nostre forze, partendo dal cessate il fuoco e arrivando a un accordo”, ha poi aggiunto Di Maio, a margine della conferenza a Berlino organizzata per il sostegno alla Moldavia.
Italia Paese garante, nessun rischio –
Il ministro ha inoltre spiegato che “il fatto che l’Italia sia fra i Paesi garanti per l’Ucraina non espone ad alcun rischio. “Essere fra i Paesi garanti significa far parte di un percorso di azione diplomatica, che porta all’obiettivo di un accordo di pace, che guardi a tutti gli aspetti contesi in questo momento. Ovviamente si parte dalla volontà del popolo e delle istituzioni ucraine, perché abbiamo sempre lavorato per tutelare l’integrità e la sovranità dell’Ucraina”, ha concluso.
Il testo del provvedimento –
“Il Segretario Generale del ministero degli Affari Esteri, Ambasciatore Ettore Sequi, ha convocato questa mattina alla Farnesina, su mia istruzione, l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov, per notificargli la decisione del Governo italiano di espellere 30 diplomatici russi in servizio presso l’Ambasciata in quanto personae non gratae“, recita il provvedimento con cui Di Maio ha comunicato l’espulsione degli ambasciatori russi dall’Italia.
La replica di Mosca –
La Russia risponderà all’espulsione dei 30 diplomatici da parte dell’Italia, sulla base del principio di reciprocità: lo ha annunciato oggi il ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citato dalla Ria Novosti: “La Russia darà una risposta pertinente”, ha affermato.
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