Dom. Nov 24th, 2024

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Tanta mole di gioco, tante conclusioni ma troppi errori. Alla fine decide il gol del genoano al 14′, mentre la Svezia perde in casa dall’Irlanda: +3 sugli svedesi e una gara in meno

Dal nostro inviato  Alex Frosio

Sono quattro le novità in formazione rispetto alll’1-1 in Montenegro: Quagliata a sinistra nel quartetto difensivo, Rovella e Fagioli ai fianchi di Esposito a centrocampo, Yeboah in attacco al posto di Lucca. Cambia qualcosa anche nell’atteggiamento tattico, perché Colombo gioca fisso da seconda punta, e in fase di non possesso è Rovella ad allargarsi a destra. Cambia soprattutto l’atteggiamento mentale: la timidezza vista a Podgorica è sostituita dalla voglia di fare la partita, arrivare prima sul pallone, cercare linee di gioco. Non a caso al 14’ l’Italia è già avanti, al primo tiro in porta: Fagioli da sinistra crossa verso il secondo palo dove Rovella prima prova il colpo di testa e dopo un rimpallo infila sotto la traversa. Lo avevamo intervistato dopo l’Irlanda, “accusandolo” di non fare mai gol: “Ne faccio pochi anche in allenamento” aveva confessato il biondo del Genoa.

Possesso

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Beh, eccolo, finalmente. La Bosnia reagisce, condotta dal numero 10 Hosic, molto tecnico. Un suo sinistro va alto al 16’. Italia in possesso ma non riesce ad affondare, e rischia al 30’: serve Carnesecchi per fermare il colpo di tacco di Lukic da distanza ravvicinata. Yeboah spara a salve al 37’, un errore di Esposito (l’unico) al 39’ lancia Hosic sul cui filtrante Milan Savic non è reattivo. La voglia diversa dell’Italia si misura nella rincorsa di Colombo, che al 44’ crede a un rinvio lungo di Carnesecchi, sulla linea di fondo beffa Barisic e poi cerca il sinistro, chiuso sul primo palo da Cetkovic. Intorno all’ora di gioco la migliore Italia. Sviluppa gioco a sinistra e riesce a penetrare la difesa bosniaca. Al 15’ azione meravigliosa, con Rovella che innesca Colombo, invenzione per Quagliata che si ritrova tutto solo davanti alla porta ma incredibilmente appoggia a lato. Un minuto dopo, cross di Colombo e colpo al volo di Vignato, altissimo. E ancora: al 17’ Colombo cerca spazio in area ma viene contenuto. Il match ball al 18’: Colombo si beve tutta la difesa ma a porta spalancata riesce a centrare Nikic. Tante chance perdute mettono paura all’Italia, che non riesce ad allungare e un po’ si spaventa nella gestione del pallone. Entrano Ricci per Esposito, Parisi per Quagliata, poi Cancellieri per Colombo. La partita si gioca sui nervi e quelli azzurri tengono, perché la Bosnia non arriva mai dalle parti di Carnesecchi, anche grazie alla vigilanza di Lovato e soprattutto Okoli. Tre punti pesantissimi e Italia ritrovato: lo dimostra il cerchio che Nicolato organizza a fine partita. Tutti insieme. Mentre la Svezia perde in casa dall’Irlanda. Per l’Italia primato solitario con una gara in meno degli svedesi.

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