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CASTELLO-MOLINA DI FIEMME. “Avevo un buon rapporto con Viviana Micheluzzi e Mauro Moser, un evento che colpisce molto la nostra comunità”. Questo il commento di Marco Larger, sindaco di Castello-Molina, sul drammatico femminicidio e suicidio in val di Fiemme.
Un terribile evento che ha scosso il territorio nel primo pomeriggio di oggi, martedì 29 marzo, quando si è consumata la tragedia: Moser di 56 anni ha ucciso la moglie di 50 anni con dei colpi d’arma da fuoco e poi si è tolto la vita. A trovarli sono stati i figli poco più che ventenni all’altezza di un ponte nella zona dell’Agritur Maso Pertica.
Erano i titolari di Dolci Sapori del Bosco, un’attività nata dalla passione per le api, soprattutto di Micheluzzi. Fin da piccola si era interessata alla vita di questi laboriosi insetti, una passione che l’aveva portata a Praga per studiare tecniche di allevamento e di selezione. Successivamente l’apertura dell’esercizio imprenditoriale in Trentino e la 50enne era conosciuta per praticare il ”nomadismo” negli alpeggi incontaminati della val di Fiemme.
“E’ un dramma enorme. Pur con le difficoltà del caso – dice Larger – li avevo conosciuti per le pratiche relative alla concessione edilizia. Un iter particolare ma avevamo instaurato un buon rapporto e la coppia era molto conosciuta in zona. Un evento terribile che ci coglie di sorpresa e lascia la comunità senza parole e sotto shock”.
Sono in corso le indagini delle forze dell’ordine con i carabinieri che cercano di ricostruire quanto avvenuto e chiarire i motivi dell’omicidio-suicidio a Castello-Molina di Fiemme.
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