Ven. Nov 15th, 2024

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Ogni gran premio di Formula 1 ha degli snodi tattici fondamentali, che hanno chiaramente delle ripercussioni dirette sul risultato finale. E così è stato anche il Gran Premio del Bahrain, concluso trionfalmente dalla Ferrari con il ritorno alla vittoria dopo quasi due anni e mezzo di attesa. Nella tradizionale conferenza stampa del dopogara dedicata ai primi tre piloti classificati, sia Charles Leclerc che Carlos Sainz hanno spiegato due scelte fatte dal muretto box del Cavallino Rampante, quella relativa alle gomme montate in partenza e quella di puntare su una corsa a due soste, a differenza delle tre della Red Bull di Max Verstappen (diversificazione poi resa vana dall’ingresso della Safety Car).

• Gomme in partenza (Leclerc Soft nuove, Sainz soft usate)
Charles Leclerc: “Si è trattato solo di avere una strategia un po’ diversa tra le nostre due vetture, sperando di mettere Max in una situazione di un po’ di difficoltà. E per Carlos per provare ad attaccarlo sul finale di gara per la differenza strategica. Non penso che per Carlos fosse possibile un’altra strategia. Non ho visto la gara ma immagino non fosse possibile perché abbiamo fatto entrambi Soft-Soft-Media. Insomma, la volontà era quella di differenziare leggermente le strategie tra le due macchine”.
Carlos Sainz: “Come ha detto Charles, quello era il piano, ovvero assicurarci di essere su una strategia diversa rispetto a Max, dato che anche loro si volevano trovare a scegliere tra gomma nuova o usata. Noi abbiamo scelto quella usate e probabilmente questo mi ha lasciato troppo indietro nel primo stint. Charles stava spingendo forte e Max con le usate stava riuscendo a tenere il suo passo, mentre io ho avuto gli stessi problemi dell’intero weekend, non avendo il giusto feeling con la macchina. Non ho gestito molto bene le gomme e ho sofferto con il posteriore”.
• Le due soste
Charles Leclerc: “Verstappen andava per una strategia a tre stop. In quel momento mi sentivo bene con le mie gomme, e potevo andare fino alla fine. Ovviamente quando loro si sono fermati ero un po’ preoccupato e mi sono rivolto al team. Ho chiesto se non fosse meglio coprire la scelta Red Bull, per fermarci anche noi e restare davanti in sicurezza. Ma mi hanno detto dai box di restare fuori. E ho semplicemente accettato. La squadra ha a disposizione tanti dati più di quelli che ho io in macchina. Erano molto fiduciosi di fare questa scelta e mi hanno dato la fiducia necessaria per continuare con il mio lavoro e portare l’auto al traguardo. Volevo solo assicurarmi che avessero pensato a tutti gli scenari, prima di prendere la decisione”. 


FP | Stefano Ollanu



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