Via il Green Pass, Regioni in pressing. “E dopo Pasqua senza mascherine”
di
Michele Bocci
,
Alessandra Ziniti
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“L’obbligo vaccinale per gli over 50 resterà fino al 15 giugno. C’è una valutazione che stiamo facendo, sulla quale personalmente sono d’accordo, di trasformare, prima del 15 giugno, il Green Pass rafforzato in Green Pass base, questo consentirebbe a molti cittadini di tornare a lavorare ovviamente facendosi il tampone ogni due giorni”. Così a Radio Anch’io, su Radio1, il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. “Una data precisa ancora non c’è – ha aggiunto – ma l’ipotesi è anticipare la data del 15 giugno”.
Nel giorno esatto in cui due anni fa, l’allora premier Giuseppe Conte annunciava l’entrata dell’Italia in lockdown, il sottosegretario alla Salute rassicura sull’uscita dal tunnel, rispetto al Covid della penisola.
“Nei prossimi giorni il governo penserà a un cronoprogramma sul Green Pass. Dal primo aprile ci sarà un allentamento delle misure restrittive – precisa – Sarà graduale ma partirà da subito, per esempio per gli spazi all’aperto, come bar e ristoranti, dove cred il Green Pass rafforzato non sarà più necessario. In Italia come in altri Paesi europei, Gran Bretagna, Germania e Spagna, c’è incremento dei contagi. Dobbiamo monitorare ma sono situazioni gestibili e la pressione su ospedali sotto controllo. Obiettivo importante è completare la terza dose, ancora 7 mln di ditaliani senza dose booster”. Sull’effetto dell’arrivo di nuove varianti, Costa precisa “avranno un impatto minore perché è alta la percentuale di vaccinati”.
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Michele Bocci
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Alessandra Ziniti
“Domani sarà un giorno da ricordare per i tanti pazienti ricoverati nei reparti di degenza dei nostri ospedali e per le loro famiglie. Si potrà infatti tornare a far visita ai propri cari per almeno tre quarti d’ora al giorno. Dopo due anni, finalmente, un altro segnale concreto di ritorno alla normalità, consapevoli che il calore umano e l’affetto di un familiare sono una delle migliori cure per tutti coloro che in questi mesi sono stati costretti ad affrontare in solitudine dolori e sofferenze”, ha continuato Costa. “La vicinanza al malato da parte di una persona cara aiuta ad affrontare meglio la degenza in ospedale ed è fondamentale nell’accompagnarlo durante il processo di guarigione. Questo nuovo passo – aggiunge Costa – si inserisce nel percorso di ripresa graduale delle attività ordinarie e di screening negli ospedali, nel solco dell’umanizzazione delle cure, al fine di rispondere in maniera adeguata ai bisogni di salute dei cittadini
Costa ricorda che “sarà necessario il Green Pass rafforzato ottenuto con tre dosi oppure quello ottenuto dal completamento del ciclo vaccinale primario o da guarigione, entro sei mesi. In questi due ultimi casi – conclude – è necessario però presentare anche l’esito negativo di un tampone rapido o molecolare eseguito nelle 48 ore precedenti”.
“Il Green pass rafforzato per il lavoro credo andrà rivisto, anche molto presto”, poi anche “la distanza di sicurezza andrà tolta fra le prime cose” e “togliere la distanza significa anche rivedere tutti i protocolli di palestre, piscine, studi televisivi. Poi penseremo a togliere anche la mascherina al chiuso e rimodulare gli isolamenti per i positivi asintomatici”. Così il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, a Mattino 5, su Canale 5: il Green pass “non sarà per sempre”, “abbiamo sempre detto che è qualcosa di temporaneo”, quindi “a un certo punto dovrà terminare, rimarrà una vaccinazione, spero non obbligatoria”.
E dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dpcm del 4 marzo, il ministero della Salute ha inviato all’Agenzia delle Entrate i codici fiscali degli ultra cinquantenni che non hanno rispettato l’obbligo vaccinale. Il ministero ha già inviato 100 mila codici fiscali al giorno è ha già superato le 600 mila segnalazioni. Saranno però necessari ulteriori accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate prima dell’invio delle multe.
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