Sab. Nov 23rd, 2024

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Oltre 50mila profughi arrivati in Italia

Sono finora 50.649 i profughi in fuga dal conflitto in Ucraina arrivati finora in Italia. Lo riferisce il Viminale. La maggioranza rimane composta da donne, 25.846, e da minori, 20.478, mentre gli uomini sono 4.325. Le principali città di destinazione dichiarate al momento dell’ingresso in Italia sono ancora Milano, Roma, Napoli e Bologna.


Blocco Mar Nero: “Rischio crisi alimentare globale”

Se i porti ucraini del Mar Nero non riapriranno il rischio “è quello di una carestia in molti Paesi. L’impatto è sulla sicurezza alimentare mondiale. Russia e Ucraina esportano oltre il 30% di frumento globalmente. E l’80% dell’export globale passa per Odessa“. Lo ha sottolineato all’Ansa il ministro per le Politiche Agricole e Alimentari ucraino Roman Leshchenko. “L’Italia è uno dei principali acquirenti di frumento ucraino in Ue. Sono tutti prodotti che passano attraverso il Mar Nero. E’ molto veloce ed economico”, ha spiegato.

 


Forze armate Kiev: “Uccisi 14mila militari russi”

Sono circa 14mila i militari russi morti finora nella guerra contro l’Ucraina, secondo quanto ha annunciato lo stato maggiore delle forze armate ucraine in un post su Facebook ripreso dall’agenzia Ukrinform. Secondo lo stato maggiore, sono stati abbattuti 86 aerei e 108 elicotteri, distrutti 444 carri armati e 1.435 blindati oltre a 2 navi.


Lavrov: “Aiuteremo ricostruzione Siria”

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha parlato di Siria nel suo incontro a Mosca con capo della diplomazia degli Emirati Arabi Uniti Sheikh Abdullah bin Zayed Al Nahyan. In conferenza stampa ha espresso “apprezzamento per il ruolo degli Emirati in Siria” e ha detto che, come Russia, “una delle nostre priorità è quella di fornire aiuti umanitari ai siriani e contribuire alla ricostruzione delle infrastrutture” danneggiate dal conflitto. Lavrov ha quindi definito “necessario” il “ritorno della Siria nella Lega Araba”. L’organizzazione pan araba ha sospeso la Siria dopo la violenta repressione, da parte del regime di Bashar al-Assad, di proteste pacifiche.


Intelligence Kiev: “Assad ha promesso 40mila soldati a Mosca”

“Il presidente siriano Bashar al-Assad ha promesso di fornire alla Russia 40mila militanti per la guerra in Ucraina”, che vengono reclutati dal comando russo della base di Khmeimim, in Siria. Lo scrive l’agenzia Unian citando fonti dell’intelligence ucraina.


Stoltenberg: “Nato deve evitare escalation”

“La Nato ha la responsabilità di evitare l’escalation ulteriore di questo conflitto” in Ucraina, “che sarebbe ancora più pericolosa. Causerebbe altra sofferenza, morte e distruzione”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz.


Consigliere Zelensky: “Vanno riconosciuti confini del ’91”

“L’Ucraina deve essere riconosciuta nei suoi confini internazionalmente riconosciuti del 1991. Tutto quello che otterremo” nel corso dei negoziati “dovrà essere meglio rispetto a prima della guerra perché altrimenti a cosa saranno serviti i sacrifici del popolo ucraino. Quindi rimanete tranquilli: non tradiremo i nostri interessi”. Ad affermarlo è Oleksiy Arestovych, il consigliere presidenziale ucraino, nel corso di un briefing.


Mariupol, 130 persone uscite vive dal teatro

Sono 130 le persone finora uscite vive dal teatro di Mariupol, bombardato dai russi. Lo afferma l’agenzia Ukrinform citando la parlamentare ucraina Olga Stefanyshyna. “Il rifugio antiaereo vicino al Mariupol Drama Theatre ha resistito. Circa 130 persone sono già state salvate. I blocchi sono stati smantellati”, ha scritto su Facebook la deputata.


Scholz: “Nato non entrerà in questa guerra”

“La Germania dà il suo contributo e continuerà a farlo. Ma una cosa è chiara: la Nato non entrerà in questo conflitto”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in conferenza stampa a Berlino con il capo della Nato Jens Stoltenberg. “Oggi il presidente Zelensky si è rivolto al Bundestag con parole che hanno lasciato una forte impressione e noi siamo con l’Ucraina”, ha anche detto.

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