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00:26
Agenzia internazionale per l’energia nucleare: “La trasmissione dei dati dalla centrale di Zaporizhzhia funziona di nuovo”
A notte inoltrata un tweet della Aiea (l’agenzia internazionale per l’energia nucleare) ha fatto il punto sulla situazione delle centrali nucleari ucraine passate sotto il controllo delle forze militari russe. Per quanto riguarda le misure di sicurezza, l’Aiea ha fatto sapere che la trasmissione dei dati da Zaporizhzhia funziona di nuovo, mentre continuano a non arrivare i dati dall’impianto di Chernobyl. Qui sono in corso lavori per ripristinare l’allaccio alla linea elettrica ed è stato messo a disposizione da parte dei russi un quantitativo di carburante aggiuntivo per generatori diesel in modo da non creare problemi; il personale della centrale, tuttavia, non è ancora stato in grado di riposare. Per quanto riguarda la centrale nucleare dell’Ucraina meridionale, invece, si continuano a riscontrare problemi, con i dati sulla sicurezza che arrivano a intermittenza.
Contrôle des garanties de l’AIEA : la transmission des données depuis #Zaporizhzhia fonctionne de nouveau, celle depuis #Tchornobyl ne fonctionne toujours pas, et celle depuis la centrale nucléaire d’Ukraine du Sud connaît des problèmes intermittents.
— IAEA – International Atomic Energy Agency (@iaeaorg) March 11, 2022
00:07
Zelensky: “Rapimento del sindaco di Melitopol è segno di debolezza dei russi”
Il rapimento del sindaco di Melitopol “è il segno della debolezza dell’invasore che non ha trovato sostegno sulla nostra terra: loro ci contavano e raccontavano da anni come in Ucraina li avrebbero accolti con gioia. Invece non hanno trovato collaboratori che gli consegnassero le città e il potere e quindi sono passato al nuovo livello di terrorismo, cercando di liquidare i rappresentanti legittimi del governo”. Lo afferma in un messaggio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky osservando che “evidentemente in Russia durante gli anni del potere autocratico le persone non sono più abituate al fatto che il sindaco è la persona scelta dai cittadini di una determinata città”.
23:25
Nuova sanzioni Usa agli oligarchi, colpita anche la famiglia del portavoce del Cremlino Peskov
Nuova raffica di sanzioni americane agli oligarchi russi e al circolo ristretto di Vladimir Putin. Nel mirino del Tesoro finiscono dieci componenti del consiglio di amministrazione della banca VTB, dodici membri della Duma e la famiglia del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
23:23
Lukashenko: “Se Putin non avesse attaccato lo avrebbe fatto Kiev”
Se Putin non avesse iniziato l’invasione dell’Ucraina, le forze di Kiev “avrebbero attaccato” le truppe russe e bielorusse mentre erano impegnate in esercitazioni congiunte. A dichiararlo, oggi a Mosca, è stato il presidente bielorusso, Viktor Lukashenko. “Pertanto, non abbiamo scatenato questa guerra, la nostra coscienza è a posto”, ha proseguito, durante il suo incontro con il presidente russo, secondo la trascrizione dell’incontro fornita dal Cremlino. “È un bene che abbiamo iniziato“, ha affermato. “Ripeto: non si stavano solo preparando ad attaccare il Donbass, ma hanno anche stabilito postazioni per attaccare la Bielorussia”. Putin, ha concluso Lukashenko, “non deve giustificarsi con nessuno” per aver avviato l’offensiva militare.
22:37
L’annuncio del Tesoro Usa: “Sanzioni a entità russe per sostegno programma missilistico della Corea del Nord”
Gli Stati Uniti impongono sanzioni a tre entità e due individui russi per il loro sostegno al programma missilistico della Corea del Nord. Lo annuncia il Tesoro americano.
22:25
Ucraina, l’agenzia Standard & Poor’s taglia il rating dell’Ucraina a B-/B
L’agenzia Standard & Poor’s taglia il rating dell’Ucraina a ‘B-/B’, e lo mette sotto creditwatch negativo aprendo a quindi a ulteriori downgrade. “L’intervento militare della Russia continua a porre significativi rischi alla crescita economica dell’Ucraina, alla sua stabilità finanziaria e ai suoi conti pubblici”.
22:20
Minsk conferma: “Da Mosca presto armi di ultima generazione”
Durante l’incontro oggi a Mosca fra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko “molta attenzione è stata dedicata allo sviluppo dell’industria della difesa ed è stato raggiunto un accordo per la fornitura nel prossimo futuro da parte della Russia alla Repubblica di Bielorussia di equipaggiamento militare di nuova generazione”, lo ha affermato l’addetta stampa della presidenza bielorussa, Natalya Eismont, citata da Interfax.
22:00
Vicepremier ucraina: “Proveremo di nuovo l’evacuazione di Mariupol davanti agli occhi di tutto il mondo”
“Non è riuscita l’evacuazione di Mariupol. Domani proveremo di nuovo, davanti agli occhi di tutto il mondo, ci saranno media e sacerdoti“. Lo ha detto la vicepremier e ministra per la reintegrazione dei territori temporaneamente occupati, Irina Vereshchuk, in un video in cui ha fatto il punto sui risultati conseguiti oggi lungo i vari corridoi umanitari. “Da Izuym non è stato possibile evacuare e fornire gli aiuti a causa di un attacco dei russi alla colonna di autobus che stavano andando in città a prendere i civili. Anche per la regione di Kiev e nelle città di Mykolychyn e Andriivka gli autobus sono stati fermati dai posti di blocco russi, che hanno detto di non avere l’ordine di lasciarli passare, nonostante queste direttrici fossero confermate anche dalla Croce rossa. Siamo riusciti invece a evacuare oggi oltre 1000 persone da Bucha, Hostomel, Vorsel e domani continueremo“.
21:45
Media: “Russia nel prossimo futuro armi di ultima generazione alla vicina Bielorussia”
La Russia fornirà nel prossimo futuro armi di ultima generazione alla vicina Bielorussia. È quanto emerso dopo un incontro al Cremlino fra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko, secondo Sky News. I due leader hanno inoltre concordato mutuo sostegno in seguito alle sanzioni imposte dall’Occidente dopo l’invasione russa in Ucraina. Non sono tuttavia emersi ulteriori dettagli.
21:30
Gli Usa: “Chi andrà in Ucraina rischia cattura o morte”
Il dipartimento di Stato americano ha avvertito che tutti i cittadini che si recheranno in Ucraina, compresi quelli che prenderanno parte ai combattimenti, corrono un rischio molto reale di essere catturati o uccisi. In un briefing con la stampa, il portavoce, Ned Price, ha inoltre sottolineato che Washington “potrebbe non essere in grado di organizzare l’evacuazione” di americani dall’Ucraina nel caso fosse necessario.
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