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15:14
Lunedì nuovi colloqui tra delegazioni Mosca-Kiev
Russi e ucraini riprendono i colloqui domani con un incontro online. Lo scrive la Tass citando Ukrainiskaya Pravda che fa riferimento a fonti di alto livello. “Un incontro online fra le delegazioni russa e ucraina è previsto per il 21 marzo”, si legge.
14:57
Proteste a Kherson, Kakhovka e Berdyansk
Proteste di cittadini ucraini si stanno svolgendo oggi a Kherson, Kakhovka e Berdyansk, città sotto il controllo delle truppe russe. Un video, condiviso da Ukrayinska Pravda, mostra la folla che sventola le bandiere ucraine a Kherson, cantando “Kherson è l’Ucraina!”. L’agenzia di stampa Unian riporta che a Berdyansk centinaia di persone hanno manifestato pacificamente contro l’occupazione russa. Ma i russi “hanno cominciato a molestarli”. I cittadini hanno iniziato a essere circondati, alcuni dei manifestanti si sono ritirati sul lungomare. “E più tardi i manifestanti sono stati spogliati e perquisiti”, riporta ancora Unian riportando fonti della municipalità.
14:44
Zelensky: “Pronto a negoziare o è guerra mondiale”
“Dobbiamo usare qualsiasi formato, qualsiasi chance di poter parlare con Putin. Se questi tentativi falliscono, allora vuol dire che questa è la terza guerra mondiale”. Lo ha ribadito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista alla Cnn. “Sono pronto a negoziare. Sono stato pronto negli ultimi due anni. Senza i negoziati non si può mettere fine a questa guerra”, ha sottolineato il leader ucraino.
14:29
Usa all’Onu: “Inaccettabili deportazioni”
“Deportare i civili ucraini in quelli che possiamo immaginare siano campi di concentramento in Russia è inaccettabile”. Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield in un’intervista alla Cnn precisando tuttavia di non poter confermare le notizie diffuse dalla stampa ucraina sulle deportazioni da parte di Mosca degli abitanti di Mariupol. (
14:03
Polizia: “L’attacco alla casa di riposo è datato 11 marzo”
L’11 marzo i russi hanno aperto il fuoco su una casa di riposo a Kreminna nell’Ucraina orientale: 56 persone sono state uccise e le restanti 15 sono state portate nel territorio occupato a Svatove. Lo ha annunciato oggi su Telegram il capo delle forze armate del Lugansk Serhiy Haidai,riferisce Ukrinform. “L’11 marzo, gli occupanti russi hanno sparato da un carro armato in una casa di cura a Kreminna. Cinicamente e deliberatamente”. Secondo le forze di polizia, è ancora impossibile raggiungere il luogo della tragedia.
14:01
Onu: “In 10 milioni fuggiti dalle proprie case”
Dieci milioni di persone sono fuggite dalle loro case in Ucraina. Lo afferma l’Onu
14:01
Kiev: “L’Italia ha messo da parte ogni romanticismo per la Russia”
“Siamo in contatto permanente con il governo italiano a tutti i livelli. Io so personalmente quanto nel Parlamento italiano si sta lavorando per noi e questo rappresenta una svolta nei nostri rapporti bilaterali. L’Italia ha messo da parte ogni, per così dire, romanticismo nei confronti della Russia. L’Italia non è mai stata al nostro fianco in questo modo”. Lo ha detto, rispondendo all’ANSA, la vice premier dell’Ucraina con delega ai Rapporto con Ue e Nato, Olga Stefanishyna, che oggi ha incontrato i media a Leopoli.
13:41
Kiev: “Mosca ha attaccato una casa di cura a Luhansk. 56 morti”
Il Servizio speciale statale di comunicazione dell’Ucraina ha riferito che le truppe russe avrebbero aperto il fuoco contro una casa di cura nella città orientale di Kreminna, nella regione di Luhansk, uccidendo 56 persone. La notizia è stata riportata anche dai media britannici, tra cui Sky News e Bbc, che non hanno però potuto verificare in modo indipendente quanto sostenuto da Kiev.
13:33
Mosca, fermati attivisti di Memorial che protestavano contro la guerra
Sono stati fermati a Mosca l’attivista del Centro per i diritti umani Memorial, Oleg Orlov, e lo storico di Memorial Internazionale Aleksandr Guryanov che avevano inscenato una protesta contro la guerra vicino al Teatro Bolshoi, rende noto l’organizzazione Ovd-Info.
12:37
Zelensky unifica le trasmissioni delle tv ucraine
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelnsky, ha firmato un decreto con cui unifica tutti i canali televisivi ad un’unica piattaforma di “comunicazione strategica” attivo 24 ore al giorno, secondo quanto scrivono alcuni media ucraini fra cui l’Ukrainska Pravda. Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente e capo negoziatore ucraino, ha assicurato all’Ue che il decreto presidenziale non prevede la chiusura di nessun canale televisivo, scrive il giornale sul suo sito. L’opposizione ha criticato il provvedimento.
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