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Chi è Elvira Nabiullina, la governatrice della Banca centrale russa
Alla guida dell’istituto dal 2013, si è conquistata la fiducia di Putin ma è molto stimata anche in Occidente. Dopo l’inizio della guerra in Ucraina avrebbe provato a dimettersi, ma senza successo, e oggi continua a giocare un ruolo cruciale per il futuro di Mosca
Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, il fatto che la Russia abbia in parte ridimensionato le minacce ai “Paesi ostili” sulle forniture di gas, si deve anche a due stretti collaboratori del presidente Vladimir Putin: l’economista e vicepremier Alexander Novak e la governatrice della Banca Centrale russa, Elvira Nabiullina. Entrambi gli avrebbero spiegato i problemi legati alla pretesa di ricevere pagamenti solo in rubli, sia sul piano giuridico che su quello tecnico dato, che non c’è sufficiente disponibilità di questa valuta sui mercati internazionali
Nabiullina ricopre questo incarico dal 2013 e, secondo alcune fonti citate da Bloomberg, avrebbe provato a dimettersi dopo l’inizio della guerra in Ucraina, senza successo. Non si conoscono le motivazioni di questa scelta – che non è mai stata confermata dalla diretta interessata – ma già tempo prima che l’indiscrezione venisse diffusa, il Financial Times scriveva che il conflitto aveva “stravolto” il lavoro di questa “tecnocrate”
Ciò nonostante, la governatrice è rimasta al suo posto. Non solo. Come nota il premio Nobel Paul Krugman in un editoriale sul New York Times intitolato “Wonking Out: The Curious Case of the Recovering Ruble”, Nabiullina e i suoi colleghi hanno eliminato tutti gli ostacoli per difendere la moneta, alzando per esempio i tassi di interesse dal 9,5 al 20% e imponendo controlli estesi per prevenire la fuga dei capitali
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