Stop al carbone e chiusura dei porti alle navi russe: ecco il nuovo pacchetto di sanzioni dell’Ue
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L’esercito ucraino ha trovato una stanza della tortura nel seminterrato di un ospedale locale a Bucha, usata dai russi per nascondere i cadaveri di cinque civili ritrovati piegati in avanti e con le mani legate dietro alla schiena. «Non è nient’altro che la punta dell’iceberg», assicura il capo della diplomazia ucraina Dmytro Kuleba. Perché le città martire di una guerra sempre più atroce si moltiplicano: Odessa, Mykolaiv, Kharkiv, Kherson. A Mariupol, si fanno insistenti le testimonianze su centinaia di civili prelevati con la forza dai rifugi e costretti a confluire in campi di transizione prima di essere deportati in Russia. Mosca nega e parla di centinaia di abitanti che volontariamente sono voluti entrare in territorio russo. A denunciare gli orrori in ucraina è stato lo stesso presidente Zelensky al consiglio di sicurezza Onu.
Intanto dal centro di Kherson ormai completamente occupato dai russi, si leva poi l’appello disperato delle autorità locali: «Stanno terminando tutte le scorte di cibo, medicinali e carburante». E a Kharkiv si vivono ore drammatiche in attesa dell’attacco finale.
Retroscena: Il battaglione siberiano, ultimo mostro del putinismo
Reportage: Kharkiv, bombe a grappolo e rinforzi, la città torna in prima linea
Il punto: I killer esibiscono la morte, noi non ci possiamo voltare
Scenario: Guerra Russia-Ucraina, nell’inferno di Bucha
Personaggio: Fonti ucraine: ecco chi è il comandante russo che ha ordinato la strage di Bucha
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Aggiornamento ora per ora
17.12 – Usa a Onu: «Montagna di prove su crimini russi»
«Ci sono rapporti credibili» che decine di migliaia di civili ucraini sono stati rapiti e mandati in campi di smistamento per poi essere deportati in Russia: lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, intervenendo al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, dove ha evocato una «montagna di prove» dei crimini di guerra russi.
16.58 – Zelensky: «Via la Russia dal consiglio di sicurezza Onu»
«La Russia è un paese aggressore, l’Onu dovrebbe allontanarla dal consiglio di sicurezza».
16.54 – Zelensky: «Commessi i peggiori crimini di guerra»
«La Russia sta commettendo i peggiori crimini di guerra in Ucraina», questa la denuncia del presidente Zelensky all’Onu, che ha chiesto «azioni immediate»
16.48 – Zelensky: «E’ tempo di riformare l’Onu»
«Che il voto all’unanimità all’interno del consiglio di sicurezza in alcune occasioni non sia possibile», ha aggiunto il presidente, con un chiaro riferimento al comportamento della Cina. «E’ il momento di trasformare le Nazioni Unite, ci propongo di farlo con una conferenza globale qui, in una Kiev pacificata».
16.44 – Zelensky: «Dove è l’Onu in questa guerra?»
«Dove è il consiglio di sicurezza? Dove è la pace? Dove sono le garanzie che le Nazioni Unite devono assicurare? Bisogna fermare gli aggressori, evidentemente ora il mondo vede ciò che l’esercito russo hanno fatto a Bucha ma deve ancora vedere quanto hanno fatto in altre città del nostro paese». Così il presidente ucraino Zelensky intervenendo al Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
16.36 – Sindaco Mariupol, «Siamo oltre catastrofe umanitaria»
Mariupol, città meridionale ucraina assediata dalle forze russe, è diventata «invivibile» per i 120 mila abitanti rimasti sotto le bombe. Lo ha detto il sindaco, Vadym Boichenko. «Siamo oltre la catastrofe umanitaria», ha ammesso.
16.28 – Onu, «Esaminare le accuse di violazioni»
«Le molte accuse credibili di gravi violazioni del diritto umanitario internazionale provenienti dalle aree recentemente sottratte alle forze russe non devono restare senza risposta. Sosteniamo gli sforzi per esaminare queste accuse e raccogliere prove. Garantire responsabilità e giustizia per gli atti commessi durante la guerra non sarà facile, ma è essenziale». Lo ha detto il capo degli affari politici dell’Onu, Rosemary DiCarlo, al Consiglio di Sicurezza Onu sull’Ucraina. La quale si è detta anche «seriamente preoccupata per le segnalazioni di casi di arresti arbitrari e sparizioni forzate di persone che si sono espresse contro l’invasione russa».
16.04 – Guterres: «Seri negoziati per pace, guerra finisca ora»
«La guerra in Ucraina deve finire adesso». Cosi’ in apertura della riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, il segretario generale Antonio Guterres ha chiesto «negoziati seri per la pace».
15.55 – Draghi, espulsione diplomatici russi decisa con alleati
«Nella giornata di oggi abbiamo espulso 30 diplomatici russi, una decisione presa in accordo con altri partner europei e atlantici». Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo a Torino in occasione della firma del Patto per la Città.
15.47 – Draghi: «Ribadisco ferma condanna per stragi civili»
Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo a Torino in occasione della firma del Patto per la Città.
15.44 – Gb: “Congelati 350 miliardi dollari di riserve estere russe”. Truss: “Guerra può finire solo con la sconfitta di Putin”
Il governo britannico ha annunciato il congelamento di oltre 350 miliardi di dollari delle riserve in valuta estera della Russia di Vladimir Putin, il 60% su un totale di 604 miliardi. Lo afferma la ministra degli Esteri, Liz Truss, dopo i colloqui a Varsavia col suo omologo polacco, Zbigniew Rau. La responsabile del Foreign Office ha ribadito che si devono incrementare le sanzioni occidentali e l’invio di armi all’esercito di Kiev e sottolineato che «la guerra in Ucraina può finire solo con la sconfitta di Putin». Per Truss, inoltre, le sanzioni coordinate coi Paesi alleati «stanno riportando l’economia russa nell’era sovietica».
15.41 – Michel non sarà a Kiev con von der Leyen ma non esclude viaggio
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, non si unisce alla visita a Kiev della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e dell’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, prevista per questa settimana, ma non ha mai escluso e tuttora non esclude un viaggio in Ucraina. Lo riferisce un alto funzionario Ue.
15.41 – Blinken: “Bucha parte campagna deliberata per uccidere”
Quello che è accaduto a Bucha «non è un atto isolato ma parte di una campagna deliberata per uccidere, torturare e stuprare civili». Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken.
15.39 – Putin condanna pressioni su Gazprom e prepara rappresaglia
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha condannato le misure adottate contro il gigante del gas russo Gazprom in Europa per la guerra in Ucraina e ha avvertito di potenziali rappresaglie. «La situazione nel settore energetico sta peggiorando a causa di misure brutali non di mercato, inclusa la pressione amministrativa sulla nostra azienda Gazprom in alcuni Paesi europei», ha detto.
15.37 – Stoltenberg: “Temo scopriremo altre fosse comuni”
«Temo che assisteremo ad altre atrocità. I russi controllano ancora parte del territorio ucraino. Quando verrà conquistato, rischiamo di scoprire più fosse comuni, più atrocità, più crimini di guerra». Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. «Ciò sottolinea l’importanza delle indagini per stabilire tutti i fatti affinché i responsabili siano assicurati alla giustizia», ha aggiunto.
15.28 – Putin: “Nazionalizzare asset russi all’estero è arma a doppio taglio”
La possibile nazionalizzazione degli asset russi all’estero è «un’arma a doppio taglio». Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, evocando possibili ritorsioni all’indomani della decisione della Germania di prendere temporaneamente il controllo della filiale tedesca di Gazprom.
15.24 – Stoltenberg: “Ci aspettiamo nuova massiccia offensiva russa nel Donbass”
«Le forze armate ucraine stanno opponendo una fortissima resistenza, riconquistando territori agli invasori russi e costringendo la Russia a modificare i suoi piani bellici. Ma Mosca non sta rinunciando alle sue ambizioni in Ucraina». A dichiararlo è stato il segretario generale della Naro, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles. «Stiamo vedendo un significativo movimento di truppe che si allontanano da Kiev, per raggrupparsi, riarmarsi e ricevere rifornimenti. E stanno spostando la loro attenzione verso est: nelle prossime settimane ci aspettiamo una spinta ulteriore nell’est e nel sud dell’Ucraina per cercare di occupare l’intero Donbass e creare un corridoio verso la Crimea».
15.23 – Putin: “Possibili limiti export di cibo verso Paesi ostili”
La Russia dovrà essere «più prudente» con le esportazioni di cibo all’estero, «specialmente verso i Paesi ostili». Lo ha detto il presidente Vladimir Putin citato dalla Tass prefigurando una limitazione all’export.
15.22 – Macron parlerà con Zelensky a fine giornata
Il presidente francese, Emmanuel Macron parlerà più tardi in serata con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha reso noto l’Eliseo.
15.20 – Putin: “Occidente vuole scaricare errori economici su Russia”
«L’Occidente sta cercando di scaricare i propri errori economici sulla Russia, per risolvere i problemi a spese» di Mosca. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass.
15.14 – Stoltenberg: “A riunione con noi Kuleba e partner”
«Giovedì saremo raggiunti dal ministro degli Affari esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che ci aggiornerà sugli ultimi sviluppi, incluso sui negoziati tra Kiev e Mosca. La Finlandia, la Svezia, la Georgia e l’Ue saranno al tavolo. E si uniranno i partner della Nato dell’Asia e del Pacifico: Giappone, Australia, Nuova Zelanda e Repubblica di Corea. Perche’ questa crisi ha implicazioni globali che preoccupano tutti». Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa prima della riunione di domani e giovedì dei ministri degli Affari esteri dei Paesi alleati. «Abbiamo visto che la Cina non ha condannato l’aggressione e si è unita a Mosca nel mettere in questione il diritto delle nazioni a scegliere il proprio percorso», ha aggiunto. «Mi aspetto che tutti concorderemo su un approfondimento della cooperazione della Nato con i nostri partner dell’Asia e del Pacifico, incluso in aree come il controllo degli armamenti, la tecnologia, il cyber e l’ibrido. Lavorare più da vicino insieme ci renderà tutti più sicuri», ha sottolineato.
15.13 – Bennett: “Sconvolti da Bucha. Condanniamo con forza tutto questo”
«Siamo sconvolti dalle immagini terribili viste a Bucha. Noi condanniamo tutto questo con grande forza»: lo ha detto il premier Naftali Bennett nel suo primo commento a quanto successo nella cittadina ucraina ad opera delle forze russe. Ha poi ricordato che il ministro degli esteri Yair Lapid ha già espresso la condanna dei fatti. «Le sofferenze della popolazione ucraina sono enormi e noi – ha proseguito – stiamo facendo tutto il possibile per aiutare». A questo proposito Bennett ha citato la costruzione di un ospedale da campo nell’Ucraina occidentale, l’invio di aiuti umanitari e la accoglienza dei profughi.
15.10 – Danimarca espelle 15 diplomatici russi ufficiali dell’intelligence
Il ministero degli Esteri danese sta espellendo 15 ufficiali dell’intelligence russa che lavoravano presso l’ambasciata russa a Copenaghen. Il ministero ha affermato che la Danimarca condanna fermamente «la brutalità della Russia contro i civili ucraini a Bucha», «gli attacchi deliberati contro i civili sono un crimine di guerra». Gli ufficiali «rappresentano un rischio per la nostra sicurezza nazionale che non possiamo ignorare», ha detto il ministro degli Esteri Jeppe Kofod.
15.09 – Wsj: Repubblica Ceca dà tank sovietici a Kiev. Con Slovacchia offre riparare attrezzature militari danneggiate
«La Repubblica Ceca ha inviato vecchi carri armati dell’era sovietica in Ucraina, fornendo armi pesanti indispensabili alle truppe ucraine». A rivelarlo è il Wall Street Journal. La Repubblica Ceca e la Slovacchia si sarebbero anche offerte di «riparare e riadattare le attrezzature militari ucraine danneggiate». L’Ucraina avrebbe catturato «sinora 176 carri armati russi, 34 pezzi di artiglieria semoventi, 116 veicoli da combattimento corazzati, 149 veicoli da combattimento di fanteria, 23 lanciarazzi e 45 veicoli corazzati per il personale, e la maggior parte di questi pezzi “avrebbero bisogno di essere riparati prima dell’uso».
14.50 – Kiev: “Russia prepara falsificazione a Mariupol. Presenteranno persone uccise da loro come vittime fuoco ucraini”
La Russia sta preparando una falsificazione su larga scala a Mariupol per accusare l’Ucraina. Lo riferisce il servizio di sicurezza ucraino, citato da Unian. «Le atrocità dei razzisti a Bucha – afferma il servizio di sicurezza – sono state uno shock per il mondo intero, quindi il compito principale della propaganda russa oggi è distogliere il più possibile l’attenzione del pubblico, sia internazionale che nazionale, sui presunti crimini dei difensori ucraini di Mariupol». Secondo Kiev, la falsificazione sarebbe che i russi intendono raccogliere in un unico luogo i corpi dei residenti di Mariupol uccisi dagli stessi russi e presentarli come vittime di massa delle truppe ucraine.
14.49 – Sindaco Kharkiv: “Siamo ben armati e pronti a difenderci”
«Kharkiv il 24 febbraio e Kharkiv il 5 aprile sono due città diverse in termini di capacità di difesa». Oggi «Kharkiv è una città ben armata e ben preparata per la difesa». Lo ha detto Igor Terekhov, sindaco della seconda città ucraina, nell’est vicino al confine con la Russia, tra le prima a finire sotto assedio dopo l’inizio dell’invasione. «Gli invasori nemici vogliono seminare il panico e demoralizzarci. Noi, abitanti di Kharkiv, non daremo loro questa possibilità», ha aggiunto il primo cittadino, citato dall’Ukrainska Pravda.
14.45 – Fonti: Alcuni diplomatici russi espulsi sono 007
Tra i 30 diplomatici russi espulsi dall’Italia, ci solarebbero alcuni agenti dei servizi segreti di Mosca. Lo confermano a Lapresse fonti qualificate. I sospetti su alcuni dei diplomatici russi portano a ritenere che avrebbero svolto attività di spionaggio nel nostro Paese.
14.42 – Von der Leyen: “Stop import carbone da Russia, 4 mld l’anno”
14.42 – Sindaco Kiev: “Europa interrompa legami economici con Mosca”. Klitschko: “Ogni euro dalla Russia è denaro insanguinato”
Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha chiesto ai politici europei di interrompere tutti i legami commerciali con Mosca dicendo che i pagamenti alla Russia aiutano a finanziare l’esercito russo, che ha invaso l’Ucraina: lo riporta la Bbc. «Ogni euro, ogni centesimo che ricevete dalla Russia o inviate in Russia ha del sangue, è denaro insanguinato e il sangue di questo denaro è sangue ucraino, il sangue del popolo ucraino», ha affermato Klitschko.
14.33 – Da aprile la Bielorussia pagherà il gas in rubli
Da aprile la Bielorussia pagherà il gas russo in rubli. La notizia è riportata da Interfax.
14.30 – Nato: “Russia proverà a prendere tutto il Donbass”
«Nelle prossime settimane ci aspettiamo una spinta russa nel sud e nell’est dell’Ucraina per provare a prendere tutto il Donbass e per creare un territorio ponte fino alla Crimea occupata. È una fase cruciale della guerra».
14.27 – Zelensky: “Orban flirta con Russia ma dovrà scegliere tra Mosca e resto del mondo”
Il premier ungherese Viktor «dovrà scegliere tra la Russia e il resto del mondo». Può dire io scelgo l’Ungheria, ma l’Ungheria fa parte di un altro mondo, loro sono nell’Ue, «può continuare a flirtare» con la Russia, «ha bisogno di risorse energetiche a basso costo, ma non durerà a lungo». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista televisiva.
14.26 – Stoltenberg: “Da alleati più assistenza militare”
«I ministri degli Affari esteri discuteranno di quanto possiamo fare di più» per l’Ucraina. «Gli alleati sono determinati a dare altro sostegno all’Ucraina, incluso armi anticarro, sistemi di difesa e altri equipaggiamenti. Gli alleati aumenteranno anche l’assistenza umanitaria e l’aiuto finanziario. Gli alleati guarderanno anche a come dare assistenza nella cyber sicurezza ed equipaggiamenti per aiutare gli ucraini a proteggersi da minacce chimiche e biologiche». Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa prima della riunione di domani e giovedì dei ministri degli Affari esteri dei Paesi alleati. «Mi aspetto che decideremo di fare di più per partner vulnerabili davanti alla minaccia russa incluso Georgia e Bosnia Erzegovina. Possiamo aiutarli a rafforzare la loro resiliezna e a prevenire ogni aggressione futura», ha aggiunto.
14.23 – Nuovo scambio di prigionieri, 86 per parte. Mosca: “Fallito l’accordo per rilascio 4 specialisti nucleari”
Gli eserciti russo e ucraino hanno compiuto un nuovo scambio di prigionieri con ciascuna delle due parti che ha rilasciato 86 soldati nemici. Lo riferiscono le agenzie russe. Secondo la Tass, all’ultimo momento è fallito un accordo per ottenere da parte di Mosca la liberazione di quattro specialisti dell’agenzia atomica Rosatom rimasti in Ucraina.
14.23 – Oim: Oltre 7,1 milioni sfollati interni
Oltre 7,1 milioni di persone sono state sfollate all’interno dell’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, secondo il secondo rapporto dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). Ciò rappresenta un aumento del 10% del numero di sfollati interni (IDP) in Ucraina dal primo sondaggio del 16 marzo scorso, afferma un comunicato pubblicato a Ginevra. «Corridoi umanitari sono urgentemente necessari per consentire l’evacuazione sicura dei civili e garantire il trasporto e la consegna degli aiuti umanitari per assistere rapidamente gli sfollati interni», ha commentato il direttore generale dell’Oim, António Vitorino. Secondo un sondaggio condotto dall’Oim, tra il 24 marzo e il 1 aprile, oltre il 50% delle famiglie sfollate ha figli, il 57% include membri anziani e il 30% ha persone con malattie croniche.
14.22 – Sindaco: “A Borodyanka 200 civili sotto le macerie”
«Ci sono i corpi di circa 200 civili sotto le macerie dei palazzi colpiti a Borodyanka dai bombardamenti russi. Il 24 febbraio siamo stati la prima città ad essere bombardata. Stiamo cominciando adesso a portare via i corpi perché i russi non ce lo hanno permesso fino a quando c’è stata l’occupazione. Ci hanno detto che potevamo evacuare ma sparavano a chiunque uscisse in strada, affiggendo cartelli affinché restassimo in casa e disegnando il simbolo dell’occupazione ovunque». Lo ha detto il sindaco di Borodyanka, Georgiy Erko, all’inviato dell’Ansa sul posto. I militari russi si sono ritirati dalla città il primo aprile.
14.20 – Mosca: “In corso intensi negoziati in videocollegamento”
«Finora sono in corso intense trattative in videocollegamento con la parte ucraina». Lo ha detto a Interfax Andrei Rudenko, vice capo del ministero degli Esteri russo. «Fino a quando non verrà concordato il testo del documento finale, è prematuro parlare di qualsiasi incontro ufficiale». tra i ministri degli Esteri russo e ucraino Sergei Lavrov e Dmitry Kuleba, ha aggiunto.
14.19 – Amb. Russa a Roma: “Espulsione diplomatici immotivata”
La decisione dell’Italia di espellere 30 diplomatici russi è «immotivata» e «porterà ad un ulteriore deterioramento delle relazioni bilaterali». Lo afferma l’ambasciata russa in Italia commentando la decisione annunciata dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, «per ragioni legate alla nostra sicurezza nazionale». Ricordando che l’ambasciatore russo, Sergey Razov, è stato convocato alla Farnesina per la notifica del provvedimento, l’ambasciata sottolinea come da parte delle autorità italiane non sia stata «fornita alcuna prova» delle azioni dei diplomatici. L’ambasciatore, si legge in una nota, ha «esplicitamente espresso la protesta contro la decisione immotivata da parte italiana» e «ha dichiarato che questo passo non rimarrà senza risposta da parte russa».
14.15 – Mosca accusa: “Kiev prepara messinscena a Moshchun”
I servizi speciali ucraini lo scorso 4 aprile hanno inscenato un finto ritrovamento di civili uccisi dalle truppe russe nel villaggio di Moshchun, 23 chilometri a Nord Est di Kiev, e ne stanno per diffondere le immagini ai media occidentali. È l’accusa lanciata dal ministero della Difesa russo, che ha bollato come una falsificazione anche le immagini di civili uccisi giunte da Bucha. «I servizi speciali ucraini hanno organizzato simili attività anche a Sumy, Konotop e altre città», afferma il portavoce della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov.
14.14 – Cremlino: “Transizione a pagamenti in rubli avverrà per fasi e con molta cautela”
La transizione ai pagamenti internazionali in rubli avverrà «in fasi e con molta cautela, considerando le realtà economiche e finanziarie dei mercati globali», ha spiegato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, precisando che a «nessuno ha fretta». «Non c’è spazio per movimenti bruschi. Deve essere fatto in modo approfondito, graduale, e attentamente calibrato, non si può fare altrimenti», ha aggiunto.
14.14 – Stoltenberg: “Prendere di mira e uccidere civili è crimine di guerra”
«Abbiamo tutti visto le immagini orribili di uccisione di civili da Bucha e altri luoghi controllati dai militari russi fino a pochi giorni fa. Sono di una insopportabile brutalità di cui l’Europa non era testimone da mmolti decenni. Colpire e uccidere è un crimine di guerra. Tutti i fatti devono essere accertati e tutti i responsabili di queste atrocità devono essere portati davanti alla giustizia. Gli alleati sostengono le indagini, incluso attraverso l’Onu e la Corte penale internazionale». Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa prima della riunione di domani e giovedi’ dei ministri degli Affari esteri dei Paesi alleati.
14.13 – Premier Moldova: “Servono aiuti internazionali per i profughi accolti”
La Moldova necessita di maggiori aiuti da parte della comunità internazionale per far fronte ai 100mila rifugiati ucraini ospitati nel Paese, circa un quarto di tutti quelli che sono arrivati dallo scoppio del conflitto. Lo ha detto la premier moldava Natalia Gavrilita nel corso della Conferenza dei donatori per l’Ucraina in corso a Berlino. Gavrilita ha quindi voluto ringraziare il settore pubblico e privato per «la mobilitazione senza precedenti» messa in atto per accogliere i profughi. «Far fronte a questo afflusso è una delle maggiori sfide che qualsiasi governo moldavo ha dovuto affrontare negli ultimi tre decenni», ha sottolineato.
14.13 – Kive: “18.500 militari russi uccisi in combattimento dall’inizio della guerra”
Lo stato maggiore delle forze armate ucraino rende noto che i militari russi morti in combattimento dall’inizio della guerra sono 18.500. La Russia ha perso anche 676 carri armati, 1.858 mezzi corazzati, 150 aerei da guerra e 134 elicotteri. Lo scorso 25 marzo, il ministero della Difesa russo ha ammesso la perdita di 1.351 soldati. Ma pochi giorni prima il quotidiano filo governativo Komsomolskaya Pravda aveva pubblicato, e subito cancellato denunciando un atto di hackeraggio, un post con il bilancio di 9.861 soldati morti.
14.12 – Kive: Brigata massacro Bucha torna sul campo per operazioni speciali
Il Gur, servizio di intelligence della Difesa ucraina, ha avvertito che la 64a brigata di fucilieri motorizzati dell’esercito russo, accusata da Kiev di aver commesso atrocità a Bucha, tornerà in guerra in Ucraina. Il 4 aprile la brigata è stata ritirata in Bielorussia, ma dopo due giorni di riposo il 6 aprile ha in programma di tornare sul campo in Ucraina, mentre di norma le unità russe che lasciano la zona di combattimento hanno più tempo per riprendersi e vengono fatte ruotare. «Un tale programma indica che la 64esima brigata è in attesa di “compiti speciali”», rimarca il Gru citato da Unian, «il personale dell’unità, consapevole della risonanza degli eventi di Bucha e della responsabilità dei crimini commessi, è fortemente contrario al ritorno in Ucraina. Tuttavia, il comando russo ignora questi sentimenti e minaccia il tribunale se si rifiuta di continuare a combattere».
14.11 – Arrestato per tradimento capo ufficio procuratore Mykolayiv
Arrestato con l’accusa di tradimento durante un’operazione speciale del Servizio di sicurezza ucraino il capo dell’ufficio del procuratore distrettuale di Mykolayiv, Gennady Herman. Lo fa sapere la stessa SBU affermando di avere le prove che l’uomo, attraverso un mediatore, avrebbe passato all’esercito russo informazioni sulla situazione operativa a Mykolayiv e nella regione; prigionieri militari e civili uccisi e luoghi della loro detenzione; risultati del bombardamento di Mykolayiv e password giornaliere ai checkpoint regionali. Durante l’interrogatorio, l’uomo avrebbe confessato la sua attività criminale.
14.10 – Zelensky: “Abbiamo bisogno di Paesi seri che garantiscano sicurezza”
Non esiste un elenco di paesi pronti a garantire pienamente la sicurezza dell’Ucraina. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky in un’intervista televisiva. «Abbiamo bisogno di attori seri che siano pronti a tutto, abbiamo bisogno di una cerchia di stati pronti a fornire qualsiasi arma entro 24 ore, abbiamo bisogno di singoli paesi da cui dipenda davvero la politica delle sanzioni», ha affermato.
14.05 – Cremlino: “Attività Onu senza Russia sono impensabili”
«Il lavoro delle istituzioni dell’Onu senza la partecipazione della Russia sono impensabili». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta la Tass.
14.05 – Viminale: A oggi in Italia 84.178 profughi di cui 32mila minori
Sono 84.178 le persone giunte finora in Italia: 43.434 donne, 8.761 uomini e 31.983 minori. Lo rende noto il Viminale. Rispetto a ieri l’incremento è di 1.078 ingressi nel territorio nazionale: le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.
14.04 – Cremlino: “Disponibili a incontro con Zelensky ma solo dopo accordo”
«Non è cambiato nulla per noi. Non rifiutiamo la possibilità di un incontro». Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, a proposito di un possibile faccia a faccia tra il presidente Vladimir Putin ed il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo che quest’ultimo ha affermato che forse questo incontro non avrà luogo. «Ma ripetiamo ancora una volta che un tale incontro è possibile solo dopo aver concordato il testo» di un accordo, ha ribadito Peskov, citato dall’agenzia Interfax.
14.03 – Peskov: “Attacchi Biden a Putin inaccettabili”
Il Cremlino ha definito inaccettabili gli attacchi del presidente americano Joe Biden al presidente russo Vladimir Putin. «Gli insulti personali al presidente della Russia continuano, e questo è un male. Li consideriamo inaccettabili e lo consideriamo non degno di un presidente degli Stati Uniti», ha dichiarato ai giornalisti il portavoce Dmitry Peskov, lamentando poi le contraddizioni esistenti tra le accuse di crimini di guerra mosse dal presidente e le dichiarazioni del Pentagono, che afferma di non disporre di dati che consentano di arrivare a tale conclusione. Quanto al rischio di nuove sanzioni: «Noi stessi sappiamo che sono possibili. È improbabile che gli americani abbandonino questa loro pratica preferita», ha commentato.
13.56 – Patriarca Bartolomeo: “Non è guerra santa, è malvagia”
Questa guerra «non è una guerra santa e benedetta, come alcuni sostengono. È una guerra malvagia, una guerra empia. Dobbiamo pregare che finisca il prima possibile. Preghiamo per la pace», «dobbiamo pregare costantemente per il ripristino della pace in Ucraina e in tutto il mondo». Lo ha affermato il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo in una celebrazione che si e’ tenuta domenica, e che riporta oggi il sito Orthodox Times. Il Patriarca ecumenico, accogliendo i Vescovi e i fedeli cattolici romani, ha fatto riferimento, alla sua recente visita ufficiale in Polonia, su invito del presidente Andrzej Duda, dove ha incontrato i rifugiati dall’Ucraina, fuggiti lì dopo l’invasione russa della loro patria e ha elogiato le autorità e il popolo polacco per la calorosa accoglienza, l’ospitalità e l’amore cristiano per i rifugiati.
13.53 – Cancelliere austriaco prepara visita a Kiev Nehammer: “Ieri ho parlato con Zelensky del mio viaggio”
Il cancelliere austriaco Karl Nehammer sta pianificando una visita in Ucraina. «Ieri ho parlato al telefono con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Abbiamo discusso del mio viaggio in Ucraina per familiarizzare con la situazione sul campo e per discutere di ulteriore assistenza», ha detto Nehammer su Twitter, secondo quanto riporta Inferfax.
13.51 – Cremlino: “A Bucha infondata e tragica messa in scena”
Qualsiasi accusa contro la Russia sulla situazione a Bucha «non è solo infondata, ma è uno spettacolo tragico ben messo in scena». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta la Tass. Sui fatti secondo Mosca è necessaria un’indagine «veramente imparziale e neutrale» invece «sembra che l’Occidente abbia semplicemente chiuso occhi e orecchie con i paraocchi e non vuole ascoltare nulla».
13.39 – Dombrovskis: “Non dimenticheremo atrocità; sanzioni in arrivo”
«Le ultime atrocità hanno scioccato il mondo, non dimenticheremo. Abbiamo organizzato una squadra investigativa congiunta con l’Ucraina e stiamo finalizzando il quinto pacchetto di sanzioni». Lo ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, al termine della riunione dell’Ecofin.
13.36 – Spagna espelle circa 25 diplomatici russi
Il governo spagnolo, in linea con i partner europei, ha deciso di espellere 25 diplomatici dell’ambasciata russa, che «rappresentano una minaccia alla sicurezza del nostro Paese» e in risposta alle azioni delle truppe russe in Ucraina. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Josè Manuel Albares, in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri, assicurando che il ministero sta elaborando l’elenco degli espulsi, che potrebbero essere «forse qualcuno di più».
13.34 – Cremlino, festeggeremo ricorrenza 9 maggio come sempre
«Lo celebreremo come lo facciamo sempre. Questa è la festa più santa nel nostro paese. È stata e rimarrà la festa più santa per tutti i russi». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda sui piani per celebrare la festa del 9 maggio. Lo riporta la Tass.
13.33 – Gen. Chiapperini: “Russi concentrati a Sud e Sud-Est, rischio nuova Corea”
«I russi concentreranno i propri sforzi a sud-est a ridosso del Donbass e a sud con il completamento della conquista di Mariupol ed eventualmente la prosecuzione dello sforzo su Odessa. La durata del conflitto dipenderà dal risultato di questo cambio di gravitazione da parte russa». Lo afferma all’Adnkronos il generale Luigi Chiapperini, ex comandante del contingente multinazionale Nato in Afghanistan, che fu impegnato anche nella missione Kfor in Kosovo ed è membro del Centro Studi dell’Esercito, riguardo alle prospettive del conflitto in Ucraina. «Se avrà successo potrebbe accorciare i tempi del conflitto. In caso contrario dovremo presumibilmente aspettarci una lunga guerra di logoramento – osserva il generale Chiapperini – con frequenti movimenti della linea del fronte come ad esempio accadde in Corea all’inizio degli anni ’50. In quel caso la guerra durò ben tre anni e alla fine ci fu la divisione del paese in due, con ripercussioni negative sulla stabilità internazionale che vediamo ancora oggi a distanza di settanta anni».
13.32 – Esplosioni a Kiev, forze armate rassicurano: “Lavori di sminamento”
In merito alle esplosioni avvertite a Kiev, le Forze armate ucraine tranquillizzano i cittadini: «Gli artificieri sono al lavoro per bonificare il territorio», riferisce il servizio stampa delle forze armate ucraine
13.32 – Kuleba: “Embargo petrolio e gas russi per evitare altre Bucha”
«Per scongiurare “nuove Bucha” va imposta la madre di tutte le sanzioni: smettere di comprare petrolio, gas e carbone dalla Russia». Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba, rivolgendo un appello a «smettere di finanziare la macchina da guerra di Putin». Il capo della diplomazia di Kiev ha quindi detto che «l’economia russa, e la sua guerra, si sarebbero fermate nel giro di pochi mesi» con lo stop all’acquisto di prodotti petroliferi russi. «Pochi mesi passati a stringere la cinghia valgono migliaia di vite salvate», ha aggiunto.
13.28 – Zelensky: “Accordo con Turchia per evacuazione feriti da Mariupol”
Kiev e Ankara hanno raggiunto un accordo per l’evacuazione dei feriti e il trasporto dei cadaveri da Mariupol. Lo ha confermato – parlando ai media ucraini – il presidente Volodymyr Zelensky. «Oggi ci siamo accordati con la Turchia che è pronta a caricare sulle navi i feriti e le vittime per trasportarli da Berdyansk». Ma per portare avanti questa operazione – ha spiegato – «stiamo aspettando l’approvazione di Putin». «Se questo tentativo fallisse, sapremmo che è il presidente della Russia a non dare personalmente questa opportunità», ha concluso Zelensky, citato dall’agenzia Interfax.
13.28 – Soldatesse Kiev raccontano le torture subite durante la prigionia in Bielorussia
Alcune soldatesse ucraine hanno raccontato i giorni della loro prigionia: i soldati russi le costringevano a spogliarsi davanti agli uomini, fare gli squat, coprivano loro gli occhi, le rasarono i capelli, e le interrogavano di continuo. Lo rivela il ministero della Reintegrazione ucraino ripreso dall’agenzia di stampa Unian, aggiungendo che, durante la detenzione in Bielorussia, i soldati di Mosca volevano fare partecipare le militari ai video propagandistici parlando in russo e nel centro di detenzione a Bryansk le torturavano quando non rispondevano alla frase ‘Gloria alla Russia’.
13.26 – Corpi sotto le macerie e torture a Borodyanka. Gran parte della città distrutta dai bombardamenti russi
Ci sono molti palazzi crollati a Borodyanka, a venti chilometri da Bucha. Gran parte della città, dalla quale i russi si sono ritirati il primo aprile, è stata distrutta dai bombardamenti degli aerei russi e si stanno recuperando i corpi sotto le macerie. In un altro punto è stato trovato il cadavere di un uomo con segni di torture: aveva la mani legate e una busta alla testa. È quanto ha appurato l’inviato dell’Ansa sul posto.
13.22 – Cremlino, incontro Putin-Zelensky non escluso
13.21 – Protesta a Mosca contro Bucha, sdraiato a terra con le mani legate dietro la schiena
Si è sdraiato per terra in quattro diversi punti del centro di Mosca, con il viso rivolto a terra e le mani legate dietro la schiena. Per protestare contro le atrocità commesse dalle forze militari russe a Bucha. Le fotografie della protesta sono state diffuse dal sito di notizie indipendente russo Holod.media, i cui giornalisti hanno lasciato la Russia ma che continua a pubblicare notizie, anche sulla guerra in Ucraina, e rilanciata dalla Bbc.
13.16 – Cremlino, Ue poco lungimirante su espulsioni
13.11 – Separatisti del Donetsk: “Nave turca in fiamme nel porto di Mariupol”
La nave turca “Azburg” è in fiamme nel porto di Mariupol, nel sud dell’Ucraina. Lo ha comunicato Eduard Basurin, portavoce della milizia separatista dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, citato dall’agenzia Interfax. «I nazionalisti ucraini che controllano il porto di Mariupol, rendendosi conto dell’imminenza della loro sconfitta, stanno deliberatamente distruggendo le infrastrutture, così come le navi straniere. Siamo venuti a conoscenza di un incendio a bordo della nave turca “Azburg”, battente bandiera dominicana. A bordo ci sono 12 cittadini ucraini», ha detto Basurin nel corso di una conferenza stampa. Basurin ha aggiunto che i «nazionalisti» stanno ignorando le richieste «di evacuare sei navi straniere, che, insieme agli equipaggi, sono state bloccate di proposito minando le acque portuali anche prima dell’inizio dell’operazione militare speciale».
13.05 – Kiev, almeno 165 bambini uccisi da inizio invasione
Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina a oggi, sono almeno 165 i bambini che sono rimasti uccisi e 266 quelli feriti. A dirlo è un rapporto della Procura generale del Paese. «Questi numeri non sono definitivi», si legge nel documento nel quale viene spiegato che «i dati continuano a essere raccolti nelle zone di conflitto, in quelle temporaneamente occupate e in quelle liberate, in particolare a Mariupol e in alcuni settori di Kiev e nelle regioni di Chernihiv e Luhansk».
13.01 – Governatore, a Konotop corpi 3 civili con segni tortura
L’esercito ucraino ha trovato i cadaveri di almeno tre civili con segni di tortura nella città di Konotop, nell’Oblast di Sumy. Lo riferisce il governatore della regione, Dmytro Zhyvytsky.
12.56 – Media: “Commissione Ue proporrà stop import carbone”
La Commissione europea proporrà oggi ai Paesi dell’Ue nuove sanzioni contro la Russia, compreso il divieto di importazione di carbone, gomma, prodotti chimici e altri prodotti dalla Russia per un valore fino a 9 miliardi di euro l’anno. Lo scrive Reuters che cita una fonte Ue. La Commissione propone inoltre di vietare le esportazioni verso la Russia per un valore di altri 10 miliardi di euro all’anno, inclusi semiconduttori, computer, tecnologia per il gas liquefatto e altre apparecchiature elettriche e di trasporto. Nel nuovo pacchetto di sanzioni è previsto, sempre secondo la fonte citata, il divieto di accesso in Ue per navi e camion russi. E ancora: saranno vietate tutte le transazioni con Vtb e altre tre banche russe che erano già state escluse dal sistema di messaggistica Swift.
12.49 – Cancelliere austriaco incontrerà Zelensky a Kiev
Il cancelliere austriaco Karl Nehammer (OeVP) entro la fine di questa settimana si recherà in Ucraina. A confermare il viaggio, che avverrà nei «prossimi giorni», la cancelleria federale. In territorio ucraino è previsto un incontro con il presidente Volodymyr Zelensky. Per motivi di sicurezza, per il momento, non vengono forniti dettagli.
12.47 – Austria: “Fornire il migliore sostegno umanitario”
«L’obiettivo è continuare a fornire all’Ucraina il miglior sostegno umanitario e politico possibile». Lo ha affermato il cancelliere Karl Nehammer confermando il suo viaggio in Ucraina dove incontrerà il presidente Volodymyr Zelensky. «L’Austria ha già fornito più di 17,5 milioni di euro dal fondo per i disastri esteri e ha consegnato 10 mila caschi e oltre 9.100 giubbotti protettivi per uso civile, ulteriori aiuti umanitari saranno resi disponibili nel prossimo futuro», ha aggiunto Nehammer (OeVP) che ieri sera aveva avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino.
12.46 – Mattarella, si recuperi ragionevolezza
«Stiamo operando perché malgrado tutto, malgrado le orribili immagini che siamo costretti a vedere, si recuperi ragionevolezza nel mondo e nel nostro continente». Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di restituzione della bandiera da parte degli atleti italiani di ritorno dai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2022. «Lo facciamo – ha aggiunto – con iniziative di carattere politico, di carattere economico e finanziario, con il sostegno a chi resiste per la propria indipendenza, e con un’azione di esortazione costante a ritrovare le regioni della pace, a rifiutare ciò che vediamo di cosi’ orribile e turpe».
12.32 – Kiev, trovati casi torture di massa, anche bimbi. Denisova: “A Kiev trovati uomini uccisi a sangue freddo”
«Numerosi casi di tortura di civili si registrano nei territori liberati dagli occupanti razzisti». Lo denuncia il difensore civico ucraino Lyudmila Denisova su Telegram. «Bambini di meno di 10 anni uccisi con segni di stupro e tortura sono stati trovati nella città di Irpin», aggiunge. «Nella regione di Kiev, il “campo per bambini di Prolisok” ha ospitato per tre settimane la base di un’unità dell’esercito razzista. Nel seminterrato sono stati trovati cinque cadaveri di uomini con le mani legate dietro la schiena. Sono stati torturati e poi uccisi a sangue freddo. Una delle vittime aveva il cranio schiacciato», aggiunge.
12.30 – Gen. Bertolini: “Russi non puntavano a Kiev, in un mese occupato territorio come Gb”
«La ritirata russa conferma, nonostante quanto detto da molti commentatori affrettatamente, che la gravitazione russa non è mai stata su Kiev e su Kiev non c’è mai stata un’operazione decisa. I russi si sono limitati a presentarsi davanti alla capitale rosicchiando la periferia e sembra che anche gli ucraini non abbiano mai creduto a un’operazione contro la Capitale da parte dei russi infatti non sono mai state costruite trincee anti carro o grossi sbarramenti anti carro». Lo afferma all’Adnkronos il generale Marco Bertolini, già comandante del Coi, sull’andamento del conflitto in Ucraina e la ritirata russa. «Missili sono arrivati a Kiev ma non ci sono stati interventi pesanti. I russi hanno invece sempre gravitato nell’area de Donbass fino Kharkiv e nella Crimea: in quelle zone le cose per i russi vanno bene, Mariupol sembra stia per cadere e hanno preso Izyum, dalla quale potrebbero prendere alle spalle le forze ucraine – osserva – I russi, in poco più di un mese, hanno occupato un territorio come la Gran Bretagna, io non credo che le operazioni stiano andando così male per i russi».
12.29 – Kuleba: “Via i russi dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia”
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha incontrato la ministra per il Clima e l’Ambiente polacca Anna Moskwa «per coordinarci riguardo la collaborazione con l’Aiea», l’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Lo ha scritto su Twitter lo stesso Kuleba spiegando che «entrambi siamo d’accordo sul fatto che la presenza russa nella centrale nucleare di Zaporizhzhia debba terminare». Con Moskwa, Kuleba ha detto di aver «anche parlato di progetti energetici a beneficio sia della Polonia, sia dell’Ucraina».
12.28 – Intelligence Kiev: “Divisioni russe eccidio Bucha saranno presto inviate a Kharkiv”
Le divisioni 64 e 35 dei fucilieri motorizzati responsabili dei crimini commessi a Bucha, ora di stanza a Mosyr (Bielorussia), potrebbero tornare in Ucraina, molto probabilmente in una delle zone più calde (presumibilmente nella regione di Kharkiv), dopo due giorni di riposo a Belgorod, in Russia. Lo riferisce l’intelligence ucraina, secondo cui, dopo il periodo di riposo le divisioni saranno chiamate a svolgere «compiti speciali», del tipo già svolti a Bucha. Secondo l’intelligence di Kiev, uno dei motivo di far tornare queste divisioni senza aver provveduto alla loro rotazione, sarebbe quello di sbarazzarsi di testimoni scomodi dislocandoli nelle zone in cui non avrebbero la possibilità di sopravvivere, il che precluderebbe la possibilità di farli comparire davanti al tribunale.
12.27 – Sindaco Mykolaiv, attaccati ogni giorno anche con bombe a grappolo
«Siamo bombardati ogni giorno. Ieri abbiamo avuto due bombardamenti». Lo ha detto il sindaco di Mykolaiv, Oleksandr Senkevych, alla Bbc. «Quanto al bombardamento di ieri ci hanno bombardato con bombe a grappolo, con missili a grappolo che sono caduti nei quartieri, tutte quelle erano solo case dove la gente va a dormire e la mattina va a lavorare».
12.25 – Medvedev: “Bucha è esempio falsa propaganda di Kiev”. Uccidono civili per disumanizzare Russia. Pagano agenzie ad hoc
«La situazione nella città ucraina di Bucha è un altro esempio della falsa propaganda dell’Ucraina» scrive su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. «Un’immagine di un aereo presa da un gioco per computer. Un drone abbattuto da un barattolo di sottaceti. “Eroi morti” che si sono arresi a una nave da guerra russa. Una casa di maternità di Mariupol. E ora Bucha», ha aggiunto. Secondo Medvedev, «sono tutte notizie false create dalla cinica immaginazione dei propagandisti ucraini». «Numerose agenzie di pubbliche relazioni e “fabbriche di troll” sponsorizzate dai governi occidentali e le loro addomesticate non-profit e Ong ricevono un sacco di soldi per cucinare tutto questo», dichiara il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo. A suo parere, «le bestie infuriate dei battaglioni nazionalisti e delle forze di difesa territoriale sono pronte a uccidere casualmente i propri civili nel tentativo di disumanizzare la Russia e offuscare la sua immagine il più possibile».
12.23 – Kiev: Famiglia colpita da mina anticarro, 2 morti
La famiglia di un operatore sanitario del villaggio di Pryputni, nella regione di Chernihiv, è stata fatta saltare in aria da una mina anticarro lasciata dai russi: due persone sono rimaste uccise e altre due sono in terapia intensiva. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore regionale di Chernihiv sulla sua pagina Facebook, come riferisce Ukrinform.
12.22 – Opposizione Gb invoca espulsione ambasciatore russo. Labour rilancia richiesta dopo shock a Bucha: “Putin gangster”
L’opposizione laburista britannica invoca l’espulsione dell’ambasciatore russo dal Regno Unito dopo le accuse di atrocità rivolte alle forze di Mosca a Bucha e in altre località dell’Ucraina. L’appello arriva dal ministro ombra degli Esteri, David Lammy, impegnato a cercare da settimane dossier su cui sfidare il governo Tory sul fronte di rilancio ulteriore di una strategia anti-Cremlino già improntata dal premier Boris Johnson e dalla sua compagine a una linea durissima anche rispetto agli altri maggiori alleati occidentali europei. Lammy, che aveva sollecitato la cacciata dell’ambasciatore fin dal mese scorso, coglie ora l’occasione delle ultime denunce per chiedere che Londra compia un passo fatto ad oggi solo dalla Lituania fra i partner Nato. «Le azioni ripugnanti commesse da Vladimir Putin e dai suoi complici – tuona l’esponente del Labour in riferimento in particolare alle immagini di Bucha – equivalgono senza dubbio a crimini di guerra. E non ci deve essere posto nel nostro Paese per un ambasciatore che fa da megafono alle bugie del regime, così come a qualunque agente dell’intelligence che continui a svolgere attività ostili al Regno Unito». Nel contempo Lammy si associa agli impegni adottati dal governo conservatore per cercare di ottenere «l’espulsione della Russia dal Consiglio Onu per i Diritti Umani», mentre evoca un futuro «tribunale speciale che dovrà perseguire personalmente Putin e il suo regime di gangster».
12.17 – Fe’dorovski: “Notizia bando a Dostoevskij è stato regalo per la propaganda russa”
«L’annuncio del divieto alle lezioni su Fedor Dostoevskij è stato un regalo per la propaganda russa. È stata la prima informazione diffusa in quei giorni in Russia e nonostante il dietrofront il male era già fatto, la notizia era già stata ampiamente diffusa». Ad affermarlo all’Adnkronos è lo storico ed ex diplomatico russo-ucraino Vladimir Fédorovski tornando sulla decisione dell’inizio di marzo, che poi è stata ritirata, dell’università Bicocca di Milano di rimandare le lezioni sull’autore russo a causa della guerra in Ucraina. L’opinione pubblica russa, sostiene l’ex diplomatico, «è favorevole ad una soluzione negoziata. I russi non amano la guerra» ma «non bisogna ferirli nel loro amor proprio come è successo per esempio con questa vicenda di Dostoevskij».
12.17 – Mosca: “Negoziati di pace stanno proseguendo”
I negoziati di pace tra Ucraina e Russia stanno proseguendo. Ad annunciarlo è stato il vice ministro degli Esteri russo Andrei Rudenko in un’intervista all’agenzia Interfax. «Sono attualmente in corso intensi negoziati con la parte ucraina in video collegamento», ha dichiarato, sottolineando però che finché non ci sarà un accordo su un documento finale, sarà troppo presto per parlare, ad esempio, di un incontro tra il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il suo collega ucraino Dmytro Kuleba.
12.16 – La Svezia annuncia espulsione di 3 diplomatici russi
La Svezia ha annunciato l’espulsione di tre diplomatici che lavorano all’ambasciata russa a Stoccolma. Nel corso di una conferenza stampa la ministra degli Esteri svedese, Anna Lindh, ha chiarito i motivi, spiegando che i tre non hanno rispettato le regole stabilite dalla Convenzione di Vienna. Analogo provvedimento contro i diplomatici russi è stato preso da altri Paesi europei, tra cui Italia, Francia e Germania.
12.14 – Ex diplomatico Fe’dorovski: “Situazione molto più pericolosa della Guerra Fredda”
12.12 – Mosca: “Distrutto da mare centro addestramento ucraino Ochakov”
Armi russe ad alta precisione a lungo raggio basate sul mare hanno distrutto il centro di addestramento per operazioni speciali dell’Ucraina vicino alla città di Ochakov sul Mar Nero. Lo ha detto ai giornalisti il portavoce del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Igor Konashenkov, come riporta la Tass. «La sera del 4 aprile, armi ad alta precisione a lungo raggio basate sul mare hanno distrutto il centro di addestramento delle operazioni speciali dell’Ucraina vicino alla città di Ochakov, che era particolarmente utilizzato per ospitare mercenari stranieri», ha sottolineato.
12.11 – Kiev: “Russi si stanno preparando per un’offensiva a est”
I militari russi stanno raggruppando le loro truppe e concentrando i loro sforzi sulla preparazione di un’operazione offensiva nell’Ucraina orientale. Lo afferma lo Stato maggiore delle forze armate ucraine in un messaggio su Facebook. «L’obiettivo è stabilire il pieno controllo sul territorio delle regioni di Donetsk e Luhansk. Il nemico sta cercando di migliorare la situazione delle unità nei distretti operativi di Tavriya e Pivdennobuzhsky», si legge nel post.
12.09 – Banda Bassotti: “Donbass è Russia, popolo da anni aspetta la liberazione”
12.04 – Esercito informatico IT Army, colpiti più di 600 target russi da inizio guerra
Un vero e proprio esercito che porta avanti una cyber guerra. Dall’inizio del conflitto, l’IT Army ucraino creato dal ministero degli Affari Esteri riunendo specialisti IT ucraini e da tutto il mondo per combattere il nemico sul fronte informatico, ha condotto una controffensiva on line che ha colpito finora 660 target russi tra siti web governativi, dei media russi e servizi commerciali bloccandoli. Non solo: attraverso vari canali digitali «abbiamo diffuso tra la popolazione del Paese dell’aggressore la cruda verità sulle atrocità commesse dai loro in Ucraina», si legge sul canale Telegram dell’It Army of Ukraine, lo stesso canale che utilizza per la propria “chiamata alle armi”: «Se sai come attaccare i siti web, unisciti ai ranghi dell’esercito IT dell’Ucraina. Combattiamo l’occupante per vincere!». L’esercito IT attacca ogni giorno le risorse online delle istituzioni statali, delle grandi aziende, operatori della comunicazione, banche, cooperative di credito, servizi di firma digitale elettronica e tutta una serie di servizi domestici utilizzati dalla popolazione russa.
12.01 – In 24 ore un bimbo morto e 380 civili feriti a Mykolaiv
Un bambino è morto e due sono stati feriti negli attacchi avvenuti nelle ultime 24 ore nella regione di Mykolaiv. I raid russi, che hanno colpito scuole, ospedali, asili e case, hanno causato il ferimento di 380 civili.
12.00 – Rilasciato team Croce Rossa fermato nei pressi di Mariupol
È stato rilasciato il team della Croce Rossa Internazionale fermato ieri a Manhush, cittadina ucraina a 20 km ad ovest di Mariupol che sarebbe in mano russa. Lo ha riferito la stessa Croce Rossa, precisando in una nota citata dalla Bbc che è stato un «grande sollievo» ricevere la notizia. Secondo la Bbc, il team ora è tornato a Zaporizhzhia e non è chiaro se e quando riprenderà la missione per Mariupol. «L’incidente di ieri mostra quanto sia stata pericolosa e complessa l’operazione per facilitare il passaggio sicuro intorno a Mariupol per il nostro team, che ha cercato di raggiungere la città da venerdì», ha aggiunto la Croce Rossa.
11.59 – Borrell: “Servono meno applausi e più aiuti a Zelensky”
«Dobbiamo applaudire meno Zelensky e aiutarlo di più, fargli meno lodi e fornirgli i mezzi per continuare a resistere». A dichiararlo è stato l’Alto Rappresentante per la politica estera, Josep Borrell: perché le guerre si vincono con le armi e indebolendo economicamente il nemico», ha sottolineato. Borrell ha anche precisato che un nuovo pacchetto di sanzioni Ue sarà approvato in Consiglio Affari Esteri, ma che «quello che è sul tavolo, in discussione, e sul quale non è stato ancora raggiunto un accordo, è cosa fare con l’energia, con importazioni di gas, petrolio e anche carbone».
11.57 – Nave civile affonda a Mariupol dopo bombe russe, ci sono feriti
Nel porto di Mariupol una nave civile battente bandiera della Repubblica Dominicana sta affondando dopo essere stata colpita dal fuoco russo. Lo riferisce il Servizio di frontiera ucraino citato da Ukrainska Pravda. Il bombardamento ha provocato un incendio nella sala macchine. Il capitano del canale internazionale della sicurezza marittima ha segnalato l’Sos e il messaggio: «Attenzione, la nave battente bandiera della Repubblica Dominicana è stata distrutta, incendio in sala macchine. Ci sono feriti».
11.53 – Kiev: “Mosca ha respinto convoglio diretto a Mariupol”
La Russia ha respinto un convoglio umanitario di sette bus diretto verso Mariupol per evacuarne i civili, accompagnato da personale della Croce Rossa Internazionale. Lo ha dichiarato su Telegram la vicepremier ucraina, Irina Vereshchuk. Il convoglio è stato fermato e trattenuto nella città di Mangush, insediamento a Ovest di Mariupol controllato dai russi, ha affermato Vereshchuk. «Nononstante le promesse della loro leadership, le forze di occupazione non consentono a nessuno di andare a Mariupol», accusa la vicepremier, «gli occupanti hanno bloccato i rappresentanti della Croce Rossa Internazionale a Mangush. Sono stati liberati la notte scorsa dopo trattative e mandati a Zaporizhzhia».
11.50 – “Russi in centrale Zaporizhzhya minaccia sicurezza”, l’allarme del gestore delle centrali ucraine
La presenza dei dipendenti della società nucleare russa Rosatom presso la centrale nucleare di Zaporizhzhya rappresenta una minaccia per la sicurezza nucleare e dalle radiazioni. Lo ha affermato il capo di Energoatom Petro Kotin su uno dei canali tv, ripresi da Unian. «I dipendenti della Rosatom sono alla stazione. Non è chiaro cosa stiano facendo lì. Sono estranei che non dovrebbero essere lì. E questa è una minaccia per la sicurezza nucleare e dalle radiazioni della struttura stessa», ha detto Kotin. Secondo lui, a causa dell’occupazione della stazione da parte delle truppe russe, è impossibile garantire il funzionamento sicuro della centrale nucleare. «La stazione è sotto occupazione. Naturalmente, tutti i lavoratori sono di cattivo umore e sono sotto pressione. Vanno a lavorare sotto la canna delle armi degli occupanti», ha detto Kotin.
11.50 – Mosca annuncia: “Espelleremo diplomatici italiani”
La Russia «espellerà diplomatici italiani» a Mosca, in risposta alla decisione di Roma di dichiarare “personae non gratae” 30 diplomatici dell’ambasciata russa in Italia. Lo ha dichiarato all’Agi la portavoce del ministero degli Esteri della Federazione, Maria Zakharova.
11.47 – Colpita cisterna di acido nictrico a Rubizhne
A Rubizhne, nella regione di Luhansk, i russi hanno colpito una cisterna contenente acido nitrico. Lo comunica il governatore della regione, Serhii Haidai, consigliando ai cittadini di non uscire dai rifugi, chiudere porte e finestre se si è in casa, preparare maschere inumidite per proteggere il viso perché, fa sapere, «l’acido nitrico è pericoloso se inalato, ingerito e se viene a contatto con la pelle e le mucose. Le esalazioni acide sono irritanti per le vie respiratorie».
11.35 – Zelensky: “Anche dopo accordo Mosca può aggredire ancora”
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha detto di non credere davvero nelle garanzie di sicurezza della Russia in caso di firma di un accordo di pace e di non escludere che Mosca possa tornare all’aggressione in seguito. Lo ha affermato durante un punto stampa con i giornalisti ucraini citato da Unian. «Comprendiamo che anche se firmiamo l’accordo più potente, la Russia può tornare in due anni. Lo capiamo e basta e se lo accettiamo agiamo di conseguenza», ha aggiunto. Zelensky ha poi parlato della Nato: «Se ci viene offerto di entrare nella Nato domani, non per giocare con le nostre vite, ma seriamente, ci uniremo. Ma questo non accadrà, purtroppo. E purtroppo non è successo. Pertanto, costruiremo garanzie di sicurezza per noi».
11.30 – Di Maio, Italia fra garanti Kiev non comporta rischi
«Il fatto che l’Italia sia fra i paesi garanti per l’Ucraina non espone ad alcun rischio». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, rispondendo a una domanda a Berlino. «Essere fra i paesi garanti significa far parte di un percorso di azione diplomatica, che porta all’obiettivo di un accordo di pace, che guardi a tutti gli aspetti contesi in questo momento. Ovviamente si parte dalla volontà del popolo e delle istituzioni ucraine, perché abbiamo sempre lavorato per tutelare l’integrità e la sovranità dell’Ucraina», ha concluso.
11.25 – Di Maio, minacce non fermano nostra azione per pace «Non saranno delle minacce a fermare la nostra azione per la pace. La nostra azione per la pace continua, il nostro obiettivo è raggiungere una pace a questa guerra in Ucraina, una guerra voluta e scatenata da Putin, che dobbiamo fermare con tutte le nostre forze, partendo dal cessate il fuoco e arrivando ad un accordo». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a margine della conferenza a Berlino organizzata per il sostegno alla Moldavia.
11.16 – Mosca, risposta adeguata a espulsione diplomatici da Italia
Mosca non lascerà senza risposta la decisione di Roma di espellere 30 diplomatici russi. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. «La Russia darà una risposta pertinente», ha detto Zakharova ai giornalisti, come riporta Interfax.
11.00 – Di Maio: “Espulsi 30 diplomatici russi, sicurezza nazionale”
L’ambasciatore della Federazione russa è stato convocato questa mattina alla Farnesina «per notificargli la decisione del Governo italiano di espellere trenta diplomatici russi in servizio presso l’ambasciata in quanto ‘personae non gratae’». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a Berlino. “Questa misura, assunta con altri partner europei e atlantici, si è resa necessaria per ragioni legate alla nostra sicurezza nazionale e nel contesto della crisi attuale della crisi conseguente all’ingiustificata aggressione all’Ucraina da parte della Federazione russa».
10.30 – Liberata squadra Croce Rossa fermata vicino Mariupol
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha annunciato la liberazione dei suoi dipendenti che erano stati fermati dalla polizia nell’insediamento di Mangush, a 20 chilometri da Mariupol. Lo riferisce una nota. «Questo incidente di ieri mostra quanto sia instabile e difficile per il nostro team facilitare l’evacuazione», si legge nel comunicato.
10.20 – Carri armati russi distruggono cimitero a Mariupol
I soldati russi hanno distrutto con i carri armati il cimitero nel villaggio di Stary Krym vicino a Mariupol, era considerato uno dei più grandi d’Europa. Lo hanno raccontato gli abitanti a un quotidiano locale, citato da Unian.
09.50 – Kiev, missili a Kramatorsk distruggono una scuola
Le truppe russe hanno sparato nella notte missili su Kramatorsk, nell’Ucraina orientale, distruggendo una scuola secondaria. Lo ha annunciato l’ufficio del procuratore regionale di Donetsk su Facebook, citato da Ukrinform. I colpi hanno lasciato un cratere largo 15 metri e profondo 3. Dopo i bombardamenti la linea ferroviaria è momentaneamente ferma.
9.45 – Von der Leyen e Borrell in settimana a Kiev
«I diplomatici sloveni saranno raggiunti da quelli lituani a Kiev. Anche la missione dell’Ue sta tornando a Kiev, con il presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen e l’alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Josep Borrell che viaggeranno a Kiev già questa settimana. La Slovenia ha mostrato la strada questa volta». E’ quanto ha scritto su Twitter il primo ministro sloveno Janez Jansa.
09.42 – Medvedev: “Falsità su Bucha, è cinica propaganda di Kiev”
La notizia dei civili uccisi a Bucha fa soltanto parte della «cinica propaganda» dell’Ucraina: lo ha detto l’ex presidente russo, Dmitry Medvedev, secondo quanto riporta l’agenzia Reuters. «Si tratta di falsità maturate nella cinica immaginazione della propaganda ucraina», ha affermato Medvedev, attualmente vice segretario del Consiglio di sicurezza russo. «E’ stato tutto architettato in cambio di ingenti somme di denaro», ha aggiunto Medvedev.
09.35 – Kiev denuncia: “Russi sequestrano e minano ospedale vicino Zaporizhia”
Nella città di Pologi, nella regione di Zaporizhia, nell’Ucraina sud-orientale, i soldati russi hanno sequestrato e minato un ospedale distrettuale, il Central District Hospital. Lo ha riferito l’Amministrazione militare regionale di Zaporozhia, citato dall’Agenzia Unian. «Al personale medico e ai pazienti è stato vietato di tornare nella struttura», si legge nella nota, «i militari russi feriti sono rimasti in ospedale».
09.30 – Zelensky: “Possibile che non si sia incontro con Putin”
E’ possibile che non ci sia alcun incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello russo Vladimir Putin. Lo ha detto lo stesso Zelensky durante un discorso alla televisione ucraina.
09.20 – Bombardamenti intensi in Donetsk e Lugansk
Nel Donetsk e nel Lugansk continuano bombardamenti intensi. E’ quanto afferma il bollettino mattutino delle forze ucraine regionali, come riporta Ukrinform. Nella regione di Donetsk ci sono numerosi danni alle case private, danni alle infrastrutture industriali. Nella regione di Chernihiv sono stati annunciati più volte incursioni aeree notturne ma non ci sono stati bombardamenti o distruzioni. Continuano le consegne di aiuti umanitari agli insediamenti della regione di Chernihiv liberati dal nemico. Anche la situazione nella regione di Lugansk, nell’Ucraina orientale, è «difficile» tra i pesanti bombardamenti russi, secondo Serhii Gaidai, presidente dell’amministrazione militare regionale di Lugansk.
09.15 – Francia, possibile unità Ue su sanzioni petrolio e carbone
«Il presidente francese ieri ha chiarito di essere disposto a estendere le sanzioni al carbone e al petrolio. Vedremo quale sarà la posizione degli altri Stati membri. Ma penso che ci sia la possibilità di avere unità tra i 27 stati membri su queste nuove sanzioni. La posizione della presenza francese è molto chiara. Siamo pronti a rafforzare le sanzioni: petrolio e carbone sono una possibilità e poi bisogna discuterne per costruire unità tra i Stati membri». Lo ha detto il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, della presidenza francese di turno del Consiglio Ue, al suo arrivo alla riunione dell’Ecofin a Lussemburgo.
08.50 – Francia: “Ue adotterà nuove sanzioni domani”
L’Unione europea molto probabilmente adotterà domani un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Lo ha affermato il ministro degli Affari europei francese, Clement Beaune, in un’intervista a Rfi aggiungendo che Bruxelles dovrebbe anche agire rapidamente sulle importazioni di carbone e gas da Mosca.
08.40 – Kiev: oggi 7 corridoi, ma i russi impediscono di entrare a Mariupol
Per la giornata di oggi sono previsti in Ucraina sette corridoi umanitari, compresa la città assediata di Mariupol. Lo annuncia la vice prima ministra Iryna Vereshcuk su Telegram. Il percorso da Mariupol è diretto a Zaporizhzhia (circa 200 chilometri a nord-ovest), con mezzi propri, spiega Vereshchuk, precisando che le forze russe, «nonostante le promesse, non consentono a nessuno di recarsi a Mariupol». Inoltre, aggiunge, «gli occupanti hanno bloccato a Mangush i rappresentanti del Comitato Internazionale della Croce Rossa. Dopo i negoziati, sono stati rilasciati di notte e inviati a Zaporizhia».
08.35 – 165 bambini ucciso da inizio guerra
165 bambini sono morti e 266 sono rimasti feriti in Ucraina a seguito dell’invasione della Russia. Lo rende noto l’Ufficio del procuratore generale ucraino, precisando che «il maggior numero delle vittime si concentra nella città di Mariupol, in alcune aree delle regioni di Kiev, Chernihiv e Luhansk. I bombardamenti – aggiunge la nota – hanno danneggiato 869 scuole, 83 delle quali sono state completamente distrutte».
08.27 – Mosca, 1.700 civili evacuati da Mariupol verso la Russia in 24 ore
Oltre 1.700 persone sono state evacuate da Mariupol, nel sud dell’Ucraina, senza il coinvolgimento di Kiev nelle ultime 24 ore. Lo ha detto il capo del centro di controllo della difesa nazionale russo, il generale Mikhail Mizintsev in conferenza stampa, citato da Interfax. Mizintsev ha detto che finora un totale di 125.616 persone sono state evacuate da Mariupol senza il coinvolgimento dell’Ucraina attraverso un corridoio umanitario che porta in direzione est. Il numero totale di persone evacuate dall’Ucraina alla Russia nel periodo dell’operazione militare ammonta a 602.106, compresi 119.847 bambini, ha aggiunto.
08.20 – Cnn, Usa hanno testato missile ipersonico a marzo
Gli Stati Uniti hanno testato con successo un missile ipersonico a metà marzo, ma lo hanno tenuto nascosto per due settimane per evitare l’escalation delle tensioni con la Russia, mentre il presidente Joe Biden stava per cominciare il suo viaggio in Europa, secondo un funzionario della Difesa americana ripreso dalla Cnn. «L’Hypersonic Air-breathing Weapon Concept (HAWC) – scrive la Cnn – è stato lanciato da un bombardiere B-52 al largo della costa occidentale nel primo test riuscito della versione Lockheed Martin del sistema».
08.10 – Governatore Sumy: “Corpi di civili torturati a Konotop”
A Konotop, nella regione di Sumy nel nordest dell’Ucraina, sono stati trovati almeno tre corpi di civili con evidenti segni di torture. Lo ha denunciato il governatore regionale di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, spiegando che le vittime sono state ritrovate dai militari ucraini.
08.05 – Mosca: forze ucraine bloccano evacuazione Mariupol
Le forze ucraine hanno ancora una volta bloccato l’evacuazione degli abitanti e dei cittadini stranieri da Mariupol: lo ha detto il capo del Centro di controllo del ministero della Difesa russo, Mikhail Mizintsev. «Dobbiamo dire che un’operazione umanitaria organizzata e preparata completamente da noi per salvare i residenti e i cittadini stranieri è stata di nuovo bloccata», ha affermato Mizintsev aggiungendo che i combattenti ucraini «hanno colpito con i mortai il corridoio umanitario» durante il cessate il fuoco. Mizintsev ha anche esortato le forze ucraine a Mariupol ad arrendersi oggi, promettendo di non ucciderli.
08.00 – Ucraina: trovati i corpi di 3 civili torturati a Sumy
I corpi di tre civili torturati sono stati trovati nel distretto di Konotop, nella regione di Sumy, nelle aree che erano state occupate dalle truppe russe. Lo ha scritto su Telegram, citato da Unian, Dmytro Zhyvytskyi, capo dell’amministrazione militare regionale di Sumy. I cadaveri sono stati trovati dai militari ucraini. L’esercito russo si è ritirato dalla regione di Sumy il 3 aprile.
07.40 – Zelensky: “Russia sta cercando di coprire crimini di guerra”
La Russia sta cercando di coprire i crimini di guerra dei suoi soldati in Ucraina. Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video notturno in cui accusa Mosca di montare un’operazione di «propaganda. Dopo la scoperta delle uccisioni di massa di civili nella regione di Kiev, gli occupanti potrebbero avere un diverso atteggiamento in altre parti del paese», ha detto.
07.20 – Vescovo Odessa: “Papa condanni esplicitamente Putin”
«Ogni cosa va chiamata con il suo nome, come oggi sta facendo tutto il mondo. Perché anche il Pontefice non potrebbe farlo? La radice del male adesso va chiamata col suo nome». Così Stanislav Syrokoradjuk, vescovo cattolico di Odessa, che in un’intervista al Quotidiano Nazionale chiede una condanna esplicita di Putin.
06.51 – Colpito ospedale pediatrico Mykolaiv: ci sono vittime
«Le truppe russe hanno effettuato attacchi a Mykolaiv con le munizioni a grappolo vietate dalla convenzione di Ginevra. Gli alloggi civili e le strutture mediche, incluso un ospedale pediatrico, sono stati colpiti. E ci sono stati morti e feriti, compresi bambini». Lo ha denunciato lo stato maggiore ucraino nel bollettino quotidiano sulla guerra diramato stamane, come riporta Ukrinform.
06.35 – Esercito ucraino: i russi si raggruppano per attacco a est
L’esercito ucraino ha pubblicato il suo rapporto operativo quotidiano, sostenendo che la Russia sta raggruppando le truppe per un attacco aggressivo nell’est del Paese. Lo riferisce Ukrinform. Secondo il rapporto, «il nemico sta raggruppando le truppe e concentrando gli sforzi sulla preparazione di un’operazione aggressiva nell’est del nostro Stato. L’obiettivo è stabilire il pieno controllo sul territorio delle regioni di Donetsk e Lugansk». E «sta reintegrando scorte di cibo, carburante, materiali lubrificanti e munizioni».
05.04 – Sirene d’allarme in gran parte dell’Ucraina
Le sirene di allarme per possibili incursioni aree sono tornate a suonare stamane in quasi tutta l’Ucraina. Lo segnalano i media locali. Da Kiev, a Odessa, da Kharkiv Leopoli, da Mykolaiv a Donetsk e Zaporizhzhia.
04.41 – Anonymous pubblica i nomi di 120mila soldati russi
Il collettivo di hacker Anonymous ha annunciato su Twitter di aver violato e messo in rete i dati personali relativi a 120mila soldati russi che partecipano all’invasione in Ucraina. Tutti dovrebbero essere portati dinanzi a un tribunale «per crimini di guerra», denuncia Anonymous. Il materiale riguarda date di nascita, indirizzi, numeri di passaporto e le unità militari di riferimento.
04.27 – Gli Usa chiudono le riserve russe nelle loro banche
Il Tesoro degli Stati Uniti ha sospeso i pagamenti in dollari del debito sovrano russo dai conti del governo di Mosca presso le banche americane. Lo scrive l’agenzia Bloomberg, che ha parlato con un portavoce del dipartimento. La mossa punta ad aumentare la pressione su Mosca perché rinunci all’invasione dell’Ucraina. L’Office of Foreign Assets Control del Tesoro non consentirà più alcun pagamento in dollari da conti del governo russo presso le banche statunitensi. L’obiettivo è costringere la Russia a scegliere tra il prosciugare le riserve in dollari che detiene nel proprio Paese, spendere le nuove entrate che raccoglie o andare in default.
03.08 – L’ombra di Abramovich su un’acciaieria del Colorado
L’acciaieria di Pueblo, in Colorado, è il simbolo dell’America industriale da quando è stata fondata nel 1881 come la prima all’ovest del fiume Mississippi. La guerra in Ucraina vi ha però gettato un’ombra: nel 2007 lo stabilimento è stato acquistato da Evraz, uno dei maggiori gruppi dell’acciaio della Russia e che ha come maggiore azionista Roman Abramovich, sanzionato dall’Ue, dalla Gran Bretagna e dal Canada. Lo riporta Cnn. Nell’annunciare la sanzioni, Londra ha messo in evidenza che l’acciaio di Evraz è potenzialmente usato per produrre carrarmati russi e che Abramovich è stato coinvolto nel «destabilizzare l’Ucraina» tramite Evraz. L’oligarca non è stato invece sanzionato negli Stati Uniti. Evraz North America ha detto che l’acciaio prodotto negli Stati Uniti non è inviato in Russia ma questo non è bastato a placare le polemiche, oltre ad alimentare il dibattito sull’efficacia delle sanzioni e sui loro effetti indiretti sull’economia.
01.31 – Zelensky: 300 uccisi e torturati a Bucha, altrove sarà peggio
«Abbiamo appena iniziato un’indagine su tutto ciò che hanno fatto gli occupanti. Attualmente, nella sola Bucha, sono state uccise e torturate più di trecento persone. È probabile che l’elenco delle vittime sarà molto più ampio quando verrà ispezionata l’intera città. E questa è solo una città». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video intervento, aggiungendo che «ci sono già informazioni che il numero delle vittime degli occupanti potrebbe essere ancora più alto a Borodyanka e in alcune altre città liberate. In molti villaggi dei distretti liberati di Kiev, Chernihiv e Sumy, gli occupanti hanno fatto cose che la gente del posto non ha visto nemmeno durante l’occupazione nazista 80 anni fa». «Stiamo già facendo tutto il possibile – ha aggiunto – per identificare quanto prima tutte le persone coinvolte nell’esercito russo in questi crimini. E per punirli tutti». E «sarà un lavoro congiunto con l’Unione Europea e le istituzioni internazionali, in particolare con la Corte penale internazionale».
00.58 – Guterres sente Kuleba, discusso situazione diritti umani
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha parlato al telefono il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. In una nota del Palazzo di Vetro si apprende che i due hanno discusso della situazione della sicurezza e dei diritti umani in Ucraina, Guterres ha informato Kuleba sugli obiettivi della missione del capo degli affari umanitari delle Nazioni Unite Martin Griffiths a Mosca e Kiev e ha «ribadito l’impegno dell’Onu per un cessate il fuoco umanitario in Ucraina e un maggiore sostegno umanitario al popolo ucraino».
00.45 – I russi puntano a “circondare e conquistare Kharkiv”
In Ucraina, le truppe russe si stanno concentrando su un’operazione offensiva per «circondare le truppe ucraine e conquistare Kharkiv»: ne è convinto Oleksandr Motuzyannyk, portavoce del ministero della Difesa ucraino.
00.36 – Zelensky: russi cercheranno nascondere tracce crimini
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ritiene che, adesso che il mondo è venuto a conoscenza dei crimini commessi nella regione di Kiev, i soldati russi cercheranno di nascondere le tracce delle loro azioni. Lo ha detto nel nuovo messaggio-video al Paese. «Dobbiamo anche essere consapevoli del fatto che dopo l’annuncio dell’omicidio di massa di civili nella regione di Kiev, gli occupanti potrebbero avere un atteggiamento diverso nei confronti dei loro crimini in un’altra parte del nostro Paese. Stanno già cercando nascondere le loro colpe negli omicidi di massa a Mariupol. Faranno decine di interviste, registrazioni rieditate, uccideranno le persone apposta in modo che sembri che qualcun altro le abbia uccise. Probabilmente ora gli occupanti cercheranno di nascondere le tracce dei loro crimini. Non l’hanno fatto a Bucha quando si sono ritirati, ma in un’altra zona è probabilmente possibile».
00.29 – Medvedev: risposta a espulsione diplomatici distruttiva per relazioni bilaterali
L’ex presidente russo Dmitry Medvedev afferma che il suo Paese non risente dell’espulsione dei suoi diplomatici da parte di vari Paesi europei, mentre Mosca risponderà in modo analogo. Su Telegram, ha scritto che «tutti conoscono la risposta: sarà simmetrica e distruttiva per le relazioni bilaterali».
00.21 – Zelensky: parlerò al Consiglio di sicurezza Onu
Zelensky si rivolgerà al Consiglio di sicurezza dell’Onu che si riunirà alle 10 del mattino ora di New York (le 16 in Italia). Lo ha confermato un portavoce del Consiglio alla Cnn.
00.13 – New York Times mostra immagini che smentiscono Mosca su Bucha
Il New York Times ha pubblicato alcune immagini satellitari che apparentemente contraddicono la versione russa del massacro di Bucha. Le immagini, registrate da un satellite della società specializzata Maxar Technologies, risalgono all’11 marzo – data in cui le truppe russe occupavano ancora la città – mostrano undici corpi a terra, tutti nella stessa strada, denominata Yablonska. Il quotidiano newyorkese sostiene che da successivi confronti e verifiche si può dedurre che i cadaveri sono apparsi per le strade tra il 9 e l’11 marzo. Inoltre la loro posizione – e la distanza da altri oggetti sulla stessa strada come auto abbandonate e alberi – sembra coincidere con le immagini registrate e trasmesse sabato scorso da un consigliere comunale e in cui si vede un veicolo circolare lungo Yablonska Street evitando di investire i cadaveri che giacciono a destra e a sinistra. Mosca ha negato che i suoi soldati abbiano giustiziato civili prima del loro ritiro e oggi il rappresentante permanente all’Onu, Vassily Nebenzya, ha assicurato che i corpi sono apparsi per le strade pochi giorni dopo che i suoi soldati hanno lasciato la città.
[[(gele.Finegil.Image2014v1) Ucraina: Nyt, immagini satellitari smentiscono Russia su Bucha]]
00.02 – Medici senza frontiere allestisce primo treno adibito a clinica d’urgenza
Medici Senza Frontiere, in collaborazione con le ferrovie ucraine e il ministero della Salute, ha allestito il primo treno adibito a clinica d’urgenza per il trasferimento di pazienti in condizioni gravi ma stabili da un ospedale di Zaporizhzhia ai principali ospedali di riferimento di Leopoli, dove potranno ricevere cure specializzate lontano dalla linea del fronte. Lo rende noto la onlus, spiegando che i primi 9 trasferimenti sono avvenuti in questi giorni. Dopo quasi 24 ore di viaggio in treno, i pazienti, per lo più feriti che cercavano di fuggire da Mariupol, sono arrivati negli ospedali di Leopoli dove riceveranno cure specializzate. Con l’obiettivo di aumentare il numero di trasferimenti, Msf sta allestendo un treno più grande e altamente medicalizzato, con un’unità di terapia intensiva a bordo, per rispondere ai bisogni dei pazienti che potranno essere trasferiti in luoghi più sicuri per ricevere le migliori cure possibili e al tempo stesso ridurre il carico sugli ospedali vicini alle aree più critiche del conflitto.
00.01 – Pentagono, spedizioni militari da pacchetto 800mln dollari arrivate nel weekend
Spedizioni in aiuti militari relativi al pacchetto di assistenza sulla sicurezza da 800 milioni di dollari per l’Ucraina da parte degli Usa sono arrivate a Kiev «nel corso del fine settimana». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby. Un altro pacchetto arriverà «nelle prossime 24 ore», ha aggiunto. Lo ha riferito Cnn.
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