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Secondo quanto riporta Il Messaggero, decine di
carri pieni di merce
sono stati avvistati nella cittadina ucraina di
Buryn
, al confine con la Russia, e altri camion si concentrano a
Mazyr
in Bielorussia, dove vengono scaricati. Gli oggetti più grandi vengono inviati al bazar
Narovlya
, il resto giunge in Russia.
“Mentre le
truppe russe
si ritirano dalla regione di Kiev dopo aver subito perdite immense,
stanno saccheggiando case di gente comune
– ha scritto su Twitter il portavoce del ministero degli Esteri ucraino,
Oleg Nikolenko
-. Elettronica, vestiti, scarpe, cosmetici. Questo non è un esercito. Questa è una vergogna. Non dimenticheremo mai e non perdoneremo mai”.
La
telefonata tra il militare russo Andrej e la moglie
è stata intercettata e pubblicata dai media ucraini che hanno pubblicato la conversazione. “Ci sono scarpe da ginnastica da donna. Beh, sono New Balance, sono di marca, tutto qui lo è. Misura 38. Sono assolutamente fantastiche”, afferma
il soldato
che spiega alla donna: “Tutto viene
portato via dai militari in buste piene
“; “se riesco prendo un laptop”. La moglie lo incita: “Beh, pensaci, Sofia sta andando a scuola, anche lei avrà bisogno di un computer.
Bene, prendi tutto
. Anche le magliette sono utili”. Andrej descrive la casa, bellissima e “ricoperta di pietra”. La moglie ribatte “Come vivevano vero? E come viviamo noi. E’ per questo che combattono”.
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